Autore Topic: 11  (Letto 1897 volte)

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Offline Baruch

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11
« : Martedì 3 Giugno 2014, 20:30:31 »
Dal 6 giugno ci sarà una nuova rivista trimestrale sul calcio, intitolata appunto “11”
Tra le firme Federico Buffa, Michele Dalai, Simon Kuper, Malcom Pagani e Pierluigi Pardo

Questa sarà la prima copertina, con De Rossi definito “miglior giocatore italiano dell’anno"




Così lo presentava Christian Rocca, direttore di “Il”

Non è mica da questi particolari
26 aprile 2014    IL – Il mensile del Sole 24 ORE
Per la letteratura americana, lo sport è una cosa seria. Philip Roth, Don DeLillo e Bernard Malamud hanno ambientato i loro romanzi nel mondo del baseball (e non solo). Jack Kerouac, John Updike, Ernest Hemingway e Norman Mailer hanno scritto per i giornali sportivi. Le riviste colte, tipo il New Yorker, non si vergognano di tracciare profili e gesta dei protagonisti dello sport (questo è il punto in cui si citano John McPhee e David Foster Wallace, ma anche Mordecai Richler). I grandi registi di Hollywood idem. Diciamo che nella società americana non c’è una rigida separazione tra cultura alta e cultura bassa e qualche settimana fa avete sentito il più intellettuale dei recenti presidenti americani, Barack Obama, paragonare la maestosità del Colosseo alla magnificenza dei templi della Major League di baseball.
Nella Vecchia Europa non si può dire la stessa cosa. Quale romanzo o saggio o film o opera memorabile possiamo vantare sul nostro passatempo nazionale? Mi viene in mente solo La leva calcistica della classe ‘68 di Francesco De Gregori. Poi basta. In Gran Bretagna ci sono Nick Hornby e i suoi epigoni e anche le pagine sportive dei grandi quotidiani di qualità sono una meraviglia. Anche da noi ci sono giornalisti capaci di mescolare cultura colta e cultura popolare, ma sono eccezioni: Gianni Brera, Beppe Viola, Edmondo Berselli, Gianni Clerici e Giampiero Mughini. Più recentemente, Federico Buffa, la squadra di Sfide, Beppe Di Corrado alias Giuseppe De Bellis, Pippo Russo e Michele Dalai (che da un articolo sul Barcellona scritto proprio per IL ha tratto un bel libro Mondadori intitolato Contro il Tiqui Taca).
Per il resto, meglio sorvolare. Eppure qualcosa sta cambiando. Sulla scia di dinamiche esperienze editoriali in Inghilterra, in Spagna, in Svezia, in Norvegia, in Olanda e in America (vedi il servizio a pagina 63), anche da noi comincia a diffondersi un modo intellettuale (scusate la parola) di raccontare il calcio: tecnico, tattico e allo stesso tempo letterario per contenuti e stile di scrittura. Ma anche elegante, ricercato e raffinato per immagine e confezione del prodotto. Sono usciti dei bei librini Fandango, curati dallo scrittore Mario Desiati, su Juve, Inter, Roma e Napoli; ci sono le pagine di Beppe Di Corrado sul Foglio, le rubriche di calcio su Studio e le storie epiche raccontate da ilpost.it. Ci sono anche formidabili siti per tifosi autoironici come lo Juventibus di Antonio Corsa e di Massimo Zampini e probabilmente ce ne saranno anche su altre squadre nell’eventualità remota che esistano altre squadre oltre la propria (come ammette senza ipocrisia Alessandro Piperno a pagina 80). A giugno debutterà in edicola una nuova rivista cartacea – Undici, trimestrale di calcio, più un focus su altro sport ogni volta diverso – diretta da De Bellis e curata dai ragazzi di Studio. C’è, infine, l’Ultimo Uomo, grintosa rivista online ideata da Tim Small e Daniele Manusia che non ha eguali nel panorama editoriale per la capacità di raccontare lo sport, il calcio e la cultura pop in generale. Questo primo Football Issue di IL è stato realizzato assieme a loro.
Ci sono molte cose da raccontare sul calcio, da raccontare bene e da condividere con lettori colti, seri e interessati ad andare oltre ciò che stancamente si sfoglia sui banconi dei gelati nei bar dello sport. Ci sono gli aspetti tecnici e tattici del gioco. Ci sono i mondiali in Brasile. C’è l’impatto dei Big Data nell’architettura delle squadre, ovvero la grande novità del calcio contemporaneo che ricalca quanto avviene da tempo nel baseball (superbamente raccontato da Michael Lewis in Moneyball). Ma non è detto che i Big Data siano necessariamente in contrasto con il brocardo degregoriano «non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia».
Ecco perché abbiamo individuato in Carlos Tévez, ritratto mirabilmente dall’interista Michele Dalai, l’uomo simbolo del calcio di oggi: non il tradizionale genio e sregolatezza, ma il punto di equilibrio tra il rigore asettico delle statistiche e l’affascinante irregolarità di un campione unico, non baciato dal talento come Messi, ma dotato di uno spirito da combattente di strada d’altri tempi.
Christian Rocca

Zapruder

Re:11
« Risposta #1 : Martedì 3 Giugno 2014, 20:37:38 »
Compro tutti i periodici "generalisti" sul calcio, nonché Lazio Style, e devo dire che c'è molto materiale interessante da leggere. Il benvenuto alla nuova rivista è quindi d'obbligo.

Offline Baruch

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Re:11
« Risposta #2 : Martedì 3 Giugno 2014, 20:55:17 »
Anche io la comprerò. Ti consiglio di prenotarla al tuo edicolante, o almeno così consigliava l’account della rivista, magari per il primo numero hanno previsto una tiratura tranquilla

Offline Baruch

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Re:11
« Risposta #3 : Giovedì 5 Giugno 2014, 17:57:37 »
Com’è fatta “Undici”
Un po' di pagine di una nuova rivista di calcio, trimestrale, che uscirà il 6 giugno con articoli di Giuseppe De Bellis, Federico Buffa e Pierluigi Pardo, tra gli altri

Il 6 giugno uscirà il primo numero di Undici, una nuova rivista trimestrale di calcio e cultura che aspira a portare in Italia uno stile narrativo e letterario del racconto sportivo che negli ultimi anni ha ottenuto nuovo successo e popolarità all’estero, soprattutto nel Regno Unito e negli Stati Uniti.
La copertina del primo numero di Undici è dedicata a Daniele De Rossi, centrocampista della Roma e della nazionale italiana, raccontato dal direttore Giuseppe De Bellis. Tra le altre cose, poi, il primo numero di Undici contiene un’analisi di Daniele Manusia sulla nazionale del Belgio, un reportage di Francesco Costa da Sky, su come l’unico network italiano che trasmetterà tutte le partite dei Mondiali si prepara al torneo e un articolo di Pierluigi Pardo sull’Inghilterra. E poi altri articoli e racconti di Federico Buffa, James Montague, Fulvio Paglialunga, Malcom Pagani e Davide Coppo, e non solo sui Mondiali di calcio (c’è anche una conversazione con il regista Paolo Sorrentino).

Ogni numero di Undici avrà poi una sezione dedicata a uno sport diverso dal calcio, trattato approfonditamente: in questo si parla di tennis, con gli articoli di Francesco Longo, Fabio Severo e Federico Ferri.
Undici è diretto da Giuseppe De Bellis, che è anche collaboratore di Studio e del Foglio (alcuni lo conosceranno con lo pseudonimo Beppe Di Corrado) nonché vice direttore del Giornale, ed è realizzato in collaborazione con Studio: uscirà ogni tre mesi in edicola e in libreria, ogni numero costerà 7 euro e sarà anche un sito Internet (che non è ancora online, ma intanto si può essere aggiornati via Facebook e Twitter). La grafica è curata da Tommaso Garner, già art director di Studio, e Marco Fasolini, grafico di Mousse Magazine e socio di Studio Temp.

Dal comunicato che presenta Undici:
Undici nasce da una considerazione: l’Italia è il Paese che ha sublimato il racconto dello sport e del calcio in particolare, ma è l’unico Paese europeo che oggi non ha una rivista che parli di sport e di calcio con un linguaggio diverso. Alto. Undici nasce per questo. È l’ambizione di unire due mondi che oggi non si parlano: quello dell’epica e quello della scienza dello sport. Perché il racconto dello sport, dei suoi personaggi, delle sue storie non può prescindere da ciò che sta alla base di quei personaggi e di quelle storie: il lavoro sulla scienza che poi si declina in vari aspetti e varie forme come la statistica, la tattica, la tecnologia che sta alla base della performance sportiva. Ovviamente vale anche il contrario: non esiste statistica, la tattica, la tecnologia, senza i personaggi, le storie, i racconti. Undici mescolerà questi mondi, riunendoli in un’unica identità.



darienzo

R: 11
« Risposta #4 : Venerdì 6 Giugno 2014, 17:45:59 »
A proposito di riviste, io sto prendendo 442 Italia diretto da Jacobelli. Lo gradisco alquanto.
Insieme a Guerin Sportivo, Lazio Style, Camminare e Superbasket le mie riviste sportive italiane di riferimento

Zapruder

Re:11
« Risposta #5 : Martedì 10 Giugno 2014, 16:07:48 »
Comprato ieri.

Offline WombyZoof

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Re:11
« Risposta #6 : Martedì 10 Giugno 2014, 18:13:34 »
mi sapete dire se c'è in edicola qualche pubblicazione con un bell'inserto sui mondiali, con i calendari, gli stadi, la presentazione delle rose delle squadre etc.   ? 
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline Baruch

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Re:11
« Risposta #7 : Martedì 10 Giugno 2014, 18:18:45 »
mi sapete dire se c'è in edicola qualche pubblicazione con un bell'inserto sui mondiali, con i calendari, gli stadi, la presentazione delle rose delle squadre etc.   ?

http://www.biancocelesti.org/brasile-2014-copa-do-mundo-fifa/inserti-mondiali/

Comprato ieri.

Come ti sembra? Per ora l'ho solo sfogliato: non mi sembra ci sia grossa "quantità" (che per un trimestrale da 7 euro probabilmente è grave), mentre la forma è senz'altro ottima e alcune cose (come le pagine sul tennis, le grafiche, le statistiche) sono piacevoli

Offline Reflexblue

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Re:11
« Risposta #8 : Martedì 10 Giugno 2014, 19:14:18 »
Sembra ispirato, anche nel pay off, a questo bel magazine teutonico:



Gli auguro di avvicinarsi nella qualità e nel successo.


Il gioco nella testata dell' "undici" italiano profuma di commemorazione per le torri gemelle, ma va bene così. La copertina ha un bell'impatto.

Zapruder

Re:11
« Risposta #9 : Mercoledì 11 Giugno 2014, 08:16:16 »
mi sapete dire se c'è in edicola qualche pubblicazione con un bell'inserto sui mondiali, con i calendari, gli stadi, la presentazione delle rose delle squadre etc.   ?

Compra il "Guerino", c'è un supplemento con tutte le rose.

Zapruder

Re:11
« Risposta #10 : Mercoledì 11 Giugno 2014, 08:24:14 »
Come ti sembra? Per ora l'ho solo sfogliato: non mi sembra ci sia grossa "quantità" (che per un trimestrale da 7 euro probabilmente è grave), mentre la forma è senz'altro ottima e alcune cose (come le pagine sul tennis, le grafiche, le statistiche) sono piacevoli

Niente male, la lettura è piacevole. E tra una pillola e l'altra arrivano informazioni in quantità.

Forse è un po' eccessivo il ricorso all'immagine.

7 Euri spesi volentieri, in ogni caso.

Offline WombyZoof

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Re:11
« Risposta #11 : Giovedì 12 Giugno 2014, 21:09:28 »
Compra il "Guerino", c'è un supplemento con tutte le rose.

 grazie.  anche a baruch per il link
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»