Autore Topic: Drammatica alluvione in Serbia  (Letto 5125 volte)

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Re:Drammatica alluvione in Serbia
« Risposta #40 : Sabato 24 Maggio 2014, 07:52:59 »
Domanda che può sembrare oziosa ma che, ricordando roghi di chiese e altre piacevolezze in Kosovo, mi viene spontanea: oltre ai costi umani, che rimangono ovviamente la priorità, l'alluvione ha provocato danni ingenti anche al patrimonio artistico e culturale?

Offline AlenBoksic

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Re:Drammatica alluvione in Serbia
« Risposta #41 : Sabato 24 Maggio 2014, 12:11:49 »
Che abbia letto no,
però con un disastro del genere vai a sapere.
Solo in Serbia i km di strada danneggiati sono 3700
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Re:Drammatica alluvione in Serbia
« Risposta #42 : Sabato 24 Maggio 2014, 12:40:15 »
Il danno che la Serbia ha subito nelle alluvioni supera lo 0,6% del Prodotto Interno Lordo, la soglia che e’ prevista per l’aiuto dei fondi dell’Unione europea. Secondo le valutazioni attuali il danno ha superato 174,5 milioni di euro, ha dichiarato il premier serbo Aleksandar Vucic alla conferenza dei donatori che e’ stata organizzata a Belgrado. In Serbia sono stati allestiti 140 centri di prima accoglienza. Finora sono stati evacuati 32.000 cittadini. 1.763 edifici sono stati distrutti e 2.260 sono stati allagati. Questi danni non riguardano la citta’ di Obrenovac. Sulle strade ufficiali sono stati distrutti 30 ponti e 50 sono stati danneggiati. Piu’ di 200 ponti sono stati danneggiati sulle strade che non fanno parte dell’ufficiale rete stradale.
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Re:Drammatica alluvione in Serbia
« Risposta #43 : Sabato 24 Maggio 2014, 15:51:37 »
Il danno che la Serbia ha subito nelle alluvioni supera lo 0,6% del Prodotto Interno Lordo, la soglia che e’ prevista per l’aiuto dei fondi dell’Unione europea. Secondo le valutazioni attuali il danno ha superato 174,5 milioni di euro, ha dichiarato il premier serbo Aleksandar Vucic alla conferenza dei donatori che e’ stata organizzata a Belgrado. In Serbia sono stati allestiti 140 centri di prima accoglienza. Finora sono stati evacuati 32.000 cittadini. 1.763 edifici sono stati distrutti e 2.260 sono stati allagati. Questi danni non riguardano la citta’ di Obrenovac. Sulle strade ufficiali sono stati distrutti 30 ponti e 50 sono stati danneggiati. Piu’ di 200 ponti sono stati danneggiati sulle strade che non fanno parte dell’ufficiale rete stradale.
In pratica, una parziale ma significativa disarticolazione logistica del Paese, con tutto ciò che ne consegue sia per i soccorsi sia per la futura ricostruzione: spaventoso, davvero.
La stima complessiva dei danni include anche quelli inferti alle aziende e alle attività economiche, coi relativi posti di lavoro?

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Re:Drammatica alluvione in Serbia
« Risposta #44 : Lunedì 26 Maggio 2014, 09:16:30 »
Mi chiedi troppo
 ;)

Quanto di più articolato ho trovato in rete - su un sito di meteo ! - è questo

Ricostruzione del sistema dell’energia elettrica, rinnovo delle infrastrutture stradali, bonifica e riparazione degli edifici, ed infine il rilancio dello sviluppo economico sono i quattro punti su cui il governo serbo organizzerà il dopo-alluvioni. E’ questo il piano annunciato dal premier serbo Aleksandar Vucic all’indomani della calamita’ naturale che ha colpito la Serbia. Il paese conta attualmente decine di vittime e oltre 30 mila sfollati, allocati in 140 centri di raccolta in tutto il territorio. Il calcolo dei danni e’ ancora in corso, ma secondo il premier i dati finora in possesso vedono gia’ raggiungere il tetto minimo richiesto dall’Unione europea per poter accedere al Fondo di solidarieta’. I calcoli fin qui effettuati stimano infatti una cifra pari a 174,5 milioni di euro, ed in questo modo viene superata la percentuale di 0,64 punti del Prodotto interno lordo (Pil) nazionale.

In un’intervista concessa all’emittente radiotelevisiva britannica “Sky news”, Vucic ha inoltre precisato che forse il conto potra’ raggiungere complessivamente il miliardo di euro. Secondo quanto spiegato sempre da Vucic nel corso della settimana, e ribadito alla conferenza dei donatori che si e’ tenuta a Palazzo Serbia giovedi’ scorso, i maggiori danni sono stati finora riscontrati nel sistema dell’energia elettrica e potrebbero ammontare a diverse centinaia di milioni di euro. Solo l’Ente statale per l’energia elettrica (Eps), secondo Vucic, avra’ danni per almeno 200 milioni di euro. La stessa Eps, in un calcolo preliminare, ha previsto danni per 100 milioni di euro alla Nikola Tesla (Tent), la centrale termoelettrica situata nei pressi di Obrenovac che copre il 50 per cento del fabbisogno di corrente del paese. In termini di corrente elettrica, ha inoltre aggiunto Vucic, le perdite sono attualmente stimate fra i 500 mila e il milione di euro al giorno. Il governo tenta di riavviare la produzione almeno fino al 20-25 per cento, e a questo proposito e’ ricominciato, dopo una settimana di fermo, il trasporto di carbone dal bacino minerario serbo di Kolubara verso la centrale Nikola Tesla.

Il ministro serbo dell’Energia, Alekandar Antic, ha precisato che nei prossimi giorni verra’ aumentato il trasporto da 8 mila a 10 mila tonnellate al giorno. Solitamente, ha aggiunto, in questa fase dell’anno la quantita’ giornaliera varia dalle 40 mila alle 60 mila tonnellate. Per quanto riguarda le infrastrutture stradali, Vucic ha spiegato che queste hanno subito danni maggiori rispetto alla rete ferroviaria. Il sottosegretario alle Infrastrutture Miodrag Poledica, in un’intervista all’emittente radiotelevisiva “Rts”, ha spiegato che le alluvioni hanno danneggiato 3.700 chilometri di strade. Le situazioni piu’ critiche si sono registrate nella magistrale lungo il fiume Drina, la Drinska magistrala, nella parte occidentale e centrale del paese. Il calcolo dei danni potra’ essere completato solo nei prossimi mesi, ha osservato Poledica, quando verranno stabilizzate le frane sul terreno.

Le squadre della Societa’ strade serbe (Putevi Srbije) sono gia’ sul campo insieme alle imprese costruttrici in tutti i siti danneggiati sul territorio nazionale. Poledica ha infine smentito le indiscrezioni di stampa secondo cui la tratta del Corridoio paneuropeo 10 presso Dimitrovgrad, al confine con la Bulgaria, avrebbe subito danni per 100 milioni di euro. La somma, ha detto il sottosegretario, e’ molto inferiore. Sempre sulla Drinska magistrala, ha inoltre dichiarato, le maggiori criticita’ si registrano nei pressi di Mali Zvornik e Rogacica, dove i danni ammontano a diversi milioni di euro. Nella localita’ di Krupanj, ha infine reso noto Poledica, sono stati distrutti una decina di ponti. Il terzo punto menzionato da Vucic nel programma di ricostruzione riguarda il settore delle abitazioni, i cui lavori saranno concentrati innanzitutto per aiutare gli abitanti che, ha precisato il premier, “sono rimasti senza un tetto sulla testa”. Questa operazione, secondo le intenzioni del governo, dovrebbe essere completata nell’arco di due-tre mesi.

Le Ferrovie dello stato serbe hanno nel frattempo annunciato il ripristino della linea con Sofia e con Salonicco, quella da Belgrado verso il Montenegro e quella verso la ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom). Le Ferrovie dello stato serbe hanno inoltre ricevuto donazioni da parte di altre societa’ ferroviarie estere per agevolare il ripristino della rete nazionale dopo le alluvioni dei giorni scorsi. L’aiuto, secondo un comunicato della societa’, e’ stato gia’ inviato da Fyrom, Bulgaria, Slovenia, Montenegro, mentre le societa’ ferroviarie di Austria, Germania e Ungheria hanno annunciato l’imminente invio di aiuti. Nella conferenza dei donatori che si e’ tenuta giovedi’ a Belgrado, Vucic ha infine precisato che il settore piu’ colpito, oltre a quello della produzione energetica, e’ quello dell’agricoltura. A questo proposito le stime del dicastero di competenza sono ancora in corso, mentre i dati preliminari, tracciati subito dopo le alluvioni, parlavano almeno 80 mila ettari di coltivazione colpiti.

Il sottosegretario all’Agricoltura, Zoran Rajic, ha reso noto che le perdite sono enormi nell’allevamento, e sono state raccolte tonnellate di carcasse di bestiame travolto dalle acque e dal fango. Per quanto riguarda l’agricoltura, il sottosegretario ha osservato che la coltivazione piu’ intensiva si concentra proprio a fondo valle, dove si sono verificate le esondazioni. I danni maggiori sono stati subiti dai coltivatori di verdure e dai vivaisti. Alcuni allevatori, infine, hanno subito danni calcolati in centinaia di migliaia di euro. Il settore agricolo di Obrenvac, fra le aree piu’ colpite, secondo le prime stime ha avuto danni per oltre 500 milioni di dinari (4,4 milioni di euro). Secondo i primi calcoli degli esperti, i danni ammonterebbero ad almeno mezzo miliardo di euro nel comparto agricolo di tutta la Serbia. Miladin Sevarlic, esperto in economia agraria, in un’intervista all’emittente radiotelevisiva “Rts” ha ricordato che le prime valutazioni vedono almeno il 10 per cento della superficie coltivata danneggiata dalle acque.

“Se la valutazione e’ esatta – ha osservato – allora i danni diretti ammonteranno a circa mezzo miliardo di euro. I danni complessivi – ha aggiunto – saranno pero’ molto maggiori, perche’ abbiamo delle perdite correlate, a cominciare dal bestiame perduto fino ai macchinari agricoli e agli edifici. Vi sono poi delle perdite indirette che si faranno evidenti solo nel corso degli anni, la’ dove sono state distrutte le colture pluriennali o i siti che non sono immediatamente rimpiazzabili”. Le colture che non sono state toccate dall’onda di piena, ha osservato infine l’esperto, non sono state danneggiate. Adesso, ha concluso, gli esperti dovranno compiere delle ulteriori valutazioni per capire se in qualche luogo e’ possibile rinnovare la produzione. Il fattore di rischio piu’ immediato, in questo contesto, e’ pero’ quello della possibile insorgenza di malattie epidemiche. Gli esperti serbi hanno avvertito contro il rischio di epidemie che potrebbero diffondersi nel paese, dopo le alluvioni avvenute nei giorni scorsi.

Secondo quanto riporta il quotidiano “Blic”, fra i maggiori rischi vi e’ quello delle malattie intestinali, ma anche altre infezioni portate in particolar modo da zanzare e ratti. “Quando il clima comincia a farsi piu’ caldo, e’ normale che compaiano le zanzare”, spiega il professor Radovan Cekanac, epidemiologo presso l’Accademia di medicina militare di Belgrado. “Le zanzare sono comparse gia’ da un paio di giorni”. Uno dei problemi principali, secondo l’esperto, e’ la possibile diffusione attraverso gli insetti del virus del Nilo occidentale. “Anche i ratti – ha aggiunto – si sposteranno in luoghi asciutti e sicuri, e tutti sappiamo che rappresentano delle riserve per molte malattie. Penso innanzitutto alla leptospirosi, che e’ una malattia molto seria. Le persone che torneranno nelle zone alluvionate non devono assolutamente camminare a piedi nudi nei pressi dell’acqua, perche’ i ratti trasmettono il batterio nell’acqua attraverso le urine”.

Il professor Milutin Djordjevic, della Facolta’ di veterinaria a Belgrado, ha dichiarato che l’Istituto per i biocidi da una settimana lavora all’individuazione di eventuali zanzare infette. “Ancora non ne abbiamo trovate – ha precisaro – Stiamo visitando tutti i siti critici e le aree nei pressi delle sponde e appena notiamo delle larve le trattiamo immediatamente. Anche i cittadini – ha aggiunto – devono avvertire subito se vedono in qualche punto un grande numero di zanzare, e per lo meno asciugare le loro proprieta’”. La condizione fondamentale per la diminuzione del rischio di epidemie, proseguono gli esperti, e’ una bonifica accurata del terreno che comprenda l’individuazione e la rimozione delle carcasse degli animali morti nel corso delle alluvioni. Oltre a cio’, la bonifica deve prevedere la raccolta di tutti i tipi di rifiuti e materie potenzialmente pericolose per la vita e la salute delle persone. Il ministero sta conducendo in questi giorni dei controlli anche sulla produzione agricola, in particolare sulla frutta e verdura nei punti di vendita all’ingrosso e nei mercati rionali, dopo le alluvioni che si sono abbattute nel paese.

Secondo una nota diramata dal ministero nei giorni scorsi, i controlli vengono eseguiti innanzitutto per prevenire il diffondersi di possibili infezioni intestinali. Le ispezioni del ministero sono state avviate sulla base della raccomandazione dell’Istituto di salute pubblica rivolta ai produttori agricoli che devono fare ritorno nelle zone alluvionate. La raccomandazione prevede che i produttori non raccolgano le colture che sono state a contatto con l’acqua dell’onda di piena delle alluvioni. I produttori inoltre non devono utilizzare le suddette colture per uso alimentare


http://www.meteoweb.eu/2014/05/alluvione-balcani-continua-conta-dei-danni-in-serbia-30-000-sfollati/285980/
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Re:Drammatica alluvione in Serbia
« Risposta #45 : Martedì 27 Maggio 2014, 09:18:19 »
Tramite PayPal fino ad oggi sono stati versati 481.000 euro per l’aiuto alle persone che hanno perso la proprietà nelle alluvioni in Serbia, è stato pubblicato sul Sito del Ministero delle Finanze.
Sul conto corrente per dinari fino al 24 maggio sono stati versati 1,05 miliardi di dinari, mentre sul conto corrente per la valuta straniera sono stati versati 1,2 milioni di euro, 200.532 dollari, 14.085 franchi svizzeri e 1.003.000 rubli russi.
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Re:Drammatica alluvione in Serbia
« Risposta #46 : Martedì 27 Maggio 2014, 09:20:30 »
Sul conto corrente che ha aperto l’ambassciata della Serbia a Roma i citadini italiani, la diaspora serba e le ditte medie e piccole hanno versato finora 20.000 euro per l’aiuto alle persone che sono state colpite dalle alluvioni catastrofiche in Serbia, ha dichiarato la sua Eccellenza l’ambasciatore della Serbia a Roma Ana Hrustanovic nella dichiarazione rilasciata alla nostra Radio.

L’ambasciatore Hrustanovic ha detto che la scorsa settimana l’ambasciata serba a Roma lavorava 24 ore su 24. I consolati generali della Serbia a Milano e Trieste hanno partecipato ininterrottamente alla raccoltra dell’aiuto umanitario. Anche le comunità serbe a Firenze, Bologna, Milano e la regione Veneto hanno dato il loro contributo, ha detto la Hrustanovic. Non si può dire con certezza quante tonnellate dell’aiuto umanitario siano arrivate in Serbia dall’Italia. Soltanto da Trieste parte ogni giorno un autocarro pieno di aiuto. Ci ha molto commosso la solidarietà dei cittadini italiani e la loro disponibilità ad aiutare le persone bisognose nel nostro Paese. I cittadini danno qualche euro, migliaia di euro e consegnano l’aiuto umanitario. Il popolo italiano ha dimostrato una solidarietà enorme nei confronti del popolo serbo, il quale è stato copito da una terribile calamità naturale. Alla raccolta dell’aiuto alla Serbia partecipano anche le organizzazioni umanitarie che aiutano la regione dei Balcani da molti anni. Gli imprenditori italiani e serbi hanno dato un aiuto notevole. Il personale dell’ambasciata della Serbia a Roma mantiene contatti con le grandi compagnie di tutto il mondo che hanno dimostrato la disponibilità di aiutare il nostro popolo, ha detto la Hrustanovic. A Roma sono state raccolte quindici tonnellate di zucchero e tre tonnellate dell’aiuto umanitario. Sono stati consegnati anche i generatori per la produzione di energia elettrica. Saranno consegnati probabilmente anche i depuratori per l’acqua. Con una grande compagnia per la sanazione del terreno dopo le alluvioni e il rafforzamento delle barricate è stato accordato che dopo che la situazione si stabilizzerà in Serbia saranno mandati gli esperti che elaboreranno il piano per la sanazione delle zone che sono state colpite dalle inondazioni, ha dichiarato la Hrustanovic,

Il personale che è impiegato nell’ambasciata serba a Roma è riuscito a informare tempestivamente il popolo italiano sulle proporzione delle alluvioni in Serbia. Gli appelli per l’aiuto che abbiamo inviato ai cittadini italiani, le associazioni, le organizzazione e gli imprenditori tramite Rai, Sky e più importanti quaotidiani come il Corriere della sera, hanno dato ottimi risultati. Stiamo operando su tutti i campi dove potrebbe essere trovato l’aiuto che allevierà le sofferenze dei nostri cittadini che hanno perso la proprietà. Un grande contingente dell’aiuto umanitario partirà presto da Roma. Spero che le porte dei cittadini italiani resteranno aperte per le nostre richieste e che riusciremo a raccogliere molti prodotti per l’igiene personale e per i neonati. Speriamo che i cittadini italiani continueranno a dimostrare la comprensione per la situazione in cui ci troviamo. L’ambasciata e i consolati della Serbia in Italia faranno il loro meglio per diffondere le informazioni sulla situazione nelle regioni che sono state colpite dalle inondazioni. Avremo bisogno dell’aiuto anche nei mesi a venire. I rappresentanti diplomatici del nostro Paese continueranno ad informare il popolo italiano sulla situazione in Serbia e sulle questioni che dovranno esere rislote nel periodo futuro, ha dichiarato l’ambasciatore della Serbia a Roma Ana Hrustanovic nell’intervista rilasciata alla Radio Internazionale di Serbia.

http://voiceofserbia.org/it/content/aiuto-dell%E2%80%99italia-alle-zone-colpite-dalle-alluvioni-serbia
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Re:Drammatica alluvione in Serbia
« Risposta #47 : Giovedì 29 Maggio 2014, 08:49:53 »
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Re:Drammatica alluvione in Serbia
« Risposta #48 : Giovedì 29 Maggio 2014, 21:08:00 »
Sono 51 le vittime di inondazioni e smottamenti provocati dal maltempo che ha colpito recentemente la Serbia. Lo ha riferito il premier serbo Aleksandar Vucic in Parlamento, precisando che a perdere la vita è stato anche un vigile del fuoco impegnato nelle operazioni di soccorso.
Il bilancio complessivo delle inondazioni che hanno devastato a metà maggio Serbia, Croazia e Bosnia ed Erzegovina è di 77 vittime. I dati precedenti riportavano 33 decessi solo in Serbia.
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Re:Drammatica alluvione in Serbia
« Risposta #49 : Venerdì 30 Maggio 2014, 17:52:04 »
BELGRADO. Ci sono voluti giorni, perché ancora dovevano essere compiute le autopsie sui corpi recuperati. Ma alla fine il bilancio praticamente definitivo della tragedia delle inondazioni in Serbia è arrivato. Ed è un bilancio di vite umane pesante, quello letto dal premier di Belgrado, Aleksandar Vucic, ieri pomeriggio al Parlamento serbo durante un “question time” straordinario. Vucic ha spiegato che solo in Serbia ventiquattro sono i morti annegati durante l’alluvione, in gran parte a Obrenovac, tra cui un pompiere. Ventisei - la singolare distinzione fatta poi dal leader serbo -, sono invece le persone decedute «per cause naturali» nelle aree colpite dal disastro. Una persona è invece perita per uno smottamento del terreno. In tutto, 51 vittime accertate, mentre quattro rimangono ancora “missing”.
«Speriamo che questa sia la cifra finale», ha auspicato il primo ministro serbo. Qualche dubbio rimane, dato che «l’otto per cento» della superficie di Obrenovac, la città più colpita in Serbia, rimane ancora allagata
[...]
imane fermo invece a 24 il bilancio, ancora ufficioso, delle vittime in Bosnia, colpita da alluvioni «di proporzioni bibliche» che hanno creato «i maggiori danni» al Paese «dal tempo della guerra», ha ricordato Kristalina Georgieva, commissario Ue alla cooperazione internazionale. Bosnia dove, in collaborazione con la Banca mondiale, l’Onu e l’Unione europea, è iniziata finalmente la conta più precisa dei danni. Per ora valgono le cifre, seppur approssimative, rese note dal Consiglio dei ministri bosniaco, che ha parlato di 100mila alloggi danneggiati in misura diversa, 20mila abitazioni allagate, 40mila evacuati, almeno 2.600 persone la cui casa è andata irrimediabilmente distrutta, 2mila le frane e gli smottamenti, un migliaio solo nell’area di Tuzla. Numeri che fanno intuire le proporzioni del disastro.
Un disastro anche economico. Si possono calcolare in maniera approssimativa in 1,5-2 miliardi di euro per la Serbia (7% del Pil) e in 1,3 miliardi di euro per la Bosnia (circa 10%) i danni causati dall’alluvione, ha fatto sapere sempre ieri la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers). Da non dimenticare poi la Croazia, due morti, 15mila sfollati
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Re:Drammatica alluvione in Serbia
« Risposta #50 : Sabato 31 Maggio 2014, 17:35:45 »
 Nel dramma dell’alluvione che ha colpito i Balcani, la solidarietà italiana ha il volto semplice di un ragazzo di Ceggia. Daniele Bombardi, 33 anni, è il coordinatore dei progetti di Caritas italiana in Bosnia Erzegovina e in Serbia. Nato a San Donà, ma cresciuto a Ceggia, una laurea in Scienze internazionali e diplomatiche a Gorizia, da otto anni e mezzo Daniele Bombardi opera nei Balcani. Partito come neo laureato in servizio civile a Mostar, si è poi spostato a Banja Luka e quindi a Sarajevo, dove nel 2011 è diventato anche papà dopo essersi sposato con una ragazza di Mostar.
Abituato a lavorare molto ma senza i riflettori puntati addosso, stavolta ha accettato di metterci la faccia per far conoscere un dramma che a casa nostra è passato sotto silenzio. «Sono passate due settimane dall’inizio delle prime alluvioni che hanno colpito Bosnia, Serbia e alcune aree della Croazia. Dopo dieci giorni di piogge intensissime», racconta Daniele Bombardi, «un’area grande quasi come l’intera Pianura padana è finita sotto due metri di acqua. Decine di fiumi della zona, alcuni dei quali veramente imponenti come la Sava, hanno rotto gli argini per chilometri».
Il bilancio parziale è di 50 morti, più di 70 dispersi, oltre 100 mila sfollati. Da qualche giorno l’acqua si sta ritirando, lasciandosi dietro gravi problemi igienico-sanitari e, in Bosnia, si è riaffacciato anche il «fantasma» delle mine che, rimaste sottoterra dopo la guerra degli anni Novanta, sono state dissepolte dall’acqua.
«Si tratta di fatto della più grande emergenza umana e sociale della storia recente dei Balcani, paragonabile ai danni causati dalle guerre. Come coordinatore di Caritas italiana nella regione», prosegue Daniele Bombardi, «sto lavorando con i miei collaboratori da quindici giorni nel coordinamento degli aiuti. Supportiamo le Caritas locali nell’offrire le prime risposte di emergenza come la fornitura di beni essenziali quali cibo, acqua potabile, medicinali. Per fortuna c’è una grandissima solidarietà locale».
Ma non basta e Daniele lancia un appello: «Di questa emergenza in Italia se n’è parlato pochissimo. Tutta Europa ne ha parlato, ma non noi che siamo i vicini di casa dei Balcani. Abbiamo avviato una grossa raccolta fondi in Italia tramite le nostre Caritas. Chi è interessato a darci una mano può contattare la Caritas diocesana di Vittorio Veneto

http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2014/05/30/news/alluvione-nei-balcani-la-solidarieta-italiana-ha-il-volto-di-ceggia-1.9331373
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Re:Drammatica alluvione in Serbia
« Risposta #51 : Giovedì 10 Luglio 2014, 10:57:01 »
Il danno diretto delle alluvioni catastrofiche che recentemente hanno colpito la Serbia, ammonta a 810,1 milioni di euro, mentre le perdite si attestano a 661,9 milioni di euro, si legge nel rapporto sulla stima dei danni dalle alluvioni adottato dal Governo serbo, che sarà presentato alla conferenza dei donatori a Bruxelles il 16 luglio.

 Il rapporto ha dimostrato che il danno totale e le perdite causate da questo disastro naturale ammonta a 1,53 miliardi di euro. Due terzi di questa cifra riguardano solamente i settori produttivi, dove il danno e le perdite sono state stimate a 1,07 miliardi di euro.

Secondo il rapporto, solamente il danno al settore produttivo e manifatturiero  è stato stimato in mezzo miliardo, mentre le perdite in 569,4 milioni. Di questi, i maggiori danni e perdite hanno colpito l’agricoltura con 107,9 milioni, ovvero 120,1 milioni di euro. Segue il commercio, dove il danno è stato stimato in 169,6 milioni, e le perdite 55,2 milioni.

 Il danno e le perdite stimati nei settori sociali, quali abitazioni, salute, educazione e cultura è di 34,6 milioni di euro, ovvero 7,1 milioni di euro. I danni alle abitazioni ammontano a 227,3 milioni di euro, mentre le perdite a 3,7 milioni. Nel settore sanitario il danno è di tre milioni e le perdite di 2,7 milioni di euro.

Gli effetti delle alluvioni sulle infrastrutture, compresi i trasporti, le comunicazioni e le acque sono stati stimati a 192,1 milioni di euro, di cui i danni 117,3 milioni, mentre le perdite 74,8 milioni di euro.

In questo settore, il trasporto è stato colpito maggiormente con danni per 96 milioni e perdite per 70,4 milioni di euro. Per quando concerne l’ambiente, la stima dei danni è di 17,2 milioni e le perdite 10,6 milioni di euro.

Il vicepresidente del governo, Zorana Mihajlovic dice che il rapporto sarà presentato alla conferenza dei donatori a Bruxelles e che questa sarà un’opportunità per tutti gli interessati ad aiutare.
“In questi due mesi abbiamo già individuato i donatori. È certo anche il denaro dal credito che sarà trasferito per i progetti più urgenti per le infrastrutture stradali e ferroviarie“, ha dichiarato la Mihajlovic alla Tanjug.

La Mihajlovic, che è anche il ministro dell’edilizia, dei trasporti e delle infrastrutture, annuncia che le case danneggiate e distrutte dei cittadini saranno ricostruite o riparate entro l’autunno o al massimo l’inverno, come anche le strade nei terreni alluvionati.

(Tanjug, 08.07.2014)
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Re:Drammatica alluvione in Serbia
« Risposta #52 : Venerdì 18 Luglio 2014, 09:02:47 »
Alla Conferenza dei donatori di Bruxelles sono stati raccolti 1 miliardo e 846 milioni di euro per il risanamento delle conseguenze delle alluvioni disastrose in Serbia e in Bosnia ed Erzegovina, di cui 995 milioni di euro sono stati stanziati per la Serbia, ha dichiarato il presidente della Serbia, Tomislav Nikolić.
Una parte di quei mezzi sono donazioni dirette dagli stati, un’altra parte sono prestiti agevolati, e una terza parte sono crediti deviati, i quali non erano stati sfruttati in precedenza – ha precisato Nikolić.
Egli ha detto che in quell’importo non ci sono i Fondi di solidarietà dell’UE, che la Serbia dovrebbe richiedere. Il presidente ha detto che la conferenza ha avuto un successone, a causa della grande devozione della Commissione europea e dei paesi dell’UE, come anche per la forte affluenza degli stati che non sono membri dell’Unione.

A Bruxelles si sono radunati gli amici della Serbia di tutto il mondo, e il popolo serbo questo non lo dimenticherà mai, ha evidenziato il presidente Nikolic. Secondo le sue parole, la Serbia non dimentica la beneficenza, aveva innalzato un monumento di ringraziamento alla Francia per l’aiuto nella Prima guerra mondiale, e lo segnerà in modo degno, con un monumento in una delle città alluvionate. Ciò sarà l’avviso di rispettare la natura, ma anche un monumento che perpetuerà la solidarietà umana – una virtù di cui ne siamo tutti orgogliosi”, ha rilevato Nikolić. E
gli ha informato i partecipanti della Conferenza che il Governo serbo, in cooperazione con l’UE, ha elaborato il Rapporto sulla stima dei danni dalle alluvioni, e che arriva ad un totale di 1,5 miliardi di euro. Sono stati colpiti il settore immobiliare, la sanità, l‘istruzione, l’agricoltura, il sistema per la difesa dalle alluvioni, il settore minerario, l’energetica, la produzione, il commercio, l’aprovvigionamento idrico, le acque reflue, la protezione ambientale, i trasporti e le comunicazioni.
 La Serbia rimuoverà le conseguenze dirette delle alluvioni in diversi anni, e ora è già sicuro che tale catastrofe naturale influirà anche sull’economia serba, sotto forma di recessione. Ciò significa che anzichè la prevista crescita economica dello 0,5% di quest’anno, l’economia serba segna il calo dello 0,4 percento
Voglio 11 Scaloni