Ma dire che Lotito non vuole vincere lo scudetto, come accusa, è ridicola
Perdonami, Giglic: sbaglio o nel passato recente ci siamo trovati al giro di boa nella condizione di classifica per provarci?
E il comportamento della società, dal mercato a tanti altri dettagli, ti è sembrato quello di chi vuole giocarsi le proprie carte fino in fondo?
Passando alla questione Hernanes: per me uno che gioca quando ha voglia e fallisce regolarmente i salti di qualità è un mezzo giocatore, quindi l'idea di vederlo con un'altra maglia mi suggerisce più calcoli che emozioni.
L'errore di fondo - almeno nel momento in cui il brasiliano non voleva rinnovare - è non averlo ceduto quest'estate, pianificando per tempo la migliore monetizzazione possibile e le strategie di reinvestimento del ricavato.
Varare operazioni del genere in una sessione di mercato dai tempi ristretti, e nella quale è più difficile piazzare colpi in entrata, è in sé indice di grave approssimazione.
Ciò non toglie che incassare una cifra del genere - perlomeno se confrontato alla prospettiva di perdere il giocatore a parametro zero - rappresenta un prodigioso salvataggio in corner, sia pure reso necessario da precedenti ed evitabili errori.
Lotito, lo conosciamo, è così: tattico di rara abilità e concretezza; stratega ottenebrato da una presunzione furbastra e di corto respiro.
Più in generale, proprio non capisco certe reazioni, e non solo per la mia opinione sul giocatore espressa in precedenza.
Personalmente, sono per il modello Lichtsteiner: prendere un giocatore non ancora affermato, incassare i dividendi tecnici del suo periodo migliore e cederlo quando la sua valutazione non è ancora scesa.
Urterà l'idea di tifo con cui siamo cresciuti, ma nel calcio di oggi - e per una società delle dimensioni economiche della Lazio: tutto passa per questo parametro - non ci sono alternative.
Per questo avrei salutato a tappi di spumante, purché ben remunerata, anche la cessione di Marchetti al Milan: avremmo perso due giocatori che in questa stagione non sono esistiti, quindi con un danno tecnico contestuale assai limitato, e incassato un cospicuo gruzzolo.
Il vero problema, per me, è il reinvestimento di quest'ultimo.
Operando attentamente sul mercato, ce ne sarebbe abbastanza per costruire una squadra che abbia finalmente un capo e una coda, anziché dipendere da qualche buon giocatore che ti toglie la castagne dal fuoco quando gli va.
Una squadra quindi più forte, determinando un saldo positivo anche su questo fronte.
Lotito e Tare opereranno in questa direzione?
In materia ho delle quasi certezze: negative.
È questo il vero problema, non la cessione di Tizio o Caio.