Gazzetta dello Sport ed. Roma
Missione speciale per De Vrij e Radu. Blindare la Lazio La coppia di centrali lanciata contro il Chievo all’esame del Parma: si cercano ulteriori garanzieNicola Berardino
All’esame di FantAntonio. De Vrij e Radu, ovvero i due Stefan della difesa della Lazio: la nuova coppia centrale, varata da Pioli nella trasferta col Chievo di una settimana fa, si presenta domani al Tardini per confermare le buone indicazioni fornite nella gara del Bentegodi. Questa volta, al di là del valore della formazione avversaria, quel Parma ancorato all’ultimo posto tra mille problemi, sulla strada dei due difensori ci sarà Antonio Cassano, sempre pronto a tirar fuori magie dal cilindro del suo talento.
UN DUO DOC
De Vrij-Radu come ultimo baluardo davanti alla porta biancoceleste: una soluzione adottata da Pioli dopo aver attraversato altre strade. Partendo dal nome che timbra molte recriminazioni in casa biancoceleste, Gentiletti, il centrale argentino vittima di un lungo stop, per arrivare a Cana e Ciani, finito anche lui nell’affollata infermeria. L’opzione Radu è stata sventolata a più riprese, ma ha avuto spazio solo contro il Chievo anche perché l’esterno romeno ha dovuto pagare dazio, pure lui, in tema di infortuni. Un ritorno alle origini, se si considera che all’alba della sua vita biancoceleste Radu ha cominciato nel mezzo della difesa, salvo poi esser dirottato sulla corsia sinistra, divenuta suo intoccabile presidio. Ma l’emergenza che sta flagellando la retroguardia in questa stagione ha imposto, praticamente, a Pioli di rispolverare l’idea Radu centrale. Visto che sulla fascia sinistra, l’innesto di Braafheid ha fornito le dovute garanzie. Una coppia inedita che rappresenta, per molti aspetti, un mix appropriato. A Verona Radu ha mostrato subito di non potersi smarrire al centro della difesa. La sua esperienza, congiunta al senso tattico, è una vera polizza per Pioli. Così come De Vrij non ha patito alcun disagio nel trovare l’intesa col nuovo collega di settore. Anzi, l’olandese ha confermato la sua crescita costante. Agisce con sicurezza, spesso anche a testa alta, in fase di disimpegno, ma sa anche cogliere l’occasione per andare al tiro: al Bentegodi è stato suo l’ultimo tentativo per il colpaccio laziale. Così come si è ben ambientato nella Capitale. Ieri dal proprio profilo Facebook è stato chiaro: «Mi piace molto vivere a Roma, è la prima volta che sono andato a vivere in un altro Paese. Con i tifosi ho un bel rapporto, mi fanno sentire a casa mia». Da una parte, l’astro nascente del reparto arretrato, De Vrij con i suoi 22 anni, nella scia del bel Mondiale disputato con l’Olanda e subito all’altezza del campionato di serie A, dall’altra il veterano della difesa, Radu, che nel raggio dei titolari rappresenta la continuità con le passate stagioni.
PONTE VERSO GENNAIO
Contro il Chievo la difesa ha saputo preservare la porta di Marchetti. De Vrij e Radu hanno assolto le consegne per fermare gli attaccanti veneti. Domani dovranno ripetersi al Tardini. Non solo contro Cassano, che è il pericolo numero uno, ma non l’unico da parte di un avversario che dispone anche della pericolosità a rete di Palladino (o Belfodil) e di Lodi. Ad ogni modo, visti anche i tempi di recupero di Ciani, la nuova coppia centrale in difesa appare destinata a restare in scena fino a gennaio. Quando dal mercato potrà arrivare qualche rinforzo. Tre gare come ulteriori test per definire una soluzione che magari potrebbe spingersi pure al di là di questi 270 minuti prima della sosta natalizia. Dalla gara di Parma, a quella interna con l’Atalanta e infine alla trasferta con l’Inter, De Vrij e Radu dovranno fornire indicazioni nette sulla loro complementarità nel mezzo della retroguardia. In un segmento di campionato in cui la Lazio cerca punti per capitalizzare il proprio decollo in classifica, la prima garanzia dovrà venire dalla saldezza difensiva. E dall’esame del Tardini contro FantAntonio&company