www.sslazio.itL'ex attacccante biancoceleste, ed attuale commentatore di DAZN, Sergio Floccari è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, 89.3 FM: “Contro lo Spezia c'è stato un netto miglioramento rispetto alla partita di Empoli, so che Sarri non è ancora contentissimo ma c’è tempo per affinare tutto e migliorare: però ho visto una bella Lazio. Ogni realtà ha una storia a sé, Sarri alla Juventus è una cosa mentre alla Lazio è un’altra. L’inizio di campionato è determinante e aiuta a mettere benzina nelle gambe. Ci sono dei giocatori che stanno capendo come funziona il gioco di Maurizio e vedo che si stanno divertendo, è questo l'importante.
Parlerei di Immobile: non solo perché ha fatto la tripletta, ma anche perché si pensava che potesse rimanere da solo e faticare nel 4-3-3 e invece è supportato e aiutato. Soprattutto può andare in gol anche quest’anno con facilità, aumentando i suoi già incredibili numeri. Vedo che si divertono tutti e giocano bene insieme. All’inizio Ciro poteva essere quello più in difficoltà e invece ieri ha dimostrato il contrario. Anche in difesa c’è stato un grande cambiamento, passando dalla linea a 3 alla linea a 4: si lavora più di reparto ed è più complicato.
Un giocatore di Sarri deve imparare ad essere elastico. Anche perché il mister ti arricchisce e ti migliora, portandoti ad essere un giocatore migliore. Immobile infatti migliorerà sotto questo punto di vista, cercando di attaccare meglio la profondità. Ciro si sta completando e sta arrivando sempre più in alto, in più questo gli permetterà di continuare a giocare fino a tarda età. Sarri ora chiede alla squadra una linea difensiva molto alta, anche perché questo impedisce di avere più spazi tra i reparti. Una squadra corta semplifica il lavoro di tutti, visto che si copre meno campo. Serve aggressività ed è più difficile ma può essere più efficace. Anche le mezzali così si vedono semplificato il lavoro.
Felipe Anderson? Ha fatto un percorso particolare, con un periodo di adattamento quando arrivò alla Lazio. Poi è esploso, diventando imprendibile. Nelle ultime due stagioni ha fatto un po’ male, ma essere tornato alla Lazio gli farà bene perché ha un talento straordinario e credo voglia riconquistare tutti. Per lui sarà fondamentale riuscire ad entrare in toto nella filosofia che vuole Sarri. Può giocare a destra o a sinistra perché ha grandissime qualità. I numeri e i moduli contano poco, contano le idee e i principi. Più si seguono i dettami di Sarri e più si è sulla strada giusta.
Lazio-Juventus del 2013? Quel mio gol, arrivato dopo il pareggio di Vidal, all’ultimo fu bellissimo, anche perché poi rischiammo di subire il gol dei bianconeri poco dopo. È stato bellissimo, tutti sapevamo che opportunità ci avrebbe dato quella gara e sono felice di essere entrato nella storia con tutti gli altri compagni, vincendo la Coppa Italia in finale contro la Roma il 26 maggio. A me il 26 poi sta molto a cuore, anche perché nella mia vita torna spesso. Radu? Mi aspettavo continuasse a giocare perché è un professionista e pretende molto da se stesso. Fa di tutto per mantenere il livello alto e per stare al passo con gli altri. Ora sono entrato nella squadra dei commentatori di DAZN, mi trovo bene e sto imparando molto, con un gruppo giovane e tanti ex calciatori che sono anche amici. Nel frattempo però studio e mi aggiorno, una cosa sempre fondamentale”.
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