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Non ne aveva bisogno, ma Reja è stato rassicurato da Lotito. Personalmente, nei giorni scorsi. Il presidente gli ha garantito che sarà ancora lui l'allenatore della Lazio il prossimo anno e lo ha invitato a non dare credito ai rumors su possibili successori. Insieme stanno preparando la squadra che verrà. Reja si aspetta 56 acquisti di livello, che dovranno incrementare la qualità di una base da lui considerata buona. Già, perché l'allenatore intende confermare lo zoccolo duro, i suoi fedelissimi. A partire da Klose: la società ha ottenuto l'ok del tedesco per il rinnovo del contratto e la prossima settimana può essere quella giusta per la firma. Poi toccherà a Ledesma. Fosse per l'argentino resterebbe a vita. Invece il contratto gli scade nel 2015: "È innamorato della Lazio - conferma il suo agente D'Ippolito - e vuole chiudere la carriera a Roma. Aspettiamo le mosse della società". A fine stagione gli verrà proposto il rinnovo.
Per quanto riguarda i giocatori in scadenza a giugno, ancora incerta la situazione di Mauri: il capitano biancoceleste non ha ricevuto offerte concrete da altre squadre, un'intesa con la Lazio è possibile. Su Biava continua il pressing di Reja. L'Atalanta lo corteggia, ma il difensore rimanda la decisione: "A inizio maggio parlerò con Lotito", annuncia il suo procuratore Parretti. Più difficile che venga prolungato il rapporto con Dias, che comunque vorrebbe restare. Sicure le conferme di altri due "rejani" doc come Radu e Gonzalez, legati alla Lazio rispettivamente fino al 2016 e 2017. Probabilmente nessuno dei due andrà in campo contro il Livorno. Squalificato il romeno, ancora in dubbio l'uruguaiano, reduce dallo stiramento al polpaccio. Ecco perché Reja ha provato una difesa a quattro con Pereirinha, Ciani (ma ci sarà Biava, tenuto solo a riposo precauzionale per recuperare dai problemi al ginocchio), Cana e Lulic. A centrocampo Onazi, Ledesma e Biglia, mentre in attacco viene studiata una nuova soluzione: Mauri abbandona i panni di "falso nueve" e torna sulla trequarti, con Candreva e Keita liberi di svariare su tutto il fronte offensivo.
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