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Pioli: «Lazio, prova a vincerla»
« : Sabato 22 Novembre 2014, 14:57:31 »
(Corriere della Sera ed. Roma)



Pioli: «Lazio, prova a vincerla»


Cercare di non perdere o provare a vincere? «La seconda che hai detto». Ecco un condensato della nuova mentalità importata da Stefano Pioli, tirato fuori alla vigilia della Juve, la gara che vale un salto di qualità. Sia perché sono undici campionati che la Lazio non fa risultato pieno contro i bianconeri e un tabù rotto porta sempre fiducia, ma soprattutto perché dal confronto di stasera all’Olimpico (dalle 20,45 su SkyCalcio 1, SkySport 1, SkySupercalcio, Premium Calcio) emergerà lo stato dell’arte del progetto nato in estate e arrivato un po’ a singhiozzo a fine novembre, tra prestazioni incoraggianti e vuoti preoccupanti come Empoli. E il ritorno di Keita dall’inizio ha un po’ questo senso: arginare la Juve senza costruire barricate ma rilanciando sulla qualità. Un test sulla personalità. «Noi affrontiamo ogni partita con la stessa mentalità – ha spiegato Pioli -: questa volta però servirà uno sforzo esagerato, attraverso consapevolezza, fiducia e convinzione. Questa è la partita più difficile che dovremo affrontare. Vogliamo ridurre il gap di quasi 50 punti (46; ndr) con cui si è concluso lo scorso campionato». Non è vero, o non lo è completamente, quanto detto in settimana da Klose, cioè che la squadra non ha nulla da perdere. «Su questo sono d’accordo solo in parte – puntualizza Pioli -. Tranquillità no, giocarcela sì. E, possibilmente, con la nostra migliore prestazione. Ricordo con molto piacere Parolo che disse: “correndo tutti al nostro massimo è come se giocassimo in 12”. È vero. E se poi ci aggiungiamo i nostri tifosi, abbiamo la possibilità di giocare in 13». Tanti gli infortunati, soprattutto in difesa. Difficile costruire l’undici di base. Rientrano Marchetti e Basta, Cana non è al meglio ma sarà regolarmente tra De Vrij e Braafheid. Biglia in mezzo a Parolo e Lulic a centrocampo; Djordjevic tra Candreva e Keita in attacco. Tutta la qualità possibile per tentare il salto di qualità. Senza pensare alla Roma.
Andrea Arzilli

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