Lotito (la Lazio) e i marò

[BobLovati]

Bob, non si parla di monnezza mediatica globale, si parla di come funziona il pianeta. Che se non siamo d'accordo se ne impipa il giusto...
"ha ancora senso oggi la parola patria?" era la domanda posta dall'intervistatore a Lotito.
Sulla parola patria la riflessione dovrebbe essere lunga e circostanziata.

e sei sicuro non si possa/debba far qualcosa per cambiare la situazione ?

quanto alla parola patria c´è poco da dire; o si sa cos´è o non serve spiegarlo 

[fish_mark]

ma infatti adesso e' partito per l'India ieri il Ministro delle forze armate e due
medici (2) .... ma che senso ha   ??           Questa e'  ipocrisia allo stato puro .... e'
un far vedere e basta .. !!  Meglio che Lotito non s'immischi in fatti del genere ... lo
farebbero a pezzi .... comunque.

Forse sarebbe il caso di misurare un pochino, anche con il metro del muratore, la distanza tra quella crisi in corso in India e la realtà della lazio. Anche per recuperare il senso della prospettiva in cui inserire questa intervista, dove Lotito mostra la volontà - legittima e indiscutibile - di entrare nel dibattito politico nazionale (e anche internazionale).

[ThomasDoll]

e sei sicuro non si possa/debba far qualcosa per cambiare la situazione ?

nel mio piccolissimo cerco di farla tutti i giorni, ma sono un niente di fronte al tutto.
E la globalizzazione con la patria c'entra poco. Anzi, mi pare che aiuti a confondere le idee.

[BobLovati]

nel mio piccolissimo cerco di farla tutti i giorni, ma sono un niente di fronte al tutto.
E la globalizzazione con la patria c'entra poco. Anzi, mi pare che aiuti a confondere le idee.

e semo due; ognuno deve portare il suo piccolo contributo

[AlenBoksic]

A parti invertite - ossia due fucilieri indiani che avessero fatto secchi due pescatori italiani - si chiederebbe che venissero giudicati in Italia.
Questo per dire quanto sia delicata la questione che, oltretutto, si è innestata su fattori contingenti (Sonia Gandhi) che avevano una valenza interna indiana. Piuttosto che stampar magliette si dovrebbe prendere colui che ha deciso di infilare militari su navi civili sottoponendoli al comando di altre strutture e destituirlo da qualsiasi incarico: per un'operazione del genere si assoldano guardie a pagamento, non soldati di uno stato.

La maglietta avrebbe un senso se fosse un'iniziativa portata avanti da tutta la serie A, così mi pare appunto un aprire la porta ad iniziative di parte che possono piacere o non piacere, ma che sempre di parte restano.

[Wasicu]

A parti invertite - ossia due fucilieri indiani che avessero fatto secchi due pescatori italiani - si chiederebbe che venissero giudicati in Italia.
Questo per dire quanto sia delicata la questione che, oltretutto, si è innestata su fattori contingenti (Sonia Gandhi) che avevano una valenza interna indiana. Piuttosto che stampar magliette si dovrebbe prendere colui che ha deciso di infilare militari su navi civili sottoponendoli al comando di altre strutture e destituirlo da qualsiasi incarico: per un'operazione del genere si assoldano guardie a pagamento, non soldati di uno stato.

La maglietta avrebbe un senso se fosse un'iniziativa portata avanti da tutta la serie A, così mi pare appunto un aprire la porta ad iniziative di parte che possono piacere o non piacere, ma che sempre di parte restano.

Si pero' i Maro' in India sono stati messi ""troppo da parte""  da uno Stato che
non rappresenta nulla e questo gli Indiani per primi lo hanno capito.  L'iniziativa
forse era da prendere 2 anni fa',  ma ri-presa adesso non puo' che andare bene per
chi dimentica troppo facilmente.   Per me la cosa in definitiva va' bene .. se manca
la mamma, la zia o la sorella maggiore prendono sempre il suo posto ....

[Il frigorifero]

Tra l'altro l'incidente non è avvenuto in acque indiane. Non credo che abbiano neanche il diritto di processarli.

[MCM]

A parti invertite - ossia due fucilieri indiani che avessero fatto secchi due pescatori italiani - si chiederebbe che venissero giudicati in Italia.
Questo per dire quanto sia delicata la questione che, oltretutto, si è innestata su fattori contingenti (Sonia Gandhi) che avevano una valenza interna indiana. Piuttosto che stampar magliette si dovrebbe prendere colui che ha deciso di infilare militari su navi civili sottoponendoli al comando di altre strutture e destituirlo da qualsiasi incarico: per un'operazione del genere si assoldano guardie a pagamento, non soldati di uno stato.

La maglietta avrebbe un senso se fosse un'iniziativa portata avanti da tutta la serie A, così mi pare appunto un aprire la porta ad iniziative di parte che possono piacere o non piacere, ma che sempre di parte restano.

Lo chiederebbero gli italiani.
Ma infatti l'essere italiano, l'essere il papà di, l'essere fratello di, ha un peso nelle dispute.

Se tuo figlio tira un cazzotto a un compagno e questo reagisce menandolo , tu intervieni a difenderlo.
Non perché ha ragione(nel caso in esempio ha anzi torto marcio), ma perché è tuo figlio.
Il senso di patria, oramai inesistente oggigiorno e sostituito dai Non-valori occidentali(non valori perché nessuno darebbe neppure una falange del proprio dito per difenderli), è proprio questo.

[AlenBoksic]

Il famoso a torto o a ragione è il mio paese,
che è una concezione del tutto detestabile, per quanto mi riguarda.
Sarebbe casomai interessante una rivisitazione del concetto di patria nel corso della storia: ad esempio nel rinascimento patria non era considerato il luogo in cui uno era nato, bensì in luogo in cui uno si stabiliva perché ci si trovava meglio.
Quella di patria è un'idea che nel corso dei secoli e dei luoghi ha subito molteplici rivisitazioni e che invece si tende a considerare come immutabile (e lo stesso discorso vale per decine di altre cose).

[darienzo]

Su questa storia non seguo il Nostro, che oggi ha perfino vergato un editoriale sulla prima pagina de Il Tempo

[CP 4.0]

...
Ha ancora senso oggi la parola Patria?
...

di padre in figlio?

i colori dei nostri padri, i colori dei nostri figli?

considerata la non piu' attinenza territoriale delle societa' di calcio, se non la sede legale ed i campi, la domanda sulla 'propria' patria coincide con quella sulla propria squadra.

[fish_mark]

di padre in figlio?

i colori dei nostri padri, i colori dei nostri figli?

considerata la non piu' attinenza territoriale delle societa' di calcio, se non la sede legale ed i campi, la domanda sulla 'propria' patria coincide con quella sulla propria squadra.

Devi aver letto l'editoriale "Il calcio imiti la mia Lazio".
Una squadra di calcio come nuovo patriottismo, gli ultras come i mille, guidati dal Garibaldi? E in trasferta a Calatafimi ci possono andare anche quelli privi di tdt?

[franz_kappa]

e semo due; ognuno deve portare il suo piccolo contributo

Per anni ho creduto anche io che fosse possibile, pur agendo come singoli individui, apportare il proprio piccolo, piccolissimo contributo al più generale e auspicabile obiettivo di migliorare il mondo in cui viviamo.

Ma poi, caro Bob, ho iniziato a frequentare i forum di tifosi della Lazio, dove ho conosciuto delle persone meravigliose. E sono state proprio queste persone, amici con cui dibatto e mi confronto da anni sul Web e anche nelle occasioni in cui ci si trova dal vivo, ad aprirmi gli occhi e a chiarirmi che la mia era nulla più che una patetica illusione.

E' tutto predeterminato, è tutto deciso a livello di altre e ben più alte sfere rispetto a noi comuni mortali. Il nostro margine di azione e prima ancora di autodeterminazione è azzerato.
Molti, ne sono certi, hanno già compreso. Qualcun altro ancora fatica a focalizzare a cosa mi riferisco. E allora, senza remore, perdo ogni ritenzone e divengo esplicito, a rischio di sembrare crudo, quasi brutale.

Se è vero, COME è SACROSANTAMENTE VERO, che le radio del catetere orientano, influenzano e in definitiva condizionano le menti di decine di migliaia di (ex)tifosi laziali, è altrettanto palese che le radio della globalizzazione - che può mettere in campo risorse, infrastrutture e professionalità incommensurabilmente superiori a quelle a disposizione di una "Radio6", che viene diffusa nel Lazio o poco oltre e affida l'attività di condizionamento delle menti al Buzzanca, Guido De Angelis o Anselmi di turno, longa manus (o longum microphonum, più correttamente) delle lobbies degli spacciatori di condizionatori e sanitari - hanno da decenni, grazie alle onde che trasportano i loro messaggi e raggiungono ogni angolo dell'orbe terracqueo, modificato la visione del mondo, la scala delle priorità, stili di vita e di consumo di miliardi di persone.

In fondo... cosa occorre a una radio per realizzare il suo scopo? Solo un uomo che abbia orecchie per ascoltare e una mente pronta da plasmare. Si salvano solo i sordi e gli audiolesi, in definitiva. Ma quanti saranno? Qualche milione, non di più. Una frazione risibile a fronte di miliardi di individui 'condizionabili' e, di fatto, 'condizionati'.

E' inutile coltivare la speranza, insomma. Non c'è nulla da fare. Ogni trend, comportamento di massa, moda o visione delle cose è etero, pardon... e' radio-diretto.
Cosa credi, che la mania dei selfie (e di tutte le infami degenerazioni che l'autoscatto ha prodotto, dai belfie agli underass. Sintomi dell'inarrestabile, repentina decadenza della cosiddetta civiltà occidentale. Si vedail topic dedicato al fenomeno nella sezione 'Amici': http://www.biancocelesti.org/amici/selfie/) si sia propagata per semplice emulazione? Ah, beata ingenuità di chi ha un cuore limpido.

E' ovvio che sono state le radio della globalizzazione a imporre la mania dei selfie a livello planetario. Peraltro... Se non erro ogni smartphone consente, tramite applicazioni o un dispositivo ricevente installato sull'apparecchio, di ricevere le trasmissioni radiofoniche. Tutto torna, dunque...
 
Ripeto Bob, rassegniamoci. Ogni libertà, ogni possibilità di autodeterminazione, ogni speranza di miglioramento delle cose non è più governabile da noi. Facciamo e faremo, pensiamo e penseremo, agiamo e agiremo secondo quello che le radio decideranno. E' così e così sarà. 

[BobLovati]

c´è la versione bignami, del post, Fra´ ?   

[franz_kappa]

c´è la versione bignami, del post, Fra´ ?   

Certo! In sintesi: non c'è speranza di migliorare il mondo perché siamo tutti condizionati nei nostri comportamenti da forze esterne.

In che senso: come le radio del catetere orientano, influenzano e condizionano le menti di migliaia di laziali - questo è acclarato, basta leggere i forum dei tifosi della Lazio -, le ben più potenti radio che sono al soldo della globalizzazione influenzano miliardi di abitanti della Terra, sordi e audiolesi esclusi (ma sono pochi milioni su svariati miliardi).

Ergo, facciamo e faremo, oggi e in futuro, solo quello che le radio ci diranno di fare. Nessuna speranza di cambiare le cose sulla base di comportamenti individuali. Questo in generale. E' chiaro che se i signori della globalizzazione decideranno, prima o poi, che qualcosa deve cambiare, allora, tramite le loro radio, interverranno sui nostri comportamenti e modificheranno la visione del mondo, la scala delle priorità, stili di vita e di consumo di miliardi di persone.

[BobLovati]

Certo! In sintesi: non c'è speranza di migliorare il mondo perché siamo tutti condizionati nei nostri comportamenti da forze esterne.

In che senso: come le radio del catetere orientano, influenzano e condizionano le menti di migliaia di laziali - questo è acclarato, basta leggere i forum dei tifosi della Lazio -, le ben più potenti radio che sono al soldo della globalizzazione influenzano miliardi di abitanti della Terra, sordi e audiolesi esclusi (ma sono pochi milioni su svariati miliardi).

Ergo, facciamo e faremo, oggi e in futuro, solo quello che le radio ci diranno di fare. Nessuna speranza di cambiare le cose sulla base di comportamenti individuali. Questo in generale. E' chiaro che se i signori della globalizzazione decideranno, prima o poi, che qualcosa deve cambiare, allora, tramite le loro radio, interverranno sui nostri comportamenti e modificheranno la visione del mondo, la scala delle priorità, stili di vita e di consumo di miliardi di persone.

in gran parte è così: ma una vita senza speranze, almeno, non è vita 

[rione 13]

Un utilizzo strumentale della Lazio.
L'ennesimo.
Dopo millemila striscioni della curva che ci ha assillato, nel tempo, di messaggi sul papa, sui canili, sulle albe dorate, sulle terapie contro il cancro
Ora ci pensa il presidente a usare la Sua Lazio per ricordare la situazione dei due militari italiani e risvegliare l'orgoglio patrio della nazione.

Senza entrare nel merito della vicenda dei due pescatori indiani uccisi nè dell'idea di nazione ma lasciare la Lazio e i suoi Tifosi fuori da tutto questo no eh?

[disabitato]

Bravo.