La faccenda dei moduli non mi ha mai appassionato più di tanto. Ritenendo l'interpretazione degli stessi molto più importante. E' il modo, il come, a mio avviso a fare la differenza.
Inutile mettere in campo i giocatori come figurine, 4-3-3, 3-5-2, 4-3-1-2, ecc. se poi non c'è lavoro di addestramento, individuale e collettivo, sui movimenti che ogni singolo modulo (come fosse un vestito) implica.
E' vero che le caratteristiche tecniche, atletiche e tattiche di ogni singolo giocatore vanno valutate, pesate, messe in relazione con quelle degli altri, al fine di trovare la configurazione operativa, in campo, più adatta alla rosa che si ha a disposizione; è vero anche che, una volta scelta la forma, bisogna lavorare sui movimenti che valorizzino al meglio quella forma.
Su questo secondo aspetto, secondo step, quello decisivo, ancora non mi pronuncio, troppo presto. Anche se alcuni scricchiolii mi fanno sudare un po' freddo; troppa leggerezza petkoviciana. Ma prima di affermare che da P siamo passati a P bis, vorrei aspettare.
Piuttosto ho po' il timore che il vero buco, grande, forse gigante, di questa rosa cominci a intravedersi. Spero sia una mia illusione ottica...
Abbiamo un centrocampo da zona retrocessione o poco più.
Scorro i nomi e mi sento male per la pochezza complessiva di chi dovrebbe stare in mezzo al campo.
Faccio anche un mea culpa. Ero tra quelli che ritenevano il centrocampo il nodo nevralgico da sciogliere, potenziandolo pesantemente. I problemi della difesa e dell'attacco li ritenevo gli effetti della stessa causa: l'improponibilità di un centrocampo imbarazzante.
Poi sono caduto nella rete dei piagnistei difensivisti; uno, due, tre, perché no 4 difensori di valore assoluto ci vogliono! Un po' ci scherzo su, a ripensarci. La difesa era ed è ancora molto debole, e l'attacco neanche a parlarne.
Però il centrocampo, amici...
Una lista di nomi di terza e quarta fascia, due-tre gregari da seconda fascia e uno bollito (Ledesma).
Forse sono troppo pessimista, me ne rendo conto, ma continuo a credere nella centralità... del centrocampo.
Corsa, aggressività, cattiveria, capacità di chiudere, accorciare, ripartire. Dove sono?
Qui abbiamo i tocchisti da 5 metri, possibilmente in orizzontale o all'indietro, i palleggiatori che galleggiano nel vuoto e le foche.
Datemi un vero centrocampo e vi solleverò il mondo.
Scusate lo sfogo, in parte OT.