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di Alberto Abbate
Reja for president. Ogni giorno di più si guadagna la conferma: «Quando ho firmato il contratto con la Lazio? Sono fatti miei...», risponde in procura federale. Accompagnato dal segretario Calveri, lunedì pomeriggio Edy è stato interrogato sulla “vicenda Pektovic” (ancora da fissare l'udienza al tribunale del lavoro). Nessun passo falso che possa far pendere ulteriormente le sorti a favore di un risarcimento da un milione al suo predecessore Vlado, licenziato quando il goriziano era già dentro Formello. Reja mercoledì notte ha rassicurato Lotito, primo round del vertice per gettare nuove basi della sua permanenza in biancoceleste. Il presidente era passato dal River Chateau, l'albergo dove vive l'allenatore a Ponte Milvio. Un'oretta di chiacchiere, la discussione vera è ancora da approfondire. Secondo round fissato a inizio della prossima settimana: ieri sera Edy è rientrato a Lucinico, fra domani e dopodomani dovrebbe già tornare a Roma. Due giorni di relax fra gli ulivi, abbracciato alla moglie Livia. Reja è più sereno che mai: «Sono un uomo del presidente», ribadisce ormai, senza alcuna vergogna.
Lo sbandiera da mesi ai laziali contestatori, che pure vorrebbe riportare allo stadio. Diecimila tifosi all'Olimpico è la media di spettatori da febbraio sino alla fine della stagione. Non solo: chi è entrato, non ha risparmiato fischi e cori di dissenso. Questa situazione deve cambiare, serve una comunicazione chiara, guai a sbandierare altri obiettivi e pronunciare frasi boomerang: di questo hanno già parlato Reja e Lotito nei frenetici contatti telefonici. Adesso bisogna fissare le strategie e accelerare i tempi. Anche sul mercato: entro fine giugno, nei piani di Tare, dovrà essere completato oltre il 50% del lavoro iniziato nei mesi scorsi. Compreso, ovviamente il riscatto di Candreva. Il resto slitterà a luglio e agosto. Dopo i primi segnali d'intesa, il ds e Reja dovranno stringersi la mano e darsi la parola. E' questo l'ultimo step. Patti chiari, panchina più lunga.
Primi tagli. E' il momento di chiudere la questione rinnovi. Via Dias - che spera però ancora in un “miracolo” - e Biava, rimandato alla prossima settimana l'incontro con Mauri, ora in vacanza: «Non ti preoccupare», gli ha assicurato Lotito. Ma Stefano è piuttosto scettico sul prolungamento a 1,2 milioni totali per due stagioni. Chiedeva un biennale a 1,8 milioni, bisognerà trovare un punto d'incontro a cifre diverse. Anche perché ormai la Lazio punta sui giovani. Partite le riflessioni su Kakuta: dribbling, assist e un gol nell'amichevole di Sofia, il francesino ora potrebbe restare a Formello. Il Chelsea è disposto a rinnovare il prestito di un anno, Tare si confronterà con Reja e deciderà il da farsi. Edy chiederà anche un altro portiere, ha già fatto diverse volte i complimenti al ds per la scoperta Berisha: «Non credo che Etrit verrà squalificato dalla Fifa – spiega l'agente Eljver Raca – e comunque resterà alla Lazio». Ha parato la conferma.
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