www.LaLazioSiamoNoi.itIl mondo dello spettacolo piange la scomparsa di Raffaella Carrà. Icona della televisione italiana, è morta all'età di 78 anni sorprendendo tutti coloro che, nel pomeriggio, hanno letto la drammatica notizia. Nelle ultime ore, spazio ai ricordi. A frasi dette, e sempre attualissime. A immagini, balletti ed esibizioni. Energia coinvolgente e tanta voglia di vivere, che oggi si scontra con l'immagine della morte. Ma i "grandi" non scompaiono mai. Sempre vivi i racconti, accesi come fossero candele di cui si ha cura per far in modo che non si spengano. Raffaella Carrà ha un posto d'eccezione in quest'Olimpo. E lo dimostra la serie infinita di messaggi dedicati a lei. Puntuale anche quello della sua squadra del cuore, la Juventus. Sì, perché la presentatrice ha sempre avuto un legame con il mondo del calcio. Tifosa bianconera, ha avuto modo di incontrare Diego Armando Maradona, oltre a ospitare nei suoi programmi allenatori e calciatori.
LEGAME BIANCOCELESTE - E quelli biancocelesti non hanno fatto eccezione. Era la Lazio di Delio Rossi, e Raffella Carrà la volle a "Carramba che fortuna". Ma in quell'occasione non si trattava della prima volta. Era già accaduto, infatti, nel 1999 con Sinisa Mihajlovic e nel 2001 con la squadra guidata da Sven Goran Eriksson. E non finisce qui. Perché il legame tra la Lazio e la Carrà raggiunge probabilmente il punto più alto nell'era Signori. La Curva Nord, per festeggiare i gol e le prodezze di "Re Beppe" sceglie un suo brano, "Rumore". Il successo della regina della tv italiana subisce qualche modifica, per diventare poi: "Mi è sembrato di vedere Signori, Signori". Tutto l'Olimpico la cantava in un perfetto mix tra "grandi". Del calcio e dello spettacolo. C'era chi aveva tra i piedi un pallone, e chi vestiva una tuta scintillante e faceva ballare l'Italia. Ciao Raffaella!
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