Autore Topic: Alan Donati: “Grazie ai laziali so che papà vivrà per sempre”  (Letto 430 volte)

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Alan Donati: “Grazie ai laziali so che papà vivrà per sempre”
« : Giovedì 13 Novembre 2014, 18:13:33 »
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Grande esclusiva della redazione de “I Laziali Sono Qua”, trasmissione radiofonica in onda tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 sugli 88.100 FM, che ha contattato Alan Donati, il figlio del grande Aldo.

Alan come è nata la tua passione per la Lazio?

Grazie a mio padre. La prima partita che andai a vedere con lui fu un Lazio-Foggia 7-1. Ricordo che eravamo sul 2-0 e ci fecero gol. Ero piccolo e ci rimasi male. Papà mi disse: “Non ti preoccupare che ora gliene facciamo altri cinque!”. Detto fatto! Altro che Hernanes… Papà era un profeta vero (ride, ndr).

Senti Alan, tu che lo hai vissuto da vicino, ci dici che persona era tuo padre?

Era una persona generosa che amava la vita. Riusciva a non trasmettere rancore a nessuno. Magari dentro di sè a volte soffriva per certe cose, ma all’esterno non lo dava mai a vedere. Era quello che vedeva la gente, senza maschere o filtri. Forse proprio per questo la gente lo amava e lo ama così tanto.

Il 27 agosto scorso eravamo tutti presenti al funerale di tuo papà. Quel giorno è stato davvero emozionante, perchè alcuni dei grandi personaggi del mondo Lazio erano mescolati alla gente comune. Eravamo tutti uniti per Aldo…

E’ stato davvero incredibile vedere tutto quell’affetto da parte delle persone. In quel momento ho capito quanto mio padre fosse amato. E’ stato di grande conforto sia per me che per mia madre.

Possiamo dire che ancora una volta i laziali hanno dimostrato di essere una famiglia?

Assolutamente. Il tifoso della Lazio è eccezionale, dà sempre tanto amore a chi gliel’ha donato. E’ diverso da qualsiasi altro tifoso. Ha classe e rispetto. I tifosi dell’altra squadra della Capitale sono profondamente diversi da noi.

Forse non tutti sanno che la canzone “So’ gia du’ ore” si chiama “Inno alla Lazio”…

Sì è vero, il titolo originale della canzone è “Inno alla Lazio”. La compose su richiesta della Sora Lella. Una cosa curiosa su questa canzone è che papà cambiò le parole per amore della Curva. C’era un pezzo dove la canzone diceva “11 fiati tutti quanti a respira'”. Papà lo cambiò in “Tu sei la mejo e nun ce vonno sta'”. Non tutti se ne accorgono perchè ci sono state varie registrazioni. Quella originale è del 1977, la versione per la Curva è del 2000.

Alan hai il microfono a tua disposizione. Dì quello che vuoi al popolo laziale…

Non posso che ringraziarli uno per uno. Sentire cantare le canzoni di papà allo stadio è un qualcosa che mi fa capire che, grazie a loro, non morirà mai…

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