Autore Topic: Il terzo attacco in Serie A, con i numeri da big di Djordjevic  (Letto 531 volte)

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Il terzo attacco in Serie A, con i numeri da big di Djordjevic
« : Martedì 7 Ottobre 2014, 10:26:39 »
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Undici reti, sotto solo a Juve e Milan, prime sul podio con 13 gol. In compagnia di Roma, Inter e Parma. Sei gare disputate, e una Lazio così prolifica non si vedeva da tempo. E pensare che potrebbero essere anche numeri più alti, le occasioni che i biancocelesti hanno sciupato ci sono state. Sfortuna, errori da mangiarsi le mani. Basta pensare alla prima di campionato a San Siro, alla gara con l'Udinese o con il Sassuolo domenica. Sarebbero stati numeri diversi anche se il destino non avesse sempre inventato fili invisibili a governare e muovere le palle che Filip Djordjevic proiettava verso la porta avversaria. Come se volesse allungare il più possibile il suo periodo di digiuno. Il serbo è riuscito a sbloccarsi solo con il Palermo, durante la quinta giornata. Ferendo i siculi tre volte, tripletta d'iniziazione, quasi con la rabbia di chi si è visto negare qualcosa che gli apparteneva di diritto da tanto, troppo tempo. Nella classifica dei cannonieri è sempre Tevez al primo posto, con le sue sei reti. Ma Djordjevic è subito dopo l'argentino: quattro gol realizzati in 100 minuti, rimanendo in campo per 400, come riporta il Corriere dello Sport. La media gol di Filip è da bomber, il serbo ha fatto meglio di Callejon (un gol ogni 110 minuti), Cassano (un ogni ogni 113 minuti), Di Natale (un gol ogni 109’), Honda (un gol ogni 116 minuti), Osvaldo (un gol ogni 111 minuti). E tra chi elargisce i meritati complimenti, c'è chi si spende in paragoni: al pubblico, Djordjevic ricorda Vieri. Il "Vieri serbo". Aveva già conquistato i suoi tifosi, ma con i numeri dalla propria, Filip può anche tenere d'occhio la classifica dei marcatori. D'altronde, come lui, a quattro gol nelle prime sei di campionato, viaggiava Klose nel 2011. Tuttavia, se l'attacco laziale trova agilmente la porta altrui, la difesa, invece, si fa cogliere impreparata troppo spesso: sono sette i gol subiti dalla Lazio, si legge sull'edizione odierna de la Gazzetta dello Sport. C'è ancora da aggiustare qualche sfaccettatura della fisionomia laziale, insomma. Ma la sua attitudine aggressiva piace, e coinvolge anche i centrocampisti: due reti ciascuno per Parolo, Candreva, Mauri. Sempre aspettando che Klose e Keita si uniscano alle danze, trovando anche loro il gol che finora è tardato ad arrivare.

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