Autore Topic: I Chinaglia passati, presenti e futuri  (Letto 726 volte)

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ThomasDoll

I Chinaglia passati, presenti e futuri
« : Mercoledì 17 Settembre 2014, 00:06:55 »
Non nascerà un altro Chinaglia, è vero, ma la regola non scritta è che aspettiamo che
arrivi un nuovo Chinaglia. Ovvero chiunque la butti dentro nel nome della Lazio.

(Stefano Ciavatta, #vola)

Lui è stato il più importante, il più grande, l'unico.
L'uomo che ha cambiato la nostra storia per qualche tempo, o forse per sempre.
Prima di lui c'era stato un grandissimo come Piola, ma Giorgio è stato qualcosa di più e di diverso.
Una saldatura tra l'uomo, la squadra e la tifoseria.
Il nostro eroe senza macchia.
E dopo?
Nel libro di Stefano, zeppo di spunti che comincio a saccheggiare con questo topic, c'è una carrellata che da Chinaglia va a Fiorini, poi a Di Canio, poi a Signori. Mancini. E ancora Dabo, Rocchi, Lulic, non tanto sulle tracce del bomber quanto dell'uomo che butta dentro una porta il pallone che conta, per tutti, che fa la differenza, che cambia di nuovo la storia.
Chiunque la butti dentro in nome della Lazio, alla fine.
Ma chi, in questi quarant'anni, può considerarsi degno di Giorgio Chinaglia, alfiere della Lazio del sogno?
E si potrà mai buttare giù il muro che idealmente separa nella memoria e nell'immaginario biancoceleste la prima Lazio scudettata, manipolo di uomini che remano tutti nella scia di un giocatore-simbolo, e la seconda squadra campione, collana di gemme priva di un unico mattatore in campo?
O forse il Chinaglia del 12 maggio è rivissuto nel Cholo di quella primavera indimenticabile?

Zapruder

Re:I Chinaglia passati, presenti e futuri
« Risposta #1 : Mercoledì 17 Settembre 2014, 00:47:49 »
Partito Chinaglia, il destino ci regalò Giordano. Un gran bel regalo.

Ci siamo aggrappati a D'Amico, abbiamo eretto a simbolo una zampata di Fiorini, abbiamo ricominciato a sognare con Di Canio.

Ruben Sosa era fortissimo, ma non ha mai scaldato i cuori. Gascoigne fu uno dei "nostri". Beppe Signori una macchina da gol, mai un idolo vero, anche se catturò tanti nuovi tifosi. Mancini aveva sempre addosso un sapore di Sampdoria. Anche a Nesta è mancato quel "qualcosa". Dabo e Lulic la firma su due serate. Rocchi l'anima di questo decennio, ma non un'anima della Lazio.

Quanto a Piola. E' stato grandissimo. Più forte di tutti. Ma era soprattutto un calciatore della Nazionale.

ThomasDoll

Re:I Chinaglia passati, presenti e futuri
« Risposta #2 : Mercoledì 17 Settembre 2014, 01:02:57 »
Hai nominato quello giusto: Fiorini.
Per Stefano non aveva il fisico del ruolo. Forse è vero.
Ma Fiorini è quello che più si è avvicinato per un istante all'essenza vera del Chinaglia giocatore. Nel senso, è quello che ha messo le mani nel fango, se le è sporcate e ha fatto quello che andava fatto per tutti i tifosi della Lazio, uno a uno. Ha segnato per noi.
Ed è stato un parto. Una rinascita. Il ritorno dall'abisso, la fine del viaggio più lungo, il passaggio cruciale dove è stato chiaro a tutti che la nottata era passata e che da allora in poi ci sarebbe stata una nuova Lazio.
Per quello tutti ricordiamo Lazio-Vicenza e quel gol e amiamo Fiorini molto più del pur carissimo Fabio Poli.
Giuliano ha avuto la forza di farlo e il grande privilegio di caricarsi sulle spalle quell'eredità, senza nemmeno sapere niente dell'enormità che stava compiendo. Ma era un centravanti vero, sfiorito, passato, ammaccato, disilluso ma vero. Come dimostra quel gol.

Zapruder

Re:I Chinaglia passati, presenti e futuri
« Risposta #3 : Mercoledì 17 Settembre 2014, 01:19:25 »
Penso che ci siano varchi che si aprano verso il Mito, solo per alcuni e solo in certi momenti.

Fiorini arrivò per far coppia in attacco con Garlini, l'anno prima. Giuliano era il "bomber", che però non segnava. Oliviero invece i gol li faceva e divenne "bomber vero". Nel senso, c'eravamo sbagliati. Ma Fiorini fu sempre rispettato. Aveva quel "qualcosa". Ricordo, sempre nell'anno dei -9, una sua punizione rasoterra fulminante al 91' di un Lazio-Triestina, il gol di un pareggio ormai insperato. C'era molto di Chinaglia in quel gesto.

Garlini segnò troppo e andò all'Inter. Segnò un gol in rovesciata in un 4-1 contro i cani, e lo dedicò a noi. Il "bomber" invece era rimasto qui a penare. Segnarono un po' tutti quell'anno, ma credo che quel gol sia il suo; l'avessero fatto, che so, Podavini o Camolese, non sarebbe stato lo stesso. Non so spiegare perché, ma è così.

ThomasDoll

Re:I Chinaglia passati, presenti e futuri
« Risposta #4 : Mercoledì 17 Settembre 2014, 01:34:29 »
è così anche per me.
E penso per molti altri.

Il nuovo Chinaglia non è ancora arrivato, ma si possono ritrovare le caratteristiche di Giorgio in alcuni giocatori passati dopo.
Di Fiorini abbiamo detto, sicuramente un altro pezzetto di Chinaglia è Di Canio.
Che non si è caricato la patria sulle spalle come Giuliano, ma ha usato violenza ai romanisti agitandogli contro lo spettro di Giorgione.
I romanisti li conosciamo bene, pochi pregi, tanti difetti, un modo di ragionare monolitico, un po' bolso, parecchio omologato. Branco.
I gesti di Chinaglia li facevano arretrare, tremavano, si stringevano tra loro.
Quando hanno rivisto Di Canio schiumavano bile. Erano molto più forti, sulla carta, potevano infischiarsene, avevano di fronte un vecchio che tornava in Italia a spendersi gli ultimi spicci di una carriera che poteva essere migliore. Ma hanno avuto il terrore di quel dito, e Di Canio li ha fatti scoppiare per la seconda volta. Due gesti chinaglieschi che valgono una carriera.
Alla fine di quella partita mi fece infuriare con quella mano a paletta. Mi sembrava che avesse rovinato tutto, ed era così, perché cambiava i connotati alla serata, dove finiva per sovrapporsi il saluto ai suoi sodali della curva al gesto di disprezzo antiromanista, col corollario della discussione con Dellas che non capiva cosa stava succedendo.
Una partita incredibile, un godimento interminabile che si sommava a quello del primo derby deciso dal ragazzo del Quarticciolo, ancora giovanissimo.

Giordano non era Chinaglia, Giordano era uno di noi che andava in campo, era il sogno realizzato, un giocatore divino, un talento assoluto. Chinaglia era un'altra cosa. Era un capo. Un leader. Era il Cid, era Rolando, era Lancillotto.

Offline salasso

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Re:I Chinaglia passati, presenti e futuri
« Risposta #5 : Mercoledì 17 Settembre 2014, 10:22:36 »
non so se rinascerà un nuovo Chinaglia personaggio unico e irripetibile
guardando la rosa attuale della Lazio forse l'unico che  ne avrebbe le caratteristiche è candreva 
il lupo non potrà mai volare
all'altezza dell'aquila

geddy

Re:I Chinaglia passati, presenti e futuri
« Risposta #6 : Mercoledì 17 Settembre 2014, 10:34:56 »
Lele Podavini è stato un po Chinaglia anche lui. Ha vissuto interamente il periodo più disgraziato della Lazio ed ha lasciato la sua impronta in tutte le "imprese" dell'epoca. Il tiro deviato da Mastropasqua, l'assist a Fiorini con il Vicenza, il rigore preso del 2 a 0 nel derby.

ThomasDoll

Re:I Chinaglia passati, presenti e futuri
« Risposta #7 : Mercoledì 17 Settembre 2014, 10:36:24 »
Ecco, il Poda è uno che merita

ThomasDoll

Re:I Chinaglia passati, presenti e futuri
« Risposta #8 : Mercoledì 17 Settembre 2014, 14:39:15 »
Ma poi a proposito di gol segnati col piede sospinto da un popolo, prendiamo il gol di Lulic, spettinato struffato capitato per caso all'appuntamento con la storia: chi poteva essere il boia peggiore per i romanisti, chi poteva far rivivere l'umiliazione chinagliesca?
Forse Candreva. Forse, per grinta laziale, Radu. Forse, per farli vergognare al massimo, un carneade, uno di quelli che loro non rispettano, un Gottardi o un Negro della situazione. O un ragazzino come Onazi.

geddy

Re:I Chinaglia passati, presenti e futuri
« Risposta #9 : Mercoledì 17 Settembre 2014, 15:27:10 »
Ledesma, ma è Laziale di altra pasta- Poco Chinaglia, quel tanto che basta, molto Lovati.