www.laziopolis.itLa scadenza per il riscatto si avvicina. Le due società trattano, ma 7 milioni non bastano più
La quotazione è salita. per Candreva sette milioni non bastano più. Ce ne vogliono dieci. Sembrerebbe questo il prezzo che Lotito dovrà sborsare all’Udinese per riscattare la seconda metà del cartellino. Sommati all’1,7 già pagati per la prima parte fanno comunque una cifra ben al di sotto del valore di mercato del n. 87 biancoceleste. Il prezzo sarebbe salito anche per l’exploit continuo che sta regalando il calciatore in campo. Nove gol, otto assist. Ma soprattutto quella grinta e determinazione che lo hanno reso un simbolo di questa squadra e che gli regaleranno, quasi sicuramente, un posto per Brasile 2014.
Per due anni e mezzo alla Lazio praticamente gratis, ora è tempo di fare i conti. Lotito lo sa, il coltello dalla parte del manico non è nelle sue di mani. Se vuole Candreva bisogna accontentare le richieste dei Friulani. I tifosi biancocelesti tremano. Conoscendo le impuntature del presidente laziale, disposto per un nonnulla a far saltare una trattativa e sapendo che Pozzo non ha mai svenduto un suo gioiello, al contrario è riuscito a farsi pagare i suoi talenti sempre a peso d’oro. Oltrettutto non mancano le squadre che hanno messo gli occhi sul talento romano e che sarebbero disposte a pagare ben oltre la cifra di dieci milioni su cui si tratta.
Se questi sono i presupposti, c’è ben poco da stare tranquilli. Il tempo passa e ancora niente. Da mesi si vocifera di un accordo vicino, imminente. Ma la data del 24 maggio si avvicina, scadenza ultima per esercitare il riscatto. Poi ci saranno le buste, evento da scongiurare in ogni modo. Se un grande club si accordasse con l’Udinese, assicurandogli la liquidità per giocare al rialzo, per la Lazio non ci sarebbe più niente da fare.
La trattativa, tuttavia, è avviata e prosegue, come spiega il diesse dei friulani Cristiano Giaretta: «C’è un dialogo tra le due proprietà, Pozzo e Lotito stanno valutando cosa fare. Stiamo parlando di un giocatore importante per la Lazio, a Roma sta benissimo. Se si può arrivare alle buste? Si fa così quando non si trova l’accordo tra le due società, ma siamo fiduciosi. Credo che possa andare tutto liscio o almeno è quello che ci auguriamo».
Nulla che già non si sapesse. Parole che non spostano il peso dell'esito della tratativa ne da una parte ne dall’altra. La chiusura non sembra poi così vicina e la fiducia di cui parla Giaretta non può bastare a far stare tranquilli i sostenitori biancocelesti. Quello che più rassicura è la volontà, più volte ribadita da Candreva, di voler rimanere a Roma e la sua firma per il prolungamento del contratto fino al 2018.
L’attesa è snervante. Ma il destino del laziale, a quanto pare, è vivere al cardiopalmo, aspettare sempre fino all’ultimo istante utile per poter tirare un sospiro di sollievo (non sempre, poi, arrivato). Probabilmente Lotito sta semplicemente cercando di trovare un accordo per rateizzare il pagamento. Questo quanto affermano i rumors. Se così fosse, non dovrebbero esserci brutte sorprese. Ma il vizio di voler tirare la corda in casa Lazio è ben noto. E le volte in cui questa si è già spezzata non mancano.
