www.gazzetta.itDoppietta show del francese all'Olimpico. Nel mezzo, la rete del solito Apache. Espulso Padoin a 20' dalla fine, ma Allegri domina la Lazio e ricaccia la Roma a -3 in classificaCome un rullo compressore. Dopo i sette gol rifilati al Parma la Juve ne dispensa altri tre all'Olimpico e tiene a distanza la Roma che l'aveva momentaneamente raggiunta in testa alla classifica grazie alla vittoria di Bergamo. Un Pogba sontuoso, un Tevez in formato nazionale e un Pirlo di nuovo regista illuminato bastano e avanzano per piegare una Lazio che fallisce ancora una volta l'esame di maturità.
DIMOSTRAZIONE DI FORZA — Lo si era già capito contro il Parma, la conferma arriva dal match con i biancocelesti. Non è più la Juve di Conte, adesso è la Juve di Allegri. Con l'albero di Natale al posto del 3-5-2 contiano e con un atteggiamento che solo in apparenza è meno intenso ed aggressivo. Questa Juve, semmai, sa gestire con maggiore raziocinio i diversi momenti del match. Ed è spietata quando le si presenta l'occasione di domare l'avversario. Con la Lazio accade a metà del primo tempo. E' chirurgico e micidiale il contropiede con cui i bianconeri si portano in vantaggio. Tevez ispira, Pogba controlla come solo i grandi sanno fare e a quel punto non può esimersi dal depositare in rete.
LAZIO IMPALPABILE — La partita finisce lì, perché la Lazio si squaglia come neve al sole. Non reagisce, non riesce a portare pericoli alla porta di Buffon, ad eccezione di qualche conclusione dalla distanza di Candreva, l'unico che costringe Buffon a fare qualche intervento. E' a centrocampo che il confronto tra le due squadre è imbarazzante. La Lazio perde tutti i duelli, la Juve controlla e colpisce ogni volta che ne ha la possibilità. Il 2-0 di Tevez arriva già al 10' della ripresa (l'argentino finalizza un'incursione di Marchisio che gli fornisce l'assist). Poi dieci minuti dopo arriva anche il 3-0: a realizzarlo è di nuovo Pogba, servito da Pereyra. Neppure l'espulsione di Padoin a venti minuti dalla fine (doppio giallo) riapre una partita che non ha mai avuto storia (solo nel finale Anderson sfiora il gol della bandiera). La Juve va. E la trasferta di Champions a Malmoe fa meno paura.
Stefano Cieri
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