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Il ruggito del campione, il carisma del leader, Klose prova a riprendersi la Lazio. Tenterà di risollevare la squadra dalle sabbie mobili, proverà a dare il suo contributo.
Il ruggito del campione, il carisma del leader, Klose prova a riprendersi la Lazio. Tenterà di risollevare la squadra dalle sabbie mobili, proverà a dare il suo contributo a suon di gol, è rientrato giovedì sera dopo quasi un mese di stop. Il problema alla spalla è superato, la forma migliore deve ancora arrivare, ma il tedesco non si arrende: «Le gambe girano – ha spiegato l'attaccante a Lazio Style Radio – adesso ho bisogno di giocare. Abbiamo due partite prima della fine dell'anno: voglio esserci e vincerle. Nelle ultime settimane ho parlato molto con Petkovic, contro Napoli e Torino è stato meglio restare fuori, non ero pronto».
Il momento è critico, la classifica preoccupa l'ambiente, i numeri sono impietosi e la crisi sembra non finire mai: «Io guardo sempre avanti – continua Klose – dobbiamo replicare in campo la qualità che mettiamo in allenamento. Attualmente manca la cattiveria e la voglia di fare gol fino in fondo. Felipe Anderson, Keita e Perea si impegnano tanto, ma hanno paura di sbagliare, dobbiamo aiutarli». Domani arriva il Livorno, si tratta di uno scontro diretto per la salvezza, la Lazio dovrà vincere a tutti i costi: «Siamo con la testa a questo impegno. Loro hanno giocato bene con il Milan, ma dobbiamo sfruttare il fattore campo e fare subito gol».
Il futuro è tutto da scrivere, il contratto del panzer scadrà a fine stagione. Tante voci ma il tedesco non ha ancora deciso: «Quello che hanno scritto sono bugie. Il primo club con cui parlerò sarà la Lazio. Sul Leverkusen non c'è niente di vero, non sono mai stato intervistato da quel giornale che nemmeno conosco. Questo mi preoccupa perché i tifosi possono farsi un'idea sbagliata leggendo questo».
A Roma il clima è splendido: «Mi trovo alla grande – ha concluso Miroslav Klose – ho un buon rapporto con allenatore, società, compagni e questo per me è importante. Sono venuto qui per aiutare la squadra e i giovani».
Gianluca Cherubini
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