La Ferilli racconta la sua passione biancoceleste
"Sono burina e laziale"
(l'Unità, 27 novembre 1994 di Maurizio Colantoni)
Pensavamo che lei fosse romanista e invece la sorpresa...
Immagino. Se diamo per scontate le mie simpatie politiche, era naturale supporre che fossi romanista. E invece no, "so laziale". E' stato sempre così.
E allora come mai lei è laziale?
So' burina. Vengo da Fiano Romano.
Ma, perché il laziale deve essere proprio burino?
Siamo sempre stati chiamati così. Come me devo chiama' "fuori Urbe"? Come devo dire che vengo da "fuori le mura"? Ci saranno pure dei romanisti, ma la squadra "Lazio" avrà un senso, viene dalla regione Lazio. Quindi di conseguenza chi sta fuori Roma si sente più portato a sostenere quella squadra piuttosto che l'altra.
Che rapporto ha con la Lazio?
Molto stretto, sin dalle elementari.Ricorda quei giochini che si facevano con le figurine Panini? Ebbene, noi ragazzi giocavamo con le immagini dei calciatori a "scoppuletta".
"Scoppuletta"? Che gioco è?
Non conosce "scoppuletta"? Non ci credo. Si mettono le figurine a conchetta. Poi un colpo secco con il palmo della mano. Tutte le figurine che si riuscivano a rovesciare si vincevano.
Da lì, quindi la passione per la Lazio?
Sì, con i miei compagni di classe. Co 'sta "scoppuletta" non le dico che mani rosse mi facevo.
Tutto questo avveniva a Fiano Romano?
Sì dove ho fatto tutte le scuole. Ad eccezione del liceo classico. Da lì poi il grande salto: a studiare a "New York".
A New York?
Macché (sorride la "perfida" Sabrina). Mi sono trasferita a Monterotondo, a quindici chilometri da casa di mamma. Per me era una metropoli.
Dunque, il liceo classico?
E 'n se vede? Ho la faccia intelligente o no? La scuola era una succursale di un liceo di Monteverde. Eravamo i cugini poveri di quelli ricchi che stavano invece "in città". Non avevamo palestre, laboratori...
E' figlia unica?
No, siamo in tre. Io sono la più grande, la pioniera di casa. Quella che "pe anna'" alle feste a sedici anni si doveva porta' dietro fratello, sorella se no non si muoveva.
E' sempre stata la "peste" della famiglia oppure...
Oppure... la più buona. Tranquilla e buona... buona. E lo sono rimasta tutt'ora.
Non è mai stata una rivoluzionaria?
Ma, forse rivoluzionaria "de sonno". Certe dormite.
Ma, torniamo alla sua passione per la Lazio?
I miei amichetti avevano a casa le bandiere con l'aquila. A Fiano c'erano più tifosi della Lazio e meno romanisti. Ma non ho mai "odiato" i colori giallorossi. Appunto quei colori, anzi quel colore, il "rosso" è a me molto caro. Per questo sono sempre stata tentata di essere più romanista che laziale. Però il cuore, i ricordi, gli affetti dell'infanzia mi fanno dire Lazio. Poi, però, gli anni del calcio scommesse, la retrocessione in B mi hanno fatto allontanare dal calcio. E lì mi distaccai con tanto dispiacere, anche perché si parlava troppo di politica e alcuni giocatori della Lazio si dichiaravano vicini alla destra. E a me non piaceva.
E poi?
In primo luogo non bisogna mai mischiare calcio e politica. Ognuno può fare e pensare quello che vuole, ci mancherebbe, ma fuori dal campo. Però non mi sono sentita in pace con la mia coscienza. Io ho sempre avuto nel cuore la sinistra per generazione. Come potevo tifare per una squadra che in quel momento si identificava troppo con la destra? Ma tutto è passato, per fortuna. Oggi, la Lazio non ha problemi del genere. Ha un grande pubblico che la sostiene tutte le domeniche. Posso tornare a sostenere la mia squadra preferita anche se allo stadio non vado mai. E il derby lo vedrò in televisione.
Scommetto che ci sarà stato un "calciatore" del cuore?
Mi piaceva tanto Manfredonia. Poi, anche se non è mai stato laziale, Cabrini. Il "bell'Antonio", bello come il sole.
Ma, insomma, chi vincerà la stracittadina?
Che me lo domanda? La Lazio. Sono più bravi e più belli. La giustizia sta sempre dalla parte dei belli.
Chi preferisce della Lazio attuale? Esiste un giocatore simbolo in questa squadra?
Beppe Signori, è lui il "leader".
Nella Roma, invece, chi le piace di più?
Non ho dubbi: Giannini. "Me piace, me piace, me piace". Insomma, deve vincere la Lazio a tutti i costi, ma se dovesse invece vincere la Roma, spero proprio che sia per colpa di Giannini.