Autore Topic: La necessità di una nuova struttura di comando  (Letto 5832 volte)

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Offline MagoMerlino

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Re:La necessità di una nuova struttura di comando
« Risposta #80 : Giovedì 2 Gennaio 2014, 14:55:32 »
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline MagoMerlino

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Re:La necessità di una nuova struttura di comando
« Risposta #81 : Giovedì 2 Gennaio 2014, 14:59:06 »
In una riunione operativa, vi avrebbero già mandato a fare le fotocopie e a prendere i cornetti, altro che aggressione.
Parli per esperienza personale eh!?
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Zapruder

Re:La necessità di una nuova struttura di comando
« Risposta #82 : Giovedì 2 Gennaio 2014, 15:16:06 »
Parli per esperienza personale eh!?

No, e nemmeno tu, perché sono certo che nelle riunioni in cui hai responsabilità ci vai sapendo di cosa stai parlando.

Immagina che a me, presidente della Lazio, si presenti il consulente della Fish&Fish&Fish e che mi dica: "lei ha bisogno di estendere la struttura oltre il trio Presidente-DS-allenatore", e che alla mia OVVIA domanda "bene, mi spieghi perché e quali sono i possibili vantaggi, e mi illustri, se ci sono, come funzionano strutture del genere e quali vantaggi ne traggono le società", invece di una ventina di pagine di presentazione ricche di dati, mi scodelli un "beh, non vorrà mica credere che Galliani scelga personalmente i calciatori?"

A quel punto, la scelta è tra a) spararlo via col seggiolino eiettabile, stile Paperon de' Paperoni; b) scaraventarlo sulla Cassia coi suoi stracci (tanto non si fa male, perché cadrebbe su Di Martino e le sue masserizie).

Se parliamo di cose serie, parliamone seriamente, sennò si fa propaganda e basta. E questo è ancora un forum, non il pubblico imboccone di Plastino.

Offline MagoMerlino

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Re:La necessità di una nuova struttura di comando
« Risposta #83 : Giovedì 2 Gennaio 2014, 15:53:00 »
Immagina che a me, presidente della Lazio, si presenti il consulente della Fish&Fish&Fish e che mi dica: "lei ha bisogno di estendere la struttura oltre il trio Presidente-DS-allenatore", e che alla mia OVVIA domanda "bene, mi spieghi perché e quali sono i possibili vantaggi, e mi illustri, se ci sono, come funzionano strutture del genere e quali vantaggi ne traggono le società", invece di una ventina di pagine di presentazione ricche di dati, mi scodelli un "beh, non vorrà mica credere che Galliani scelga personalmente i calciatori?"
L'esempio di Galliani potrebbe essere all'uopo, illuminante.
Al momento Galliani (AD e vicepresidente) è in Brasile a vedere calcio, incontrare dirigenti, vedere giocatori, imbastire trattative.
Il Milan poi ha Braida (DS), che segue anche lui il mercato ed ha indiscusse capacità manageriali.
Quindi il consulente potrebbe portare questo come esempio.
Ma credo che anche le maggiori società Europee abbiano una struttura più o meno simile, dipende dalle capacità individuali.
Capacità individuali.
Nella Lazio c'è Lotito che di calcio non capisce nulla, ma, purtroppo ha la presunzione di esserne un esperto, come DS c'è Tare, diretta emanazione di Lotito. I risultati si vedono. Credo sia arrivato il momento di reinserire in società qualcuno che di calcio capisce e sa come muoversi.
Fish_mark questo dice. Poi gli orgaigrammi possiamo pure andarceli a studiare, ma dovremmo conoscere tutti i personaggi componenti dei vari organigrammi, perchè non è detto che tutti siano personaggi conosciuti.
Aggredire un utente come fai tu che se non ti declina gli organigrammi di tutte le società di serie A ed europee, non è "credibile" è una maniera molto "lotitiana" di ineteragire con l'esterno.
Dire che tutto non serve non credo sia costruttivo. Neppure dal punto di vista dialettico.
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Giglic

Re:La necessità di una nuova struttura di comando
« Risposta #84 : Giovedì 2 Gennaio 2014, 16:03:56 »
L'esempio di Galliani potrebbe essere all'uopo, illuminante.
Al momento Galliani (AD e vicepresidente) è in Brasile a vedere calcio, incontrare dirigenti, vedere giocatori, imbastire trattative.
Il Milan poi ha Braida (DS), che segue anche lui il mercato ed ha indiscusse capacità manageriali.
Quindi il consulente potrebbe portare questo come esempio.
Ma credo che anche le maggiori società Europee abbiano una struttura più o meno simile, dipende dalle capacità individuali.
Capacità individuali.
Nella Lazio c'è Lotito che di calcio non capisce nulla, ma, purtroppo ha la presunzione di esserne un esperto, come DS c'è Tare, diretta emanazione di Lotito. I risultati si vedono. Credo sia arrivato il momento di reinserire in società qualcuno che di calcio capisce e sa come muoversi.
Fish_mark questo dice. Poi gli orgaigrammi possiamo pure andarceli a studiare, ma dovremmo conoscere tutti i personaggi componenti dei vari organigrammi, perchè non è detto che tutti siano personaggi conosciuti.
Aggredire un utente come fai tu che se non ti declina gli organigrammi di tutte le società di serie A ed europee, non è "credibile" è una maniera molto "lotitiana" di ineteragire con l'esterno.
Dire che tutto non serve non credo sia costruttivo. Neppure dal punto di vista dialettico.

Nel Milan, prima dell'arrivo della ex fidanzata di Pato, c'erano il geometra, Braida ed un allenatore. La struttura era identica.
Il punto è che, se ho capito bene, tu affermi che il problema non è la struttura (dando quindi torto a f_m che ha aperto questo topic con quell'intenzione), quanto la competenza di Lotito e Tare.
Ok, è una tua opinione. Ma una domanda te la voglio fare lo stesso: secondo te, chi è più comptenente di Lotito e Tare, e perché?

Brocchi 63

Re:La necessità di una nuova struttura di comando
« Risposta #85 : Giovedì 2 Gennaio 2014, 16:05:53 »
Il Milan poi ha Braida (DS), che segue anche lui il mercato ed ha indiscusse capacità manageriali.

Braida non è più al Milan; non ha firmato il rinnovo.
D'altra parte la rivoluzione di Lady B. da una parte doveva iniziare. Credo che quel ruolo lo ricoprirà Galliani.

Brocchi 63

Re:La necessità di una nuova struttura di comando
« Risposta #86 : Giovedì 2 Gennaio 2014, 16:10:11 »
Il punto è che, se ho capito bene, tu affermi che il problema non è la struttura (dando quindi torto a f_m che ha aperto questo topic con quell'intenzione), quanto la competenza di Lotito e Tare.
Ok, è una tua opinione. Ma una domanda te la voglio fare lo stesso: secondo te, chi è più comptenente di Lotito e Tare, e perché?

Ti rispondo per me:

Cominciamo.
Pradè l'anno scorso ha ricostruito dalle ceneri una squadra, migliorata quest'anno, andando a pescare nei famosi e famigerati parametri zero. Come simpatia ha lo stesso appeal di una visita per controllare la prostata ma i risultati negli ultimi due anni (anche coi sacchi di merda, a dire il vero), testimoniano che sà fare e bene il suo lavoro.
Sabatini lo conosciamo, alterna i Kolarov, i Muslera e i Licht ai Makinwa di turno; purtroppo anche con la rumenta sta facendo un discreto lavoro, sopratutto ora che si è liberato dell'ombra dell'omonimo della spalla di Fiorello.
Tare, al quale ripeto non imputo nessuna colpa, cerca di fare del suo meglio, coi mezzi a disposizione della Lazio per la campagna acquisti. e? un cuoco a cui a volte riesce bene e a volte meno. Al suo attivo i tre trofei e non è poco; però, personalmente, se dipendesse da me mi affiderei a vecchi pescecani del calcio mercaato. Uno come Braida ad esempio, accostato alla Samp o Lele Oriali di cui non conosco successive destinazioni dopo la parentesi con l'Inter.

ThomasDoll

Re:La necessità di una nuova struttura di comando
« Risposta #87 : Giovedì 2 Gennaio 2014, 16:33:12 »
Non limitiamoci alle figure conosciute al pubblico, nelle società lavora un sacco di gente.

Offline MagoMerlino

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Re:La necessità di una nuova struttura di comando
« Risposta #88 : Giovedì 2 Gennaio 2014, 16:54:43 »
Nel Milan, prima dell'arrivo della ex fidanzata di Pato, c'erano il geometra, Braida ed un allenatore. La struttura era identica.
Il punto è che, se ho capito bene, tu affermi che il problema non è la struttura (dando quindi torto a f_m che ha aperto questo topic con quell'intenzione), quanto la competenza di Lotito e Tare.
Ok, è una tua opinione. Ma una domanda te la voglio fare lo stesso: secondo te, chi è più comptenente di Lotito e Tare, e perché?
Non ci siamo, a prescindere che il Milan ha un presidente e l'organigramma è molto strutturato, poi non mi piace quella chiosa, che ritengo subdola, del dare torto a F_M, lui sostiene ed io sono d'accordo con lui, che visto  il modello operativo attuale e i relativi risultati, servirebbero persone dello staff tecnico, direttamente appartenenti alla società, non consulenti del tecnico di turno e aggiungerei "o di chissà chi". In modo da poter avere continuità nella progettualità tecnica, in maniera da individuare giocatori in grado di poter offrire un elevato rendimento personale a prescindere dal tecnico del momento.
Siccome è ardito pensare che uno come Lotuito si possa dotare di una struttura simile, prima dovrebbe capirne l'importanza, ma in questo vedo che è in buona compagnia, dal momento che molto contano le capacità individuali, a me personalmente, intanto, basterebbe anche solo sostituire Tare, con uno più bravo e competente al quale dare la massima autonomia.
Un nome su tutti Walter Sabatini. Non credo ci sia bisogno di spiegarne i motivi.
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Offline fish_mark

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Re:La necessità di una nuova struttura di comando
« Risposta #89 : Giovedì 2 Gennaio 2014, 22:39:37 »
No, e nemmeno tu, perché sono certo che nelle riunioni in cui hai responsabilità ci vai sapendo di cosa stai parlando.

Immagina che a me, presidente della Lazio, si presenti il consulente della Fish&Fish&Fish e che mi dica: "lei ha bisogno di estendere la struttura oltre il trio Presidente-DS-allenatore", e che alla mia OVVIA domanda "bene, mi spieghi perché e quali sono i possibili vantaggi, e mi illustri, se ci sono, come funzionano strutture del genere e quali vantaggi ne traggono le società", invece di una ventina di pagine di presentazione ricche di dati, mi scodelli un "beh, non vorrà mica credere che Galliani scelga personalmente i calciatori?"

A quel punto, la scelta è tra a) spararlo via col seggiolino eiettabile, stile Paperon de' Paperoni; b) scaraventarlo sulla Cassia coi suoi stracci (tanto non si fa male, perché cadrebbe su Di Martino e le sue masserizie).

Se parliamo di cose serie, parliamone seriamente, sennò si fa propaganda e basta. E questo è ancora un forum, non il pubblico imboccone di Plastino.

Ma no, non ci proviamo nemmeno. Conosco bene ormai il personaggio e non me la sentirei di andare a parlare di cose che all'interlocutore in questione sembrano futili astrusità. Non è difficile: è semplicemente inutile.
ma se proprio avessi di fronte qualcuno disposto ad ascoltare questi ragionamenti bisognerebbe portare qualche documentazione in più e vedere come sono organizzate, sul piano strettamente tecnico, squadre spagnole, inglesi e tedesche e per restare in Italia vedere come lavorano quelli dell'Udinese, una provinciale che non ha nulla da insegnarci, anche se però ci arriva regolarmente davanti in campionato e per esempio in termini di interscambio dei calciatori si porta  casa cifrette niente male dai 40 ai 50 milioni annui (cifre documentabilissime).
Io poi non ho portato a corredo del ragionamento nessuna tabella né grafico perché in discorsi come questo non servono . qui c'è da descrivere una idea e vedere se è convincente. Creare una struttura deputata all'individuazione dei calciatori che consigli il presidente stia ben lontana dalle trattative e dal mercato operativo è una esigenza sentito squadre come l'OlimpiLione ad esempio. Lo rilevano in questo topic gente come Thomas Doll e MagoMerlino segno che il problema esiste.
Ma l'approccio di chi dubita di questo è di chil migliore e il piùa
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Offline robylele

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Re:La necessità di una nuova struttura di comando
« Risposta #90 : Venerdì 3 Gennaio 2014, 01:14:24 »
ma al di là del solito ''l'Udinese c'arriva sempre avanti'', cosa che negli ultimi 3 anni è capitata a tutti, nessuno escluso neanche tra le strisciate (per alcuni anche due o tre volte su tre), siamo riusciti poi a capire se l'organigramma della Lazio è così diverso dagli altri club?

a me è sembrato di capire di no. Fosse così saremmo di fronte alla solita critica strumentale, basata spesso sul sentito dire.

mi chiedevo che tipo di beneficio possa procurare alla Lazio questo tipo di approccio. Di certo stemperare gli animi e smussare qualche angolo sembra sempre più una chimera.
Pensare che la stessa cosa viene contestata proprio a Lotito, reo di fregarsene di come si sente il tifoso ed incapace di venire incontro al popolo biancoceleste.
Paradossalmente Lotito credo somigli più ad alcuni suoi detrattori che a quelli col suo santino sul comodino.   :D
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Pomata

Re:La necessità di una nuova struttura di comando
« Risposta #91 : Venerdì 3 Gennaio 2014, 01:35:08 »
Secondo Mago Lotito e Tare sono incompetenti, diamo il badget della Lazio ad altra gente e vedremo...

Sabatini con i soldi di unicredit è diventato un fenomeno.


Zapruder

Re:La necessità di una nuova struttura di comando
« Risposta #92 : Venerdì 3 Gennaio 2014, 04:56:14 »
L'esempio di Galliani potrebbe essere all'uopo, illuminante.
Al momento Galliani (AD e vicepresidente) è in Brasile a vedere calcio, incontrare dirigenti, vedere giocatori, imbastire trattative.
Il Milan poi ha Braida (DS), che segue anche lui il mercato ed ha indiscusse capacità manageriali.
Quindi il consulente potrebbe portare questo come esempio.
Ma credo che anche le maggiori società Europee abbiano una struttura più o meno simile, dipende dalle capacità individuali.
Capacità individuali.
Nella Lazio c'è Lotito che di calcio non capisce nulla, ma, purtroppo ha la presunzione di esserne un esperto, come DS c'è Tare, diretta emanazione di Lotito. I risultati si vedono. Credo sia arrivato il momento di reinserire in società qualcuno che di calcio capisce e sa come muoversi.
Fish_mark questo dice. Poi gli orgaigrammi possiamo pure andarceli a studiare, ma dovremmo conoscere tutti i personaggi componenti dei vari organigrammi, perchè non è detto che tutti siano personaggi conosciuti.
Aggredire un utente come fai tu che se non ti declina gli organigrammi di tutte le società di serie A ed europee, non è "credibile" è una maniera molto "lotitiana" di ineteragire con l'esterno.
Dire che tutto non serve non credo sia costruttivo. Neppure dal punto di vista dialettico.

A me pare che la discussione proposta criticasse l'esiguità dell'organigramma della Lazio, non la sua qualità. Strada facendo è entrata in gioco anche la qualità. Bene. A te non piace Tare: pensi che estendendo la struttura, ma mantenendo Tare al suo posto, la qualità crescerebbe? A mio avviso, no: avresti sempre un punto debole. E' un po' come la faccenda di Konko: bravissimo nel suo ruolo, ma gioca la metà delle partite, e i sostituti non sono alla sua altezza, con gravi danni per la Lazio. Che faccio? Compro un altro terzino di qualità equivalente, che sia disponibile tutte le volte che Konko non può giocare (= accresco la struttura)? Non faccio prima a sostituire Konko col suo equivalente? Per me, è più valida come scelta quella di migliorare l'esistente: meglio 18 calciatori buoni, che 30 di medio valore. Meglio un DS bravo, che un DS non bravo, un DG, un DT, sei consulenti e tre "figure carismatiche". Tu cosa preferiresti? Mandar via Tare e prendere Marotta al suo posto, potendo, o inserire un Gregucci, un Agostinelli, al fianco dello spilungone albanese?

Offline fish_mark

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Re:La necessità di una nuova struttura di comando
« Risposta #93 : Venerdì 3 Gennaio 2014, 08:21:47 »
intanto un ds affiancato da un dt e gia qualcosa perche due teste sono meglio di una.
poi l esempio dei 18 vale fino a un certo.punto perche oggi hai stagioni dove giochi facilmente 5/ gare e hai bisogno di gente.
ma la questionr della testa calcistica e che lotito pesca,qua,e la servendosi di questo o quel giro di agenti, stando alle cronache. la testa autonoma servirebbe proprio ad affrancarsi da questo mrtodo di lavoro che finora ha prodotto qualche buon giocatore e troppa paccottiglia
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Offline Fabio70rm

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« Risposta #94 : Venerdì 3 Gennaio 2014, 10:29:30 »
Visto che nessuno le posta, le posto io:

AC florentia:

Andrea Della Valle PRESIDENTE ONORARIO         

Mario Cognigni PRESIDENTE
          
Sandro Mencucci AMMINISTRATORE DELEGATO

Daniele Pradè DIRETTORE SPORTIVO
          
Gian Luca Baiesi DIRETTORE ESECUTIVO RESP. SVILUPPO PROG. COMMERCIALI
        
Eduardo Macia DIRETTORE TECNICO RESP. SETTORE GIOVANILE
          
Elena Turra RESP. COMUNICAZIONE
        
Vincenzo Guerini CLUB MANAGER
          
Fabio Bonelli RESP: SEGRETERIA SPORTIVA    

Roberto Ripa TEAM MANAGER
          
Vincenzo Vergine COORDINAMENTO E SVILUPPO SETTORE GIOVANILE     
     
Giorgio Galanti RESP. SCIENTIFICO E RAPPORTI CON UNIVERSITA'
          
Gian Marco Pachetti RESP. AMMINISTRAZIONE E FINANZA
                              
Leonardo Limatola RESP. PIANIFICAZIONE E CONTROLLO
    
Luca Giammarini Barsanti DIR. RESP. VIOLACHANNEL
        
Andrea Ragusin RESP. INFORMATION TECHNOLOGY
          
Maurizio Francini STADIUM MANAGER

Luca di Francesco ADDETTO STAMPA
          
Ivan Affibiato RESP. BIGLIETTERIA

Grazia Forgione RESP. RISORSE UMANE E AFFARI GENERALI
          
Consiglio di Amministrazione

Presidente Onorario     Andrea Della Valle
Presidente     Mario Cognigni
Consigliere Delegato     Sandro Mencucci
Consiglieri     Paolo Borgomanero
      Maurizio Boscarato
      Carlo Montagna
      Giovanni Montagna
      Paolo Panerai
      Gino Salica
      Stefano Sincini

Collegio Sindacale

Presidente      Franco Pozzi
Sindaci Effettivi
    Massimo Foschi
      Giancarlo Viccaro
Sindaci supplenti     Gilfredo Gaetani
      Fabrizio Redaelli


ACF Fiorentina S.p.A

 Ragione Sociale     ACF Fiorentina S.p.A
 Anno di Fondazione     2002
 Sede     Viale Manfredo Fanti, 4 - 50137 Firenze
 Telefono     +39 055 50 30 11
 Fax     +39 055 579 572
 Stadio      Artemio Franchi
 Registro delle Imprese di Firenze     Iscrizione n. 05248440488
 Capitale Sociale     € 7.500.000,00 i.v.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Fabio70rm

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Re:La necessità di una nuova struttura di comando
« Risposta #95 : Venerdì 3 Gennaio 2014, 10:40:02 »
Visto che nessuno le posta, le posto io:


AC florentia:

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Mario Cognigni PRESIDENTE
          
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Eduardo Macia DIRETTORE TECNICO RESP. SETTORE GIOVANILE
          
Elena Turra RESP. COMUNICAZIONE
        
Vincenzo Guerini CLUB MANAGER
          
Fabio Bonelli RESP: SEGRETERIA SPORTIVA    

Roberto Ripa TEAM MANAGER
          
Vincenzo Vergine COORDINAMENTO E SVILUPPO SETTORE GIOVANILE     
     
Giorgio Galanti RESP. SCIENTIFICO E RAPPORTI CON UNIVERSITA'
          
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Consiglio di Amministrazione

Presidente Onorario     Andrea Della Valle
Presidente     Mario Cognigni
Consigliere Delegato     Sandro Mencucci
Consiglieri     Paolo Borgomanero
              Maurizio Boscarato
              Carlo Montagna
              Giovanni Montagna
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Collegio Sindacale

Presidente   Franco Pozzi
Sindaci Effettivi
            Massimo Foschi
             Giancarlo Viccaro
Sindaci supplenti
    Gilfredo Gaetani
      Fabrizio Redaelli


Neapolitans:

Presidente    Aurelio De Laurentiis
Vice Presidente    Jacqueline De Laurentiis
Vice Presidente    Edoardo De Laurentiis
Consigliere Delegato    Andrea Chiavelli
Head of Operation, Sales & Marketing    Alessandro Formisano
Direttore Amministrativo    Laura Belli
Direttore Sportivo    Riccardo Bigon
Direttore Area Comunicazione    Nicola Lombardo
Direttore Processi Amministrativi e Compliance    Antonio Saracino
Segretario Sportivo    Alberto Vallefuoco
Team Manager    Giovanni Paolo De Matteis
Addetto Stampa    Guido Baldari
Allenatore    Rafael Benitez
Vice-Allenatore    Fabio Pecchia

 (trattenendo il vomito)

asfalliti:

PRESIDENTE James J. Pallotta 

COMITATO ESECUTIVO Paolo Fiorentino
                                  James Pallotta 
                                  Italo Zanzi 

AMMINISTRATORE DELEGATO Italo Zanzi 

DIRETTORE GENERALE Mauro Baldissoni

ASR MANAGEMENT
                      Catia Augelli
                      Claudio Fenucci
                      Guido Gombar

DIRETTORE SPORTIVO Walter Sabatini

Evidenziate le cariche sportive.
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Offline MagoMerlino

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« Risposta #96 : Venerdì 3 Gennaio 2014, 10:56:50 »
A me pare che la discussione proposta criticasse l'esiguità dell'organigramma della Lazio, non la sua qualità. Strada facendo è entrata in gioco anche la qualità. Bene. A te non piace Tare: pensi che estendendo la struttura, ma mantenendo Tare al suo posto, la qualità crescerebbe? A mio avviso, no: avresti sempre un punto debole. E' un po' come la faccenda di Konko: bravissimo nel suo ruolo, ma gioca la metà delle partite, e i sostituti non sono alla sua altezza, con gravi danni per la Lazio. Che faccio? Compro un altro terzino di qualità equivalente, che sia disponibile tutte le volte che Konko non può giocare (= accresco la struttura)? Non faccio prima a sostituire Konko col suo equivalente? Per me, è più valida come scelta quella di migliorare l'esistente: meglio 18 calciatori buoni, che 30 di medio valore. Meglio un DS bravo, che un DS non bravo, un DG, un DT, sei consulenti e tre "figure carismatiche". Tu cosa preferiresti? Mandar via Tare e prendere Marotta al suo posto, potendo, o inserire un Gregucci, un Agostinelli, al fianco dello spilungone albanese?
Ma se sono anni che chiedo la sostituzione di Tare? Ma dopo i disasti nelle ultime 4 finestre di mercato, che altro deve combinare per dimostrare la sua inadeguatezza?
Non è colpa sua, ma è Lotito che lo orienta? Allora dimostrasse dignità e si dimettesse.
Niente.
Vista l'immobilità in cui siamo impantanati, cosa si potrebbe fare per recuperare un minimo di capacità professionale?
Proviamo, come sostiene Fish_Mark ad inserire persone dello staff tecnico, direttamente appartenenti alla società, non consulenti del tecnico di turno o di chissà chi. 
Almeno avremmo qualcuno a cui affidare il giudizio tecnico sui calciatori che abbiamo intenzione di acquistare, li seguirebbero un po' più da vicino e potrebbero capire se sono adatti alle esigenze della Lazio, se sono adatti al campionato italiano di serie A, se sono all'altezza di giocare in serie A.
Probabilmente ridurremmo le possibilità d'errorre ed eviteremmo gli Alfaro, i Perea i Felipe Anderson, i Novaretti, gli UFOVinicius. Avremmo la possibilità di seguire i giocatori nelle serie minori italiane, magari potremmo recuperare i rapporti con le altre società e affidargli i giovani della primavera per fargli fare esperienza e valutarli al di fuori dei campionati giovanili. Senza doverli mandare quasi unicamente nella succursale di Salerno, dalla quale nonostante i "mirabolati" successi ottenuti, non mi sembra sia tornato qualcuno in grado di giocare almeno in serie b.
Abbiamo poco da spendere, ma cerchiamo di spenderlo nel miglior modo possibile.
Quindi dal momento che Tare è illicenziabile e lui non si dimette, vediamo se mettendogli a disposizione uno staff con persone competenti, le cose migliorano. E' un tentativo, certo bisogna trovarli bisogna saperli giudicare adatti alla mansione, non è facile, ma neppure impossibile. Magari anche Tare impara qualcosa e si evolve.
Del resto qualcosa si dovrà pur fare per migliorare, o no? Da qualche parte bisogna pur cominciare, il valore della rosa attuale è tendente allo zero, nessuno degli ultimi acquisti è al momento in grado di fare il titolare con apprezzabile continuità, nessuno dei problemi è stato risolto, cominciamo la ricostruzione in qualche maniera. Il modello fin qui utilizzato ha fallito, cambiamolo. Per il bene della Lazio.
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Offline Fabio70rm

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Re:La necessità di una nuova struttura di comando
« Risposta #97 : Venerdì 3 Gennaio 2014, 11:12:06 »
Ora come ora non prenderei NESSUNO dalle serie minori italiane. E come me a quanto pare la pensano quasi tutte le società di A, tranne rarissime eccezioni, quasi sempre neopromosse.

Tra l'altro citi SOLO i disastri di Tare.

Marchetti, Hernanes, Dias, Biava, Floccari (quando segnava), Gonzalez, Klose, chi li ha presi?
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Pomata

Re:La necessità di una nuova struttura di comando
« Risposta #98 : Venerdì 3 Gennaio 2014, 11:17:54 »
Ora come ora non prenderei NESSUNO dalle serie minori italiane. E come me a quanto pare la pensano quasi tutte le società di A, tranne rarissime eccezioni, quasi sempre neopromosse.

Tra l'altro citi SOLO i disastri di Tare.

Marchetti, Hernanes, Dias, Biava, Floccari (quando segnava), Gonzalez, Klose, chi li ha presi?

Questi sono stati casuali.