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di Daniele Magliocchetti
Tante proposte in arrivo, ma la Lazio ha in testa solo de Vrij. E’ lui, al momento, l’unico giocatore a cui sta lavorando la società biancoceleste. Sia ben chiaro, le alternative non mancano, anche perché dopo la disfatta-Astori, procuratori e agenti di ogni genere, ma pure presidenti amici di Lotito, non fanno che chiamare e proporre difensori, come Paletta, ad esempio. Con il Parma i rapporti sono ottimi, basta vedere l’operazione Parolo, ma la richiesta è di 9 milioni di euro. Non pochi. Per non parlare dell’Udinese che per Heurtaux chiede, bene o male, qualcosa di più. Per ora tutte queste chiamate sono state accantonate e non prese in considerazione. Il patron, smaltita la rabbia per la trattativa del centrale cagliaritano, non vuole farsi prendere dalla frenesia e, assieme ai suoi collaboratori, sta intensificando il pressing sul Feyenoord. Entro la fine della prossima settimana si saprà qualcosa di più, anche se non sono esclusi blitz in Olanda per anticipare i tempi e portare a casa il giocatore tanto desiderato. La Lazio è disposta a mettere 8 milioni e forse pure di più. Il rischio di non farcela c’è, anche perché sull’olandese, Manchester United a parte, che non sembra del tutto convinto perché sta mirando a giocatori di altissimo profilo come Hummels, c’è pesante lo Schalke 04 che di soldi per investire ne ha diversi. In tutto questo c’è la delicatissima situazione del direttore sportivo Igli Tare che, dopo l’affaire-Astori, ha dovuto fare i conti con il suo telefono e le continue minacce di ogni genere, anche di morte, che gli sono arrivate. Una questione allucinante che si ripete a distanza di qualche mese, visto che era successo pure dopo la cessione di Hernanes. «Non è possibile andare avanti in questo modo», lo sfogo del dirigente.
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