Autore Topic: Benedetti e Faraoni: due promesse all'inter, ma con una differenza  (Letto 1185 volte)

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Offline Andre

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Piaceva tanto a Mourinho. Al punto da non farlo partire nello scorso mercato di gennaio e da lanciarlo in serie A a 19 anni e due giorni, nel rocambolesco 4-3 contro il Siena di San Siro. Alen Stevanovic, serbo nato in Svizzera, piaceva tanto anche al Toro da quasi 3 anni. Cairo lo avrebbe potuto prendere per 200mila euro, che reputò troppi nel gennaio 2008. Lo avrà adesso, in comproprietà dall’Inter, ma a un prezzo ben più salato. Non di soldi, bensì di immagine. Perché il talento inseguito anche dal Bologna «compensa» un addio che sta facendo infuriare tanti tifosi granata. Simone Benedetti, difensore centrale, classe 1992, da ieri è un giocatore dell’Inter, aggregato alla Primavera.

Visite mediche, firma e prime parole nerazzurre («Mio papà era più forte di me: lui ha giocato tanti anni in A»), accompagnato proprio da Silvano, il genitore ex del Toro e attuale capo della scuola calcio di Cairo. Simone era il migliore prodotto di un vivaio in lenta e faticosa ricostruzione. Gli è capitata l’occasione di continuare a crescere nel club campione d’Italia e d’Europa e l’ha colta al volo. Anche perché giusto un anno fa, per risparmiare poche migliaia di euro (e ci risiamo...), Cairo non gli prolungò il contratto in scadenza nel giugno 2011. Aveva il coltello dalla parte del manico, l’Inter. Non ha voluto infierire e ha siglato un’operazione che consente al Toro di rinforzare fin da subito l’organico per la B. Scambio di comproprietà, dunque, fra Benedetti e Stevanovic. Lerda perde un baby che avrebbe dovuto essere il 4° centrale di difesa e accoglie un talento per l’attacco, capace di giocare nelle tre posizioni alle spalle della punta del 4-2-3-1.

Fisico prestante (180 cm x 75 kg), buona velocità, abilità nell’uno contro uno. Nell’agenda di Mou, prima che lo Speciale lasciasse l’Inter, stava scritto: «Alen ha solo bisogno di giocare con regolarità, anche in B». Adesso ne avrà la possibilità. Dimenticando magari quell’ingombrante nomignolo di «Zidane», anche in Serbia regalato a tanti, troppi buoni fantasisti. Dimostrando le sue doti in un Toro costruito per un calcio propositivo, rapido e aggressivo. A Lerda servono tanti giocatori come Stevanovic. Esterni d’attacco oppure «ombre» della punta di riferimento. Comunque, tre sempre in campo per 42 giornate di campionato. Il serbo, in quota-giovani, offre pure il vantaggio di non occupare un posto nella lista dei 19 per la B. Per la quale potrebbe candidarsi il 25enne argentino Lucas Longoni, svincolato dall’Arezzo dopo aver segnato 15 gol per il Catanzaro di Lega Pro.

Ieri, intanto, ha lasciato definitivamente il ritiro di Norcia un altro giovane svezzato dal Toro. Lys Gomis, portiere a dir poco estroso, va in prestito al Foggia di Zeman, dove ad allenarlo troverà Franco Mancini, forte numero 1 passato alla storia anche per le sue eccentricità. Come minimo, un’occasione importante di crescita. Petrachi ha dato l’ok al trasferimento perché ha ormai in mano l’alternativa a Morello: è Davide Bassi, 25 anni, in rotta con l’Empoli con cui ha giocato 106 partite fra A e B nelle ultime 4 stagioni. Aveva ancora due anni di contratto, ha chiesto e ottenuto di potersi allenare con lo Spezia in attesa di sistemarsi. Lo farà oggi, al Toro.
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Andre

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Re:Benedetti e Faraoni: due promesse all'inter, ma con una differenza
« Risposta #1 : Sabato 24 Luglio 2010, 17:58:10 »
da altre parti si legge che Simone abbia più o meno "imposto" all'Inter di risarcire per quanto possibile il Torino ...

fatto sta, che il Torino qualcosa ha ottenuto dall'inter, noi no ...
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

bak

Re:Benedetti e Faraoni: due promesse all'inter, ma con una differenza
« Risposta #2 : Domenica 25 Luglio 2010, 10:40:06 »
Altro che cantere e canterine, in Italia si investe sempre di meno sui giovani. Se uno come Cairo, nel caso di specie, preferisce dare soldi d'ingaggio ad un trentenne, magari appagato dalla sua carriera o comunque in parabola discendente, e non li dà ad un '92, c'è da preoccuparsi e seriamente. Poi l'Inter cosa se ne faccia di queste giovani promesse non si sà, oppure si sà troppo bene; o li dà in giro per l'Italia in qualche squadra di Lega Pro o di B, se và bene, oppure li tiene in naftalina. Una società che tiene Santon in panchina.

A latere. Nei mondiali under 19 siamo stati cacciati Sudafrica style. Molto preoccupante lo stato del nostro calcio altro chè; abbiamo dei ruoli completamente scoperti (regista ad esempio) perchè è più economico e meno rischioso andare a pescare all'estero.

Offline LaLazioMia

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Re:Benedetti e Faraoni: due promesse all'inter, ma con una differenza
« Risposta #3 : Domenica 25 Luglio 2010, 11:18:21 »
Per un attimo ho sperato fosse il Benedetti di RR e che ce lo fossimo tolto dai c. :)
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline Andre

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Re:Benedetti e Faraoni: due promesse all'inter, ma con una differenza
« Risposta #4 : Lunedì 26 Luglio 2010, 11:10:15 »
Altro che cantere e canterine, in Italia si investe sempre di meno sui giovani. Se uno come Cairo, nel caso di specie, preferisce dare soldi d'ingaggio ad un trentenne, magari appagato dalla sua carriera o comunque in parabola discendente, e non li dà ad un '92, c'è da preoccuparsi e seriamente. Poi l'Inter cosa se ne faccia di queste giovani promesse non si sà, oppure si sà troppo bene; o li dà in giro per l'Italia in qualche squadra di Lega Pro o di B, se và bene, oppure li tiene in naftalina. Una società che tiene Santon in panchina.

A latere. Nei mondiali under 19 siamo stati cacciati Sudafrica style. Molto preoccupante lo stato del nostro calcio altro chè; abbiamo dei ruoli completamente scoperti (regista ad esempio) perchè è più economico e meno rischioso andare a pescare all'estero.

(grazie per il +  :)  )

io credo che sia sbagliato l'approccio; volevo aprire un topic tempo fa su una trasmissione di Radio Sei con Massimo Piscedda che parlava con non ricordo più chi, diciamo un dirigente di una squadra romana particolarmente attenta nel lavoro con le giovanili ...

i due asserivano che era sbagliato allenare le giovanili ancorandole alle esigenze della prima squadra (ad es. lo schema) ... credo che sia assolutamente sbagliato; uno dei motivi per cui le giovanili del Barca sfornano talenti è proprio perchè vengono allevati e allenati in funzione di un disegno tattico ben definito ... se non ricordo male anche Zeman influenzò le giovanili tanto da far crescere esponenzialmente i vari Nesta e Di Vaio

un altro concetto sul quale non sono d'accordo è quello di non specializzare in un ruolo specifico il ragazzo ... è vero che il giocatore del terzo millennio dovrebbe saper fare tutto, ma così si rischia (a meno che non parliamo di un talento cristallino) di confondere il ragazzo e di creare tanti giocatori da sufficienza stiracchiata ...
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

POMATA

Re:Benedetti e Faraoni: due promesse all'inter, ma con una differenza
« Risposta #5 : Venerdì 6 Agosto 2010, 21:44:30 »
Il calcio in italia é malato, Lotito lo ha capito e per questo compra fuori.

Troppi procuratori e i nostri giovani costano troppo.