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I biancocelesti espugnano il Tardini. Emiliani in vantaggio poi Mauri pareggia alla fine del primo tempo. Nella ripresa Anderson sigla il sorpassodi Giorgia Baldinacci
Una lunga apnea, mancava proprio ossigeno. La Lazio fa capolino dall'acqua e torna a respirare. Lo fa con una vittoria di voglia e di carattere, proprio quello che le aveva chiesto il presidente Lotito infuriato in settimana. Lo fa con una rimonta, dopo il vantaggio del Parma con Palladino. Mauri di rapina a primo tempo scaduto, Felipe Anderson a completare la rincorsa. Tornano a sorridere i biancocelesti, non mollano l'obiettivo europeo. Sorride ancora di più il brasiliano rinato, secondo gol consecutivo in stagione, il suo primo in serie A. Pioli non ci pensa neanche al cambio di modulo, con le due punte, per accontentare Klose. E nel solito 4-3-3 a guidare l'attacco c'è Djordjevic. L'infortunio di Candreva regala una nuiva chance a Felipe Anderson, sull'out mancino c'è Mauri. Difesa e centrocampo, invece, confermati, Radu è ancora il centrale ad affiancare De Vrij, almeno fino all'infortunio di Braafheid: distorsione del ginocchio con lesione del collaterale, brutta tegola e lungo stop, già al 36' Cana in campo. Che è, c'è da dirlo, in pessime condizioni.
La cordata russo-cipriota, a un passo dall'acquistare il Parma, regala entusiasmo incredibile alla squadra e al pubblico emiliano. Sarà che i ducali ci tengono a dimostrare alla nuova società che non valgono l'ultimo posto che occupano. Spirito, voglia, vivacità per rispondere al primo acuto biancoceleste, la traversa di Biglia da punizione dopo soli quattro minuti. La porta però ha i brividi anche dall'altra parte, Costa di testa fa vibrare pure lui l'incrocio dei pali. Fa discutere subito la direzione arbitrale, all'11' annullato un gol regolare al Parma: Gobbi incorna in rete su assist di Cassano, il fuorigioco viene fischiato proprio per la posizione del barese (ma non era in outside). Quando però è Palladino a beffare Marchetti, teso il suo colpo di testa al 45', non c'è niente che tenga (tantomeno la debole marcatura di De Vrij). Poi, con il recupero a scadere, la Lazio prepara il colpo di coda.
Ultimi secondi, ultime forze e il cross di Cana. Si è già oltre il 47' quando Biglia in tuffo supera Iacobucci e Mauri - di rapina - accompagna in gol. Non ci si annoia neanche nella ripresa, il Parma vuole vincere ma la Lazio di più. Djordjevic ruba palla a Gobbi e si invola, perfetto l'assist per Felipe Anderson. Il sinistro a incrociare del brasiliano gli regala tutta la gioia del primo gol in serie A, il suo secondo in stagione. Gli applausi tutti per lui quando al 64' passa il testimone all'amico Keita. Poco più di un quarto d'ora invece per Klose, alle spalle Pioli vuole gettare le polemiche della settimana e il tedesco la lombalgia che lo aveva costretto al forfait con il Varese. Sgomita e aiuta la squadra anche in fase difensiva, in avanti si fa vedere. Prezioso, come il monumentale Biglia, nel difendere la rocca forte laziale negli ultimi dieci minuti. Torna alla vittoria la Lazio, finalmente, e sale a quota 23 punti. Si avvicina al Napoli, una sola lunghezza più su, e aspetta il verdetto della Sampdoria con il Verona.
