Doverosi aggiornamenti:
ieri torno sul sito delle poste in previsione del blitz di cui sopra e scopro che il pacchetto si è improvvisamente ed inaspettatamente, oserei dire nottetempo, spostato a Roma Nomentano (Piazza Bologna) il 3 luglio, sempre in lavorazione.
Stamattina esco con l'intenzione di andare a fare l'irruzione, a questo punto a Piazza Bologna, ed invece trovo nella buca un avviso di giacenza, datato 3 luglio ma, ovviamente, pervenuto stamattina o tutt'al più ieri nel pomeriggio, per "posta inesitata" da ritirare, appunto, a Roma Nomentano.
Vado, ci sono almeno 20 persone prima di me, circa 40 minuti di attesa.
Al mio turno chiedo alla tizia allo sportello se è possibile sapere in che giorno ed orario sarebbero passati per aver dato luoogo ad un "inesitato", visto che nel mio palazzo c'è un portiere fino all'1,30 ed io comunque sono quasi sempre qui, perlomeno lo ero in quei giorni.
"Signora, no, non lo vedo, però di solito passano intorno all'una".
"Ma è normale che un pacchetto spedito l'8 maggio ecc....."
"Scherza, si trovi contenta, in fondo sono solo 2 mesi; mia sorella mi ha spedito a Natale dagli USA degli smalti per le unghie e siccome a Linate hanno fatto un'ispezione postale, erano "liquidi" me li hanno fatti arrivare "rotti" solo un mese fa."
Volevo chiedere, già che c'ero un modello per (ennesimo) reclamo, però non me la sono sentita di danneggiare, prolungandone l'attesa, le altre venti persone dopo di me.
Se mi gira lo faccio, on line o cartaceo, vedremo. Anche se, mi conosco e, come suol dirsi "il calzolaio ha le scarpe rotte".
Comunque, ecco come stiamo messi.
Ah, come preannunciato, ho dovuto pagare altri € 15,84 - oltre i quasi 15 già pagati al momento dell'ordine - per diritti doganali, spese postali (?) e IVA (?).
Comunque il Ciciolino ora è qui, bellino bellino. E questo è quello che conta.
Tra un po' lo metto insieme agli altri fratellini, così si riprende di tutto questo trauma mostruoso patito, pora stella. Che se veniva a nuoto dagli Usa mi si affaticava di meno, sicuro.
