A noi direttamente ci conviene che Pippo lasci la Primavera perche' in proiezione
poteva dare fastidio a Simone nel confronto diretto. Poi per il resto che facessero
loro come vogliono. Seedorf ha guadagnato 2 anni di contratto ma non ho capito
se puo' essere un trainer o no.
Un parere secco? No.
Da giocatore, dava il massimo nelle partite di cartello - e lì era quasi infallibile - trascinandosi pigramente nelle tappe intermedie.
Tendenza accentuatasi nella seconda parte della carriera, probabilmente per le minori energie disponibili, e indice di una precisa forma mentis: la propensione per l'evento, più che per il lavoro quotidiano sul campo.
C'è qualcosa di più controindicato per un allenatore?
Forse potrebbe cavarsela meglio come selezionatore, fermo restando un approccio alla tattica un po' troppo brasiliano d'antan e scarsamente pragmatico.
Limite che ha portato, con ogni probabilità, alla sua esautorazione di fatto dopo poche partite sulla panchina del Milan: difficile non leggere un intervento esterno in quelle formazioni improvvisamente più coperte ed equilibrate, ma meno fantasiose.
La sua esperienza di mondo e le doti di poliglotta mi sembrano, comunque, più adatte a una carriera dirigenziale.
Quanto a Superpippo: prima esperienza da tecnico, il Milan.
Un assurdo, figlio del pregiudizio che pretende di tradurre il talento da giocatore in analoghe qualità una volta appesi gli scarpini al chiodo.
Ma anche della ricerca di allenatori sempre più aziendalisti,
embedded, ricattabili, a costo di crescerli direttamente in casa.
In questo senso, Guardiola ha fornito un buon pretesto: certo, non è colpa sua se si è preteso di imitarne altrove il percorso, fingendo di ignorare le componenti organizzative e identitarie che lo rendevano poco esportabile al di fuori dall'universo blaugrana.
Di sicuro, non è un trend favorevole per il futuro di quella che, considerando i successi dei suoi rappresentanti all'estero, rimane una scuola tecnica di tutto riguardo.