(Corriere dello Sport)
Calciomercato: Mauricio in ascesa, Hoedt c’è ROMA – La priorità è il difensore centrale, non s’è perso di vista l’obiettivo principale. E’ bene pensare al futuro, è giusto guardare al presente. Un acquisto è stato promesso per gennaio, s’è lavorato per settimane sulla pista Hoedt, ma l’Az Alkmaar non ha dato il via libera: c’è una distanza di circa 800mila euro tra i club, gli olandesi vogliono 1,5 milioni. Lotito e Tare si sono lanciati su Mauricio dello Sporting Lisbona, il brasiliano cresciuto nel Palmeiras. Hoedt è in stand by, Mauricio è in ascesa. La Lazio tratta su due fronti, non si fa trovare impreparata. Hoedt può ancora arrivare da un momento all’altro, è comunque bloccato per giugno. Mauricio può arrivare subito. Un acquisto sarà chiuso, nelle prossime ore si capirà chi è il prescelto. Mauricio, da due giorni, è scattato in pole. E’ alto 1,85, può giocare al centro e a sinistra, colpì Tare ad agosto, quando la Lazio sfidò in Portogallo lo Sporting Lisbona. Ha una valutazione di cinque milioni di euro, può essere acquisito in prestito con diritto di riscatto. E’ una formula conveniente, permetterebbe alla Lazio di valutare il giocatore e di rimandare a fine stagione la decisione definitiva sul suo conto. A giugno la Lazio potrebbe riscattarlo oppure no, tra sei mesi a Roma comunque sbarcherà Hoedt.
Il profilo. Mauricio è più grande (ha 26 anni) rispetto all’olandese e ha più esperienza. Lo Sporting l’ha acquistato nel 2013, è disposto a cederlo perché è in crisi finanziaria, ha bisogno di incassare soldi. Ci sono stati dei contatti, i rapporti tra i club sono buoni, si può chiudere. Mauricio è in fase di sorpasso, attende novità dal suo entourage, l’idea di sbarcare in Italia lo alletta, lo intriga. Le piste principali sono ormai svelate, portano sulle tracce di Hoedt e Mauricio. Le alternative sono sfumate col passare del tempo, la società si è concentrata su questi due centrali. C’è bisogno di un nuovo arrivo, il reparto è in difficoltà a causa delle indisponibilità e delle diffide (Cana e Radu). Pioli ha dovuto cambiare la sua difesa nove volte in diciotto partite, in pochi periodi ha potuto schierare gli stessi uomini. Dall’infortunuio di Gentiletti in poi si sono verificati guai di ogni tipo, le assenze si sono moltiplicate, il lavoro dell’allenatore s’è complicato. Il mercato dà l’opportunità di agire, la società ha promesso un intervento rapido, i tempi si sono allungati, ma Lotito e Tare provano ad accorciarli nuovamente.
d.r.
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