"I giallorossi lo vogliono con loro, nel 1983 Astutillo accetta l’incarico da Niel Liedholm. Il tecnico svedese gli dà l’ok per usare la palestra di Trigoria per assistere i suoi ragazzi, come farà anche Eriksson dopo di lui. Poi è la volta della Lazio, dove fa il suo esordio nella stagione 1985/86. «Sporco romanista, sei il primo della lista», gli urlano i tifosi biancoceleste: il suo impegno a favore dei più deboli diventa il pretesto per dargli addosso in un campionato in cui la società non brilla affatto. «Se stai sempre con gli handicappati, quanno ce pensi ar pallone?», gli dicono. Lanci di bottiglie, fischi e pomodori accompagnano la fine dei suoi allenamenti. Il divorzio dalla squadra avviene quando, al termine di una partita, si toglie la maglia, ci sputa sopra e la lancia sugli spalti degli ultras. La società lo sospende a tempo indeterminato e chiede alla Figc la sua radiazione per oltraggio alla maglia."
Fonte: Open