415 anni (circa 17 generazioni che hanno visto uno sviluppo del pensiero direi non indifferente) è la prima.
La seconda è la "vittima": ritengo molto più crudele quella "moderna" perché non si è ucciso un nemico dichiarato. Questo non diminuisce ovviamente l'efferatezza della prima, comunque.
Ma soprattutto a me colpisce una cosa, amico mio. Non è mai esistita nella storia una teocrazia che abbia sconfessato la pena di morte. E quando, come nel caso delle teocrazie (non è l'unico, intendiamoci) la pena di morte viene usata CONTRO il proprio popolo, non c'è lo stato. E' stato sostituito dal dogma.
Comunque ribadisco: a noi nel 2015 la cosa fa più orrore perché c'è un substrato culturale lungo 17 generazioni.