Autore Topic: Lazio-Atalanta 3-0: doppietta di Mauri, sigillo di Lulic, Pioli terzo  (Letto 559 volte)

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Lazio-Atalanta 3-0: doppietta di Mauri, sigillo di Lulic, Pioli terzo
« : Domenica 14 Dicembre 2014, 03:38:35 »
www.gazzetta.it



Si decide tutto nella ripresa con le reti dei due centrocampisti. Seconda vittoria di fila, Pioli si ritrova terzo per una notte. Poca Atalanta: fuori casa non si vince da settembre

Non è dato sapere cos'abbia detto realmente Stefano Pioli ai suoi giocatori durante l'intervallo. Di sicuro qualcosa di molto convincente, se è vero che la Lazio del primo tempo e quella del secondo sembrano due squadre diverse in tutto, nell'approccio, nella velocità, nella convinzione. E dunque nel risultato. Perché dopo lo 0-0 al minuto 45, la Lazio ritorna in campo, spinge sull'acceleratore, chiude all'angolo l'Atalanta. E scatena Stefano Mauri, che con una doppietta raggiunge Djordjevic in testa ai cannonieri biancocelesti, eguaglia il suo record in Serie A in biancoceleste e soprattutto regala tre punti che proiettano per una notte almeno la squadra di Pioli al terzo posto, con 26 punti. La terza firma la piazza Lulic, di fronte a un'Atalanta che quando ha dovuto cambiare copione è andata nel pallone.

PRIMO TEMPO BLOCCATO — Perché il registro del primo tempo era stato perfetto, per Colantuono. Certo, non esattamente uno spettacolo da conservare in videoteca. Ritmi bassi, accelerazioni che si contano sulle dita di una mano e movimenti senza palla ancor più limitati: così, da che calcio è calcio, si fa il gioco della difesa. Il giro palla della Lazio è lento, l'unico che prova a cambiare le carte in tavola di tanto in tanto è Anderson, che però ha il vizio di innamorarsi un po' troppo del pallone. Questa è la foto. Lo sviluppo parte dal minuto 6, con Mauri che appoggia proprio al brasiliano, ma il destro è troppo debole per innervosire Sportiello. La fase di studio è infinita, il minuto 20 sembra un fuoco di paglia, perché in pochi secondi prima ci prova la Lazio, con una girata di Djordjevic su sponda aerea di Radu, poi dall'altra parte Bianchi fa l'unica cosa buona del suo primo tempo, mettendo giù di petto un lancio di Moralez ma scaricando debolmente il destro. E' l'unica fiammata offensiva della squadra di Colantuono, presentatosi all'Olimpico con due centravanti veri - Denis e Bianchi - davanti al trequartista Moralez. L'intento, oltre che giocarsela in fase offensiva sui palloni alti, è soprattutto quella di irrobustire il centrocampo, con il trio Migliaccio-Cigarini-Carmona. Piano corretto, se è vero che la Lazio si rende pericolosa solo al 38': cross di Radu, tocco di De Vrij sotto porta e Mauri che non arriva all'appuntamento sul secondo palo.

LA FIAMMATA — Poi il cambio di passo del secondo tempo, firmato Mauri e Anderson: al 6' il brasiliano affonda sulla destra e mette un pallone dentro l'area piccola che Mauri non può non mettere dentro. Ancora Mauri, al 9', su assist di Lulic, allarga di poco il sinistro al volo. E' un monologo, che Colantuono prova a interrompere passando al 4-4-2 con l'inserimento di D'Alessandro, che a metà ripresa reclama un rigore per un contatto sospetto con Radu. Rocchi lascia correre. E al 26' la Lazio raddoppia: ancora Mauri, sinistro a girare innescato da Anderson, che al 17' aveva sfiorato la rete (miracolo di Sportiello). La partita è chiusa, il tabellino va però aggiornato ancora al 36': discesa di Basta, cross per Lulic che di testa fa 3-0. E al 44' prova a iscriversi alla festa anche Keita, ma Sportiello dice no. Colantuono scuote la testa in panchina. Pioli se la ride: la Champions è realtà almeno per una notte.

Davide Stoppini

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