Autore Topic: Reja appeso a un filo  (Letto 895 volte)

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Reja appeso a un filo
« : Martedì 6 Maggio 2014, 09:35:27 »
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Il tecnico: «Io non mollo». Ma rischia la panchina. Lite con Mandorlini al fischio finale, poi la pace

Eppure per Reja non è ancora finita. Eppure c’è ancora una speranza: due vittorie, tanti, probabilmente troppi incroci per agguantare quel sesto posto inseguito da gennaio, da quando è tornato a Formello per salvare una Lazio in crisi nera. Il pareggio col Verona suona come una sentenza definitiva per i biancocelesti e per il tecnico, fischiato anche ieri dai pochi spettatori presenti all’Olimpico: per Lotito non sarà facile ripresentare Reja - il cui lavoro in questi mesi è stato comunque positivo - come guida tecnica della «nuova era» biancoceleste, così definita dallo stesso goriziano. Eppure Reja non molla, resta aggrappato alla panchina, crede ancora nell’impresa.
«Dispiace tanto - ha ammesso il goriziano - perché questo pareggio non serve a nulla. Facciamo troppi errori, non si possono prendere tre gol in casa: il Verona avrebbe dovuto sudare, invece noi siamo stati titubanti e indecisi. Se falliamo sempre il passo decisivo sarà anche colpa mia, ma per l’Europa non è ancora detta l’ultima parola».
L’aritmetica non condanna la Lazio, la logica sì, ma Reja vuole sognare. «Abbiamo dato un vantaggio alle altre squadre - ha spiegato il friulano - e ora il calendario ci penalizza, ma l’Inter è a 57 punti e possiamo batterla. A quota 59 potremmo avere qualche chance, bisogna arrivare all’ultima partita ancora in corsa per l’Europa, come avevo chiesto ai ragazzi quattro mesi fa». Di sicuro, se c’è ancora una piccola speranza, stavolta la Lazio deve ringraziare il signor Mazzoleni: fiscale nel fischiare il fallo di Lulic e strozzare l’urlo di gioia di Biglia, generoso, molto generoso nel concedere il rigore a Klose e salvare i biancocelesti. «Io ho visto Klose andare a terra - ha dichiarato Reja - e Albertazzi l’ha toccato: il rigore si poteva dare. E poi nel primo tempo, sul gol annullato a Biglia, non c’era nessun fallo. Perché Mazzoleni ha fischiato? E perché ha espulso Lulic? Il fallo era deciso ma non cattivo, l’ho detto anche a Mandorlini a fine gara: sono andato a salutarlo, era agitato e ha avuto modi poco gentili ma ci può stare, è l’adrenalina del campo. Negli spogliatoi ci siamo abbracciati».
Il Verona però resta infuriato tanto da proclamare un silenzio stampa poi annullato dalla comparsa di Mandorlini. «Il litigio con Reja? Era solo una discussione sugli episodi e niente più - ha spiegato il tecnico del Verona - Noi ci giocavamo tanto e siamo molto dispiaciuti per il risultato, perché abbiamo fatto molto meglio della Lazio per quel rigore inesistente. C’è grande amarezza, perché loro non meritavano il pareggio». Un pensiero ribadito anche dal ds Sogliano: «L’episodio Klose-Albertazzi è piuttosto chiaro, smettere di sognare per un episodio così è brutto, in Italia le favole non possono durare. Mazzoleni con noi è sfortunato, anche con la Roma ci ha penalizzato. Andiamo a casa amareggiati, torneremo a giocare per la classifica che ci compete così non daremo fastidio, ma è stata una botta». Per la Lazio e per Reja, però, la botta è anche peggiore.
Daniele Palizzotto

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