Autore Topic: Parolo: "Serve un bagno d'umiltà, ma non rinunciamo al terzo posto!"  (Letto 562 volte)

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Umore da chance sciupate: la domenica di Lazio si macchia di sconfitta, uno stop saluta il campo prima della sosta. Due palle inattive, quelle che Pioli prevedeva in conferenza stampa, e cui rischi sembrava che il tecnico avesse suggerito come arginare. Ma la Lazio cade sul campo del Castellani di Empoli: è costretta a congedare il terzo posto, l'occasione di approfittare del pareggio sampdoriano scivola tra le mani. La pratica e la corsa ai vertici di classifica è da rimandare, si riparte con la Juventus. Al termine della gara, il rammarico c'è, e trapela chiaro e forte dalle dichiarazioni di Marco Parolo ai microfoni di Lazio Style Channel: "L'Empoli è stato bravo a cogliere le occasioni, noi no. Le prime vere palle gol le abbiamo avute noi, una io, una Candreva, una Djordjevic, ma non siamo riusciti a concretizzare. Sapevamo fossero pericolosi sui calci piazzati, sono riusciti a ferirci con la loro arma. Queste battute d'arresto forse ci servono a fare un bagno di umiltà. Ma abbiamo lottato su ogni pallone, come abbiamo sempre fatto: se siamo riusciti a raggiungere certe posizioni in classifica è perché abbiamo sempre fatto questo sul campo. Dobbiamo migliorare, sono solo 3-4 mesi che ci conosciamo tutti, ci sta qualche battuta d'arresto. Ma bisogna ricominciare subito a lavorare, ora sotto con la Juventus". Forse sarebbe stato meglio arrivare agli impegni nazionali con un risultato positivo: "Lo stop non ci condizionerà, anche prima di queste gare ci sono stati impegni nazionali, ma la squadra al ritorno si è sempre comportata bene. Ci rimboccheremo le maniche e lavoreremo. Atteggiamento positivo, la squadra sotto i due gol ha reagito, l'Empoli però si è difeso bene. Ma dobbiamo rimanere positivi su quanto fatto finora: non eravamo dei fenomeni prima, ma non siamo dei brocchi adesso". E forse è mancata aggressione iniziale: "L'Empoli è partito forte, noi quando siamo riusciti a prendere campo abbiamo avuto occasioni. Forse non siamo stati brillanti sulle seconde palle, purtroppo è andata così. Ci dispiace, ma sappiamo che dobbiamo lavorare. Dobbiamo realizzare che tocca combattere su ogni campo, dando tutto sé stesso. Lo spirito della squadra penso sia stato giusto. Forse dobbiamo essere più bravi a leggere le situazioni, ma soprattutto a sfruttare ogni occasione. E poi, siamo bravi a trovare il vantaggio, ma quando stiamo sotto fatichiamo un po' a segnare".

Il centrocampista biancoceleste si è poi concesso anche ai giornalisti presenti in zona mista: “Oggi siamo stati piuttosto sfortunati negli episodi. Sapevamo che loro erano pericolosi sui calci piazzati. Non ci abbiamo messo la giusta attenzione, se vogliamo lottare per certi obiettivi dobbiamo sbagliare poco, dobbiamo ancora crescere. Abbiamo avuto anche un paio di occasioni non sfruttate. Ci credevamo, abbiamo lottato fino alla fine, sarebbe bastata un po’ di cattiveria in più. Questa sconfitta non ci ridimensiona, stiamo facendo un certo tipo di percorso, ci possono stare dei passi falsi”. L’ex giocatore di Parma e Cesena non perde di vista l’obiettivo: ”Vogliamo tornare in Europa. E’ sempre bello sognare, ma bisogna guardare la realtà. A marzo e aprile le cose possono cambiare, pensiamo partita dopo partita”. La testa va già al prossimo impegno: all’Olimpico arriva la capolista Juve: “Pensiamo già ai bianconeri, vogliamo fare bella figura, tireremo fuori l’orgoglio. Non è un passo falso che ci destabilizza. Ripartiamo con umiltà, perché ce la possiamo giocare con tutti, siamo lì e vogliamo continuare a crescere. Puntiamo all’Europa e il terzo posto, ne abbiamo tutte le caratteristiche. Lo dico anche adesso, dopo una sconfitta”.

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