Autore Topic: La Lega: «Pronti a difenderci da certe tifoserie»  (Letto 637 volte)

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La Lega: «Pronti a difenderci da certe tifoserie»
« : Sabato 29 Marzo 2014, 09:29:46 »
(Corriere dello Sport)




Le ultime proteste dei tifosi – striscioni e cori che provocano sanzioni, boicottaggio delle presenze allo stadio – non piacciono alla Lega di serie A. In una nota diffusa ieri, nel denunciare «la gravissima violazione dei diritti delle società sportive, che viene attuata da alcune tifoserie le quali, accampando imprecisati diritti di proprietà morale, pongono in essere azioni tese a danneggiare i club, le squadre e i calciatori», sottolinea come «al grandissimo rispetto che la Lega e le società sportive hanno sempre avuto nei confronti delle tifoserie deve corrispondere analogo rispetto da parte di queste ultime nei confronti dei club e dei loro dirigenti».
Nella dura presa di posizione, la Lega di A evidenzia come «alcune società sono sottoposte ad una vera e propria aggressione, non solo morale, che incide sulla serenità dell’ambiente e sulla capacità di generare risorse da reinvestire negli stessi club: e questo avviene ad esempio, con azioni di boicottaggio delle presenze negli stadi o con l’esibizione di cori e striscioni al solo fine di provocare sanzioni a danno delle società sportive».
La Lega di Serie A «invita tutte le società sportive a mobilitarsi nella difesa del loro ruolo come fonte di spettacolo, di sport e di competizione. (…) Invita le Autorità preposte a difendere l’autonomia ed il prestigio dei club sportivi e a contrastare con decisione gli attacchi organizzati che assumano forme degenerate e inaccettabili. (…) Si dichiara pronta ad intervenire in tutte le occasioni in cui dovessero essere reiterati episodi o comportamenti come quelli accaduti in queste settimane in alcuni stadi. Questo al fine di tutelare, con ogni mezzo e in ogni sede, i diritti primari delle proprie associate che sono impegnate – e investono ingenti risorse – per la realizzazione del massimo campionato nell’interesse del calcio italiano e dei veri appassionati. Quegli stessi appassionati che, insieme con le società, oggi subiscono gravi disagi e intimidazioni».


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