www.lalaziosiamonoi.itLa Lazio, in 10, batte la Juve Stabia. Silvagni e Fiore salvano il record di InzaghiPrimo posto e imbattibilità mantenuti, ha tutti i motivi per sorridere Simone Inzaghi al termine del match contro la Juve Stabia, atto conclusivo del campionato Primavera. Eppure la partita non era iniziata sotto i migliori auspici con Gargiulo che, al 30° del primo tempo, batte Guerrieri. Passano poco più di cinque minuti e la Lazio resta in dieci: Elefante lanciato a rete, Seck lo stende, rosso diretto per l’ex Barca. Nel secondo tempo la grinta della Lazio fa la differenza, i biancocelesti non vogliono perdere. Ci pensa Silvagni a salvare il record di Inzaghi con una punizione dal limite che si infila alla sinistra del portiere campano. Il pareggio sembra accontentare tutti, ma non Fiore che si getta sul cross di Elez e di sinistro regala altri 3 punti ai biancocelesti.
FORMAZIONI – Mister Inzaghi, complici squalifiche e diffide, lascia a riposo molti dei titolari. Non ci sono Elez, Filippini, Serpieri, Lombardi, Pollace, Murgia, Tounkara, a rimpiazzarli ci pensano Mattia, Perocchi, Oikonomidis e Fiore. Tante novità che non mutano il consueto 4-3-3, marchio di fabbrica del tecnico di Piacenza. La Juve Stabia risponde con un 3-5-2 in cui gli attori protagonisti sono Gargiulo ed Elefante.
PRIMO TEMPO - Sul sintetico del “Menti” c’è in ballo solo l’onore e l’imbattibilità di Inzaghi: il primo posto è già blindato, il pareggio della Fiorentina (2-2 contro il Latina) e il vantaggio laziale negli scontri diretti rende inutile il risultato finale. Nonostante la certezza del primato sono i biancocelesti a rendersi pericolosi in avvio con Milani che sfugge a due avversari, entra in area e tenta il passaggio al centro, ma la retroguardia campana sventa il pericolo. Tanto possesso palla, ma le occasioni da gol latitano per la Lazio che amministra il pareggio. Il match si accende al 26° grazie a Silvagni che, su punizione, sfiora la traversa. Il pericolo corso sveglia la Juve Stabia che alza il baricentro impegnando l’estremo difensore biancoceleste con Elefante, ma il suo destro dal limite è sventato da Guerrieri con una mano. E’ il preludio al gol campano che arriva tre minuti più tardi: azione di sfondamento di Gargiulo che prima si vede ribattere il tiro da Guerrieri ma poi è lesto nell'insaccare il pallone in rete. Vespe in vantaggio. La Lazio si scuote ed avrebbe subito l’occasione per pareggiare, ma Fiore sceglie l’esterno destro invece del sinistro e il numero uno stabiese sventa. Accelerano i biancocelesti, cominciano ad arrivare le prima ammonizioni del match, sul taccuino finiscono Guastamacchia e Carillo. La svolta della gara è dietro l’angolo, la dead-line è segnata dal minuto 36. Punizione dal limite per la Lazio, cross di Crecco rimpallato con un braccio dal difensore delle vespe, l’arbitro lascia correre. Sulla ripartenza Elefante viene steso da Seck, fallo da ultimo uomo, stavolta l’arbitro non esita ed estrae il rosso, Lazio in inferiorità numerica e sotto di un gol. E’ l’episodio che indirizza il match ancor più del gol, i giocatori biancocelesti non riescono a reagire e il primo tempo si conclude con la Juve Stabia in vantaggio, l’imbattibilità di Inzaghi vacilla.
SECONDO TEMPO – Nessun cambio per le due squadre, ma Inzaghi si fa sentire negli spogliatoi. Lo si vede dalla grinta che mettono in campo i suoi ragazzi, schiacciando la Juve Stabia nella propria metà campo. Ancora un giallo per i campani, poi doppia sostituzione per la Lazio: fuori Crecco e Minala, dentro Steri e Sterpone. Passano due minuti e i biancocelesti pareggiano; punizione dal limite dell’area, Silvagni è bravo e scaltro a far passare la palla al lato della barriera che si apre, un mix di astuzia e saggezza il suo destro che vale l’1-1. Il pareggio ha un effetto soporifero sul match, entrambe le squadre sembrano accontentarsi. Ci prova Elefante a modificare lo status quo, ma definire il suo pallonetto velleitario è addirittura un’esagerazione. Più efficace Gargiulo, ma ancora una volta Guerrieri dice no, accartocciandosi sulla sfera. E’ un monologo gialloblu, De Falco illude tutti, ma la sua conclusione colpisce solo l’esterno della rete. Quando tutti pensano al pareggio ci pensa Elez, entrato al posto di Milani, a servire un pallone d’oro per Fiore che, di sinistro al volo, fredda l’incolpevole Mennella. Gran secondo tempo per i ragazzi di Inzaghi che, in inferiorità numerica, riescono a battere una buona Juve Stabia. L’appuntamento, adesso, è per il 4 giugno quando inizieranno le Final Eight Scudetto: obiettivo riconferma, le avversarie sono avvisate.