Corriere dello Sport
Riecco Mauri, jolly d’attacco
Giocherà nel tridente con Keita e Candrevadi Fabrizio Patania
Sorpasso in vista. Reja era partito dall’idea di concedere fiducia a Helder Postiga, sta virando verso l’opzione legata a Mauri nel ruolo di «falso nueve», come dicono in Spagna. Ieri mattina a Formello così ha provato la Lazio: 4-3-3 e il tridente formato da Candreva, Mauri e Keita. Lo stesso tipo di formazione aveva presentato a Marassi con il Genoa. Risultato negativo, sconfitta con due gol di scarto, ma per un’ora la Lazio aveva tenuto benissimo il campo e costruito una dozzina di azioni. Era mancato l’ultimo passaggio e una certa decisione nel cercare il gol, troppe volte ai limiti dell’area di rigore del Genoa si era bloccata la manovra dei biancocelesti.
FALSO NUEVE
- La sfida del San Paolo, però, presenta un altro tema di gioco. La difesa del Napoli non è irresistibile, può soffrire se infilata con i “tagli” dalle corsie esterne e c’è spazio in mezzo al campo per sfuggire ai due mediani. Reja a Marassi non poteva disporre di Lulic, costretto a scontare un turno di squalifica. E non lo aveva ancora riscoperto da interno di centrocampo. Un motivo in più per pensare che l’opzione Mauri finto centravanti abbia una logica e un’aderenza al tipo di partita. Un regista offensivo. Il capitano della Lazio non solo possiede e ha ritrovato una buona condizione fisica, ma ha l’intelligenza tattica per cucire la manovra, dialogare con i mediani e trovare quei palloni filtranti che sono un invito per giocatori come Candreva, Lulic e Keita, abituati a inserirsi verso l’area di rigore. Ecco il motivo per cui alla fine Reja dovrebbe preferire Mauri a Helder Postiga, vero e proprio centravanti, preso in prestito a gennaio come vice Klose. Il portoghese è penalizzato da una condizione fisica non ancora ottimale dopo due mesi di stop. Ci sarebbe anche la soluzione legata a Brayan Perea. Il colombiano ha smarrito fiducia e si è un pochino sgonfiato: sta graffiando poco in allenamento, forse non avverte la considerazione che aveva nei mesi scorsi, ma ha vent’anni e dovrebbe reagire alle difficoltà con maggiore intraprendenza. Mauri davanti a tutti e l’ultima mezz’ora da protagonista con la Samp lo ha rilanciato. Aveva bisogno di tempo per ultimare il rodaggio dopo un anno di inattività tra infortuni e squalifica. Otto presenze, un gol e un assist il suo score. Può regalarsi un finale di stagione importante. Gli servirà anche per definire il suo futuro. C’è distanza per il rinnovo con la Lazio, è attratto anche da offerte di lavoro all’estero. Destino in bilico.
PREOCCUPAZIONI
- Tornando al campo, segnali positivi sono in arrivo da Felipe Anderson, tornato a sgommare in allenamento. Il brasiliano ha voglia e cercherà di ritagliarsi uno spazio importante nel finale di una stagione dal punto di vista personale totalmente da dimenticare. Non ha possibilità di entrare nel blocco dei titolari, ma può darsi sia sganciato in corsa da Reja a Napoli. Il piano tattico è definito a condizione che avvenga il pieno recupero di Biava. Lo stopper lombardo convive con un’infiammazione al collaterale del ginocchio destro, ieri ha svolto solo una parte dell’allenamento tecnico-tattico. Si valuterà la reazione allo sforzo nelle prossime ore. Reja ovviamente spera di recuperarlo. Gli dà maggiori garanzie e formerebbe la linea difensiva a quattro con Radu, Cana e Konko. L’ipotesi alternativa porta al 3-4-3, ma Edy preferirebbe non cambiare sistema di gioco. Berisha verrà confermato tra i pali. Il recupero di Marchetti procederà con calma. Dias è ancora fuori uso, è tornato invece ad allenarsi nel gruppo l’argentino Novaretti. A centrocampo il trio formato da Onazi, Ledesma e Lulic. Biglia è squalificato. In panchina troverà posto Minala.
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