Rassegna stampa giovedì 19 agosto

[oizaL]

Da LA REPUBBLICA di oggi, giovedì 19 agosto



ZAURI: "VADO ALLA SAMP". ALMEIDA: "RESTO AL WERDER"  (a firma Alberto Abbate)


Sorridente, con la voglia di allontanare le polemiche. Maurito si presenta in campo, a testa bassa, come se non fosse successo nulla. Reja lo accoglie nel gruppo, a braccia conserte. C´è già stato un breve colloquio lontano da occhi indiscreti. Il caso Zarate, per ora, finisce qui. Con buona pace dei 30 tifosi giunti ieri a Formello. Pensavano di poter assistere alla seduta delle 18, hanno solo salutato Zauri. «Vado alla Samp», ha ammesso l´ex capitano, assente alla doppia seduta. Oggi potrebbe arrivare l´ufficialità. Lotito si è convinto sul prestito, ma solo perché c´è un diritto (obbligo) di riscatto fissato intorno ai 2 milioni.

Complicazioni per la cessione di Cribari all´AEK Atene: Lotito chiede più di 1 milione. Ma ci sono almeno altri 6 biancocelesti in cerca di sistemazione: Correa, Bonetto, Manfredini, Artipoli, Perpetuini e Pintos ieri correvano a parte. Out Firmani e Bizzarri, 10 minuti nel pomeriggio per Bresciano, prima che la lombalgia tornasse a farsi sentire.

Era normalmente in gruppo Kozak. Il suo destino dipende da Hugo Almeida. Il portoghese, impegnato ieri sera nei preliminari di Champions contro la Samp, gela la Lazio: «Voglio restare a Brema. Qui sto bene e posso lottare per il titolo e per la Champions. Ma la decisione non spetta solo a me, anche al club». Lotito e i dirigenti del Werder si sono dati appuntamento a oggi, potrebbe essere il giorno della verità. Si attende quello di Ledesma. L´eventuale sostituto? In pole torna Carmona della Reggina.




Da LA GAZZETTA DELLO SPORT di oggi, giovedì 19 agosto



1) ACQUAFRESCA: "NO ALLA LAZIO PER NON RIPETERE LA MIA ULTIMA STAGIONE"  (estratto a firma Mario Frongia)

Acquafresca rientra al Cagliari e lancia un messaggio ai tifosi: «Ho scelto di tornare perché devo tanto al presidente Cellino. Qui ho passato due anni straordinari e ho avuto tanto. Ma non sono tornato per amore: hanno scritto bugie sul mio privato. Sono un professionista, la mia ragazza mi avrebbe seguito ovunque». Lotito aveva detto: «Acquafresca non viene da noi perché ha problemi familiari». La replica: «Non so che prove abbia avuto per dire così. Mi hanno dato al Bologna: mai sentito. E con Napoli e Lazio correvo il rischio di ripetere la mia ultima stagione".



2) BONETTO E CORREA VERSO IL WISLA CRACOVIA  (estratto a firma Calvi-Di Feo-Lazzari)

Su Almeida la Lazio insiste (5 milioni per il Werder e 1,2 al giocatore), e non molla il Bologna. Oltre a Bonetto, al Wisla può andare anche Correa.



3) REJA-ZARATE: UNA STRETTA DI MANO PER RIPARTIRE  (a firma Stefano Cieri)


Il chiarimento c’è stato. Il tempo dirà se è stata pace vera o solo una tregua. Edy Reja e Mauro Zarate si sono incontrati ieri mattina a Formello dopo il gelo calato alla vigilia di Ferragosto. Asancire la fine delle ostilità una stretta di mano tra i due dopo le scuse del giocatore per l’atteggiamento sopra le righe avuto nell’allenamento del 12 agosto. Non è stato un colloquio lungo, non ce n’era bisogno. Anche perché Zarate aveva subito esternato il proprio dispiacere e ammesso di aver sbagliato. Reja, da parte sua, aveva compreso - prima ancora che le scuse fossero formalizzate - che il pentimento dell’argentino era sincero.

Caso chiuso, quindi? Presto per dirlo. Anche perché non è certo lo sfogo di Zarate il vero problema. Lo screzio nasce da una situazione di scarso feeling tra i due che rischia di trascinarsi a lungo perché i motivi che lo determinano difficilmente saranno rimossi. Da un lato c’è un giocatore che vorrebbe sentirsi al centro della Lazio come è accaduto fino all’arrivo di Reja e come non è più successo dopo. Dall’altro c’è un tecnico molto attento agli equilibri tattici che ritiene Zarate un lusso che non sempre la Lazio può permettersi. Soprattutto se il modulo sarà ancora il 3-5-2. In queste condizioni è difficile che tra i due sbocci l’amore, ma sperare in un rapporto meno complicato non è un’illusione.

Reja, da tecnico navigato, sa bene che Zarate è un patrimonio che, maneggiato bene, può fare le fortune della Lazio. E, forse, il rimprovero e il castigo (volutamente resi pubblici) sono un passaggio obbligato per smussare certi angoli di un giocatore dal potenziale enormemadal carattere particolare. Zarate, d’altro canto, sembra aver capito la lezione. Dopo il chiarimento ieri si è allenato con animo sereno (Reja l’ha ovviamente riammesso in gruppo). Alla fine si è anche fermato a firmare autografi. Piccoli ma significativi segnali di una situazione che potrebbe effettivamente rasserenarsi al di là delle scuse e dei chiarimenti di facciata.

Con Zarate di nuovo in gruppo la squadra è ieri tornata ad allenarsi dopo la pausa di Ferragosto. C’erano anche i giocatori reduci da malanni vari. Brocchi e Radu si sono allenati regolarmente e sono dunque da considerare recuperati. Ancora a riposo Bresciano (problemi alla schiena), mentre Firmani si è limitato a fare palestra. Assente Zauri: confermata la sua cessione in prestito alla Sampdoria, già oggi sarà a Genova sponda blucerchiata.

[Ulisse]

Buon giorno e grazie.

[aquilafelyx]

grazie oizaL

Primo !! Secondo !!

[innamoRADU]

Non credo che il werder, dopo oezil, ceda anche almeida, soprattutto dopo l'ipoteca della qualificazione...

(grazie oizaL)

[Eagles71]

Grazie oizaL.

Almeida può restare dov'è ora, mi tengo Kozak.
Piuttosto Hunt, gran bel giocatore, ma difficilmente il Werder lo cede ora.

[branco_azul]

obrigado

[Breizh]

Demat dit ha trugarez, oizaL.

[danny]

si intuiva sin dall'inizio che Almeida non veniva... vabbè teniamoci Kozak e vediamo quello che succede...    !!oizaL eizarG

[Fabio70rm]

Al solito grazie oizaL!

[jumpingjackflash]

grazie ozzY

[bak]

Oltre all'impagabile lavoro di oizaL, al quale tutti dobbiamo essere grati, su "Il Tempo" di stamani c'è una intervista interessante a P.P. Marino ed al suo legame con Reja

Se c’è una persona che conosce il Reja allenatore meglio di chiunque altro è lui. Pierpaolo Marino, ex diesse del Napoli, ha vissuto con il tecnico della Lazio una delle avventure più esaltanti di tutta la carriera. Il trittico formato col presidente De Laurentiis ha raccolto la squadra partenopea in serie C e l’ha portata, in quattro anni, fino all’Europa. Poi le strade dei tre si sono divise, ma di quell’esperienza restano il ricordo di un grandissimo feeling e un’amicizia rara nel calcio. Marino, formidabili quegli anni… «Un lavoro d’equipe perfetto, un rapporto simbiotico. Tutte le decisioni venivano prese insieme, e così per ognuno di noi era facile difenderle e crederci fino in fondo». Che Reja ha conosciuto? «Una persona stupenda, dalla grande caratura umana e dalla determinazione infinita. Un lavoratore instancabile che unisce in sé gli stimoli di un ragazzino e l’esperienza trentennale da allenatore». Trentennale, appunto. Ma con poche apparizioni in serie A… «Nella carriera di un allenatore spesso conta il nome che si è fatto da calciatore. Per questo campioni come Mancini o Leonardo in panchina hanno iniziato subito dalla serie A, con squadre importanti. Reja ha fatto la gavetta, partendo dai dilettanti. Non è strano che abbia allenato poco in A, è straordinario che ci sia arrivato guardando da dove era partito». Che tipo di allenatore è Edy Reja? «Un conoscitore di calcio e un grande studioso. Quando arriva la domenica sa anche quanti peli ha l’ultimo dei panchinari della squadra avversaria. Ma non si preoccupa solo di distruggere il gioco altrui. Ha appreso da tutti i tecnici che ha avuto, soprattutto da Galeone. Ma, oltre al gioco arioso, ha saputo anche curare benissimo la fase difensiva. Con il 3-5-2 ha trovato una sintesi perfetta. Potremmo definirlo un difensivista offensivo. Ancora meglio: un offensivista scambiato per catenacciaro. Pensi a come faceva giocare il Napoli: con Hamsik, Lavezzi, Zalayeta e ali aggressive». Ultimamente ha avuto problemi con Zarate. Sa gestire i campioni? «Di questi tempi è difficile avere il rispetto dei propri figli, figurarsi dei calciatori, che per Reja sono come figli milionari. Ormai i giocatori sono aziende, devono valorizzarsi e questo cozza con il lavoro dell’allenatore che invece deve metterne qualcuno in panchina. Reja passa per un buono, ma in realtà sa usare il bastone come pochi. Per lui il gruppo è sacro. Se Zarate lo segue potrà crescere. Basti pensare a situazioni analoghe vissute con Gargano o Lavezzi». Avrà anche un difetto… «Quando i risultati non arrivano si sente tremendamente responsabile, soffre le sconfitte come fossero solo sue, e allora ha voglia di lasciare tutto. In quei momenti bisogna stargli vicino. Ricordo lunghe notti a Napoli a cercare di convincerlo a non mollare». Gli ha mai parlato da quando è diventato l’allenatore della Lazio? «Quest’anno no, quindi suppongo che stia andando tutto bene. L’anno scorso mi chiamò appena arrivato a Roma. Non conosceva i calciatori, voleva confrontarsi con me. Aveva davvero paura della serie B. Mi disse che le qualità c’erano, ma la squadra aveva perso completamente di vista l’obiettivo. C’era una spaccatura terribile tra calciatori e società». Alla fine l’impresa riuscì. «La domenica in cui la Lazio vinse a Bologna ero a Padova. Entrai in una basilica e pregai per Edy. Poi gli telefonai e gli dissi: “Tranquillo, vincete”. A fine gara mi chiamò per ringraziarmi, anche lui è molto religioso». Dove può arrivare la sua Lazio? «Credo che la società si sia mossa bene sul mercato. Sarà un cliente scomodo per il quarto posto». Cosa pensa di Hernanes? Perché nessuno lo aveva ancora scoperto? «È un signor giocatore. Non è che fosse nascosto, è che in Brasile c’è un sottobosco enorme di calciatori. Se pensa che ai Mondiali Pato non era neanche convocato…». Si è parlato spesso di un suo avvicinamento alla Lazio. Cosa c’è di vero? «Sono stato richiesto da tante squadre di cui i giornali non hanno scritto. Ma non dalla Lazio. Mai parlato con Lotito

[zorba]

Grazie oizaL.

Per dovere di correttezza (non di oizaL ma della Gazzetta dello Sport), mi sembra opportuno precisare che Mario Frongia è un giornalista della Nuova Sardegna. Infatti l'intervista ad Acquafresca con le dichiarazioni di cui lo stralcio ha riportato oizaL, sono pubblicate sulle copie del quotidiano di Sassari in edicola oggi.

[bak]

Spero che questo Frongia abbia pindacciato ben bene Acquafresca e il suo casteddu.
Da parte mia l'augurio di vederli in B, as soon as possible

[DinoRaggio]

Grazie oizaL.

«La domenica in cui la Lazio vinse a Bologna ero a Padova. Entrai in una basilica e pregai per Edy. Poi gli telefonai e gli dissi: “Tranquillo, vincete”.

Sant'Antonio ci ha fatto la grazia! 

[giamma]

oizaL azroF e eizarG