Autore Topic: L’Olimpico trasformato in una fortezza.  (Letto 3444 volte)

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Offline gentlemen

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Re:L’Olimpico trasformato in una fortezza.
« Risposta #100 : Giovedì 3 Luglio 2014, 11:19:34 »
Io seguo il calcio da quando ho 5-6 anni, oltre ad essere tifoso sono appassionatissimo di calcio, da ragazzo compravamo il giornale sportivo tutti i giorni e lo leggevamo in 7-8 amici in cerchio, il calcio ha sempre accompagnato il mio quotidiano; questa passione, vissuta in maniera sana ed allegra la sto passando ai miei figli, eppure quando sono entrato in contatto con il tifoso ultras, parlando di calcio, ho sempre provato, a dir poco, disagio, ai limiti del fastidio per il modo in cui parlano di calcio.
A maggior ragione una parte della tifoseria che pretende di imporre scelte societaria, che dica se entrare o no  allo stadio, che cerca di condizionare e di obbligare a cedere la società per me non solo è una cosa fuori dal mio modo di vedere il calcio, ma trovo che sia uno dei veri mali del calcio italiano, le scenografie sono belle ma il prezzo da pagare è alto, dare in gestione il tifo a molte persone pregiudicate, oppure appartenenti a malavita oppure a gruppi di estremismo politico è un qualcosa di aberrante.
La coreografia la possono fare i tifosi con famiglie che indossano sciarpe e maglie, vedere Premier League inglese.

Offline disabitato

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Re:R: L’Olimpico trasformato in una fortezza.
« Risposta #101 : Giovedì 3 Luglio 2014, 11:25:37 »
No lo hanno daspato dopo.

Ma secondo te, il problema si risolve con i daspo? Secondo me no, credo che il problema sia esterno agli stadi. Quello che succede dentro e fuori gli stadi in occasioni di partite di calcio sia un effetto, e che agire sull'effetto lascia la causa ancora ben presente.

Quindi:

1) omicidio in strada;
2) telecamere nei tornelli in risposta a Genny che non era daspato quel giorno (ed a quanto risulta, estraneo ai fatti);

Daspato in quanto camorrista e non per "reati da stadio" commessi quel giorno. A meno che non si voglia considerare reato aver contribuito a calmare una curva avvelenata..

Dentro lo stadio non succede una emerita fava da anni. Al massimo vola qualche pizza (molto rare in realtà) per questioni di territorio o boraggine. Il problema, semmai, è che ad alcune tifoserie è permesso di fare il bello ed il cattivo tempo anche nei settori ospite. Un problema che nasce dalla mancanza di polso (e volontà), dettata spesso dalla voglia di un 20enne fratinato di portale la pelle a casa, di chi dovrebbe controllare gli accessi. Nulla di ciò si risolve con delle telecamere.
L'ultima volta che sono stato a Marassi, ad esempio, ci hanno fatti spogliare e perquisiti da cima a fondo. Tutto fatto con estremo rispetto, simpatia, educazione, ma non in maniera approssimativa.

Per anni sono stati usati gli stadi come zona franca dove convogliare eventuali problemi di ordine pubblico. Oggi la tendenza è quella di voler rendere lo stadio "sicuro" (peccato che ci siano voluti più di venti anni per mettere - parzialmente - a norma l'olimpico), ma si è incapaci di gestire l'ordine pubblico fuori lo stadio.
Ponte Milvio e Piazzale Maresciallo Giardino sono limitrofi allo stadio, non su Saturno.
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