www.laziopolis.itReja ha bisogno dei gol del n. 46, in vantaggio su tutti per sostituire l'infortunato KloseÈ arrivato il suo turno. Fuori Klose per un mese, spazio a Hélder Postiga. Reja l’ha chiesto a gennaio. Ha scelto lui come alternativa al tedesco. Ora ha la possibilità… o meglio, ora è costretto a mandarlo in campo. Fermo due mesi, senza giocare e il problema alla schiena appena arrivato a Formello, sta lavorando per ritrovare la forma migliore. Questo significa che non è al top.
Al suo rientro soltanto panchina contro il Milan, giusto per fargli vedere come fosse fatto l’Olimpico e come fosse tagliata l’erba del campo di gioco. Eppure la Lazio affrontò i rossoneri con Perea al centro dell’attacco, che Reja reputa ancora “acerbo”. Sul portoghese il tecnico disse che non era ancora in condizione.
Poi, piano piano, sempre più minuti. Un apparizione partendo dalla panchina in Genoa Lazio, dove non ha certo inciso, avendo anche l’arduo compito di sostituire Keita e ribaltare il risultato.
Pochi minuti contro il Parma, ma di quelli intensi, che decidono il risultato e forse anche le sorti di una stagione. Ha, in questo caso, l’inconsapevole merito di ciccare la palla e sporcarla quanto basta perché si accomodi precisa precisa sullo scarpino di Candreva che arrivava da dietro.
Ma stava lavorando, nella penombra, per ritrovare la giusta forma fisica e il ritmo partita. E i risultati, in parte, si sono visti nella prima gara da titolare, domenica contro la Sampdoria. Nulla di che, sufficienza striminzita prima di lasciare il campo a causa dell’espulsione di Biglia.
Era il più sacrificabile lì in mezzo, non c’è dubbio. Sempre in lieve ritardo rispetto agli avversari, si vede che ancora non ha raggiunto la sua forma atletica ideale. Però ha mostrato di avere un buon tocco e acume tattico. I movimenti dell’attaccante li conosce bene. D’altronde un motivo ci sarà se era diventato il pupillo di Mourinho nel Porto e se il ct Bento è pronto a schierarlo da titolare al fianco di Cristiano Ronaldo nel Portogallo versione Brasile 2014.
Gli stessi motivi per cui Reja dovrebbe sceglierlo come prima punta nella difficile trasferta di Napoli. Serve un attaccante vero, che possa impensierire la difesa partenopea, vero tallone d’Achille della squadra di Benitez. Ma il posto in campo fin dall’inizio non è già scontato. Occhio a Mauri, altro pupillo del tecnico goriziano. Il capitano parte in svantaggio, ma la sua posizione da “falso nuove” intriga non poco il duo Reja-Bollini. La sua capacita da assist man, capace di mandare in gol i centrocampisti che arrivano dalle retrovie, ben nota in passato e tornata di moda proprio domenica scorsa, potrebbero far comodo e non poco anche in futuro.
Anche Mauri, come Postiga, è a caccia della migliore forma, dopo un’inattività durata quasi un anno.
La rosa, anche questa settimana, la farà probabilmente l’infermeria. Ma qualche dubbio c’è e quindi qualche scelta di formazione Reja potrà farla, soprattutto in attacco. La sensazione è che sia il neo arrivato Postiga, che il veterano Mauri, troveranno spazio contro il Napoli, avendo dimostrato entrambi di non avere i 90 minuti nelle gambe e quel ritmo che è richiesto in partite dure come questa.