No, semplicemente Matuidi non l'ha fatto apposta (quindi, per quanto da laziale mi girino, trovo pure inutile insultarlo).
La differenza sta li ed il trattamento è giustamente diverso, anche se Matuidi ha fatto danno.
La furia che leggo qua dipende non dal gesto ma dalla vittima dello stesso, che in questo caso è laziale.
Che non avesse la deliberata intenzione di spaccargli le ossa posso anche crederlo.
Ma ha fatto sicuramente apposta a compiere quell'intervento, che metteva gratuitamente in pericolo l'incolumità dell'avversario: e il cartellino rosso per falli da dietro e simili è stato introdotto proprio con lo scopo di disincentivare questo tipo di comportamenti.
Il comportamento di Suárez, per giunta aggravato dalla plurirecidività, oscilla fra il teppistico e l'animalesco passando per lo psicopatico: giusto reagire con la massima fermezza.
Interventi come quello di Matuidi sono in un certo senso peggiori, perché più mimetizzati nel gioco e materialmente più dannosi.
Basterebbe una semplice regola: se l'infortunio è avvenuto in maniera del tutto fortuita, nessuna sanzione.
Se invece si va dalla preterintenzionalità in su, come in questo caso, si fa coincidere la fine della squalifica col rientro in campo del giocatore infortunato.
Carriera stroncata? Bene, gli scarpini al chiodo li appendono in due.
Almeno gentaglia come il franzoso la smetterebbe di giocare alla roulette russa con la testa altrui.