Autore Topic: Petkovic-Lazio a oltranza Ora Lotito vuole trattare  (Letto 710 volte)

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Petkovic-Lazio a oltranza Ora Lotito vuole trattare
« : Sabato 4 Gennaio 2014, 10:13:59 »
(Gazzetta dello Sport)


Il presidente assente all’incontro: dai legali del club offerta al ribasso perla buonuscita. Oggi round decisivo: Reja va tesserato entro stasera


DAVIDE STOPPINI
FORMELLO (Roma)
Il triangolo no. Il triangolo sì, sentite qua: Edy Reja apre le porte di Formello a 4 mila tifosi, Vladimir Petkovic entra a Villa San Sebastiano per trattare l’addio, Claudio Lotito non si presenta neppure, manda l’avvocato col consigliere e continua a godersi il sole di Cortina. Trova l’errore. L’errore non c’è: è il paradosso Lazio. Si è trattato per tutto il pomeriggio, i contatti tra le parti sono proseguiti in serata e continueranno stamattina: non c’è accordo tra Petkovic, il suo staff e la Lazio sulla buonuscita.

La trattativa
Ecco la novità: la società di Lotito, fino a poche ore fa irremovibile sull’idea del licenziamento per giusta causa, si è seduta al tavolo per cercare un accordo economico. Ballano 600 mila euro lordi, tanto spetta a Petkovic fino alla fine di giugno (senza contare il premio per la vittoria della Coppa Italia non ancora incassato). Nessun accordo, perché l’offerta economica della Lazio al bosniaco è stata in perfetto stile Lotito: decisamente al ribasso, tanto che uno dei protagonisti l’avrebbe definita «ridicola, al limite del provocatorio».

La giornata
Chi c’era seduto al tavolo di Villa San Sebastiano? Il consigliere Marco Moschini e l’avvocato Gian Michele Gentile per la Lazio, mentre la controparte era formata da Petkovic, il vice Antonio Manicone, il preparatore Paolo Rongoni e il legale Paco D’Onofrio. Al telefono, questo sì, Lotito si è fatto vivo. L’incontro è cominciato alle 15 in punto: un minuto prima Reja era entrato in campo a Formello per l’amichevole (101 al Grifone Monteverde, club di Eccellenza, ma primo tempo chiuso sull’11). Alle 18.25 il gruppo Petkovic ha lasciato Villa San Sebastiano in auto, senza rilasciare dichiarazioni. Ci ha pensato l’avvocato laziale, Gentile, a farlo: «Non abbiamo trovato alcun accordo, ci rivedremo domattina (stamattina, ndr)». In realtà le parti si sono riaggiornate anche ieri sera dopo cena. La Lazio non è convinta di proseguire sulla strada del licenziamento per giusta causa, se è vero che ieri pomeriggio è andata in scena un abbozzo di trattativa economica. Il tempo gioca a favore di Petkovic ed è un elemento che pesa, in questo puzzle. Perché c’è tempo solo fino oggi per tesserare Reja (domani e lunedì gli uffici Figc saranno chiusi). In caso contrario in panchina con l’Inter potrebbe andare solo il vice Alberto Bollini. Ecco perché la Lazio fa sapere: «Entro domani (oggi, ndr) alle 13 la situazione sarà risolta». È un braccio di ferro, in cui Petkovic tiene il punto: solo in caso di mancato accordo la Lazio proseguirebbe con il licenziamento e la conseguente battaglia legale. Pane per i denti di Lotito, che già con la Salernitana fece causa — perdendola — a Galderisi: «Il modo in cui il presidente tratta i suoi allenatori è ingiusto — ha spiegato «Nanu» —. Sono dalla parte di Petkovic. Lotito vuol comandare la vita professionale e umana di chi lavora con lui». Chissà se un giorno Petkovic dirà le stesse cose.

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