Autore Topic: QUESTI FANTASMI - Cronaca di Lazio Parma  (Letto 512 volte)

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QUESTI FANTASMI - Cronaca di Lazio Parma
« : Martedì 14 Gennaio 2014, 23:15:05 »
dal nostro inviato

Un immenso Eduardo scrisse e recitò la divertente ed amara commedia con questo titolo. Un altro Edoardo (con la o, ma essendo nato a 1.000 Km di distanza possiamo considerarlo omonimo) li ha cominciati a scacciare  dopo questa partita. I fantasmi sono – o erano – quelli di un altro anno deludente dopo un successo dopo il 2007 ed il 2009, di un allenatore Svizzero che nonostante uno dei successi più belli della storia Laziale, ha terminato rancorosamente la sua storia in biancoceleste, ed i fantasmi di quella “cornice marcia” che Reja ha dimostrato , nella sua prima vita laziale, di mal sopportare.

Ebbene, il Ghostbuster si chiama Perea, soprannominato El Coco, e viene dalla Colombia. Due gol che valgono il quarto di finale, probabilmente col Napoli, e che fanno respirare la Lazio ancora convalescente.

La partita della paura per la Lazio, quindi, e delle opportunità per il Parma. Questo ottavo di finale di TIM Cup rappresenta cose molto diverse per le due squadre che oggi scendono in campo all’Olimpico di Roma.
I biancocelesti, detentori del titolo (vittoria con l’AS Roma il 26 maggio scorso), sono privi di Hernanes squalificato, Marchetti, Cana Lulic e Pereirinha infortunati, e con Mauri che rientra dalla squalifica il 2 febbraio (ma presente in tribuna). Come preannunciato da mister Reja, ci si affida ai rincalzi, qualcuno di qualità. Ledesma, squalificato domenica in campionato (si giocherà Udinese Lazio) non è comunque in campo. Il modulo è quello classico dell’allenatore goriziano, il 4-2-3-1 con Berisha in porta, i terzini titolari Konko e Radu, la coppia di centrali composta da Ciani e Novaretti, Biglia ed Onazi nel reparto arretrato di centrocampo e Keita, Ederson ed Anderson a supporto dell’unica punta Perea.
Il Parma rispolvera, dopo le panchine semi punitive col Torino ed il Livorno Cassano, e si rivede tra i convocati Galloppa. Paletta e Gargano partono titolari nel classico 4-3-3 del mister parmense. Turno di riposo per Amauri e Lucarelli, con Cassano al centro dell’attacco composto anche da Biabiany e Sansone. In difesa Cassani e Gobbi Laterali, Felipe e Paletta centrali, mentre a centrocampo Parolo farà reparto con Gargano e Marchionni. A difendere i pali ci sarà Bajza, con Mirante in panchina. Donadoni è sicuramente più tranquillo, non è lui che ha qualcosa da perdere in questa partita.
Pubblico scarso, meno di 10.000 spettatori (e meno di 50 emiliani). Il terreno, seppur dopo la pioggia durata tutto il giorno, sembra in ottime condizioni.
Il primo tempo sembra confermare la presenza dei fantasmi. E dire che la Lazio non comincia male: Perea sfiora il gol su calcio d’angolo già al 1’, ed a parte questo ha un buon possesso palla e fa un pressing asfissiante già a partire dalla propria 3/4. Keita a sinistra, mal supportato dal crinomiracolato Radu, ed Anderson a destra creano problemi al Parma, che ha qualche spunto solo con Parolo, tanto da costringere Donadoni a spostare subito Cassano a sinistra e Sansone al centro.
Keita, su un passaggio filtrante di Onazi (migliore in campo fino adesso), riba il tempo a Cassani ma spara in tribuna. Perea nel frattempo fa le prove generali: su un angolo, un suo colpo di testa finisce tra le braccia del portiere slovacco. Ma il gol è maturo: al 24’ su un lancio filtrante di Onazi Anderson controlla e tira: Bajza non trattiene e Perea fa un tap in rubando il tempo a Felipe. I fantasmi sembrano scomparire: la Lazio gioca bene e merita il vantaggio.
Ma ecco che a partire dal 30’ le paure di questa squadra riemergono: si abbassa pericolosamente tanto da consentire la prima azione da gol a Parolo al 32’, su scivolata di Ciani. Berisha fa il miracolo e mette in angolo.
E’ solo l’inizio: dopo che sembravano passati i timori del “post gol”, un banale cross dalla ¾ di Cassani trova Biabiany così libero in area dal lato destro che ha il tempo di scivolare, rialzarsi, controllare, mirare e tirare. Il povero Berisha nulla può. Ed ecco che “questi fantasmi” riemergono, chi in panchina chi in tribuna chi in campo. Si va al riposo convinti della maledizione di questa Lazio.
Il Secondo Tempo, dopo una breve fiammata iniziale della Lazio, è quasi un monologo del Parma. La Lazio comincia ad avere problemi fisici e si vede anche dalle sostituzioni (Cavanda per Radu, Candreva per Ederson ed alla fine Dias per Novaretti) ed il Parma ne approfitta: a parte il continuo tenere palla perché i biancocelesti non pressano più, e sbagliano per stanchezza anche i passaggi più semplici, hanno de colossali occasioni con Sansone al 68’ (gol divorato su cross delizioso di Cassano) ed all’81’ (bravi Konko – neo capitano dopo l’uscita di Radu - e Ciani).
Nonostante il predominio del Parma, la partita sembra indirizzata verso i supplementari (che con questa condizione sembrano un’agonia per i biancocelesti), quando ecco che lo scacciafantasmi arriva al 91’: su cross di Candreva (la sua entrata si è vista eccome), buco clamoroso della difesa Parmense e Perea solo davanti a Bajza non ha problemi a realizzare la sua doppietta. Inutile il forcing del Parma.
Reja può quindi chiudere la sua commedia su “questi fanatsmi” per ora non trasformandola in tragedia, ed i laziali possono festeggiare i loro 114 anni con una vittoria.

Per ora, non compaiono spettri. Edoardo ha 7 punti in tre partite fino adesso: Era un sogno, fino a dicembre.

LAZIO (4-2-3-1): Berisha 6,5; Ciani 6, Novaretti 5,5 (75’ Dias 6), Radu 6 (dal 56’ Cavanda 6,5), Konko 6, Biglia 5,5, Onazi 6,5, Anderson 6, Ederson  6 (65’ Candreva 6,5), Keita 5,5, Perea 7
A disposizione: Guerrieri, Strakosha, Klose, Gonzalez, Biava, Ledesma, Vinicius, Floccari.
Allenatore: Reja 6,5


PARMA (4-3-3): Bajza 5; Cassani 5, Felipe 5,5, Paletta 6, Gobbi 6; Parolo 6,5, Marchionni 5,5, Gargano 6; Biabiany 6,5 (65’ Palladino 6), Cassano 6, Sansone 5.
A disposizione: Mirante, Coric, Mesbah, Lucarelli, Kone, Mendes, Acquah, Galloppa, Munari, Rosi, Amauri.
Allenatore: Donadoni 6,5

Arbitro: Gervasoni di Mantova
Recupero 3’ + 2’
Angoli 7-4,
Reti 24’ Perea, 44’ Biabiany, 91’ Perea
Ammoniti Cassani, Felipe, Biglia, Perea

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