www.leggo.it
E' una vigilia insolita quella che precede Lazio-Napoli. Si tratta di un big match, di una partita che potrebbe cambiare il destino delle due squadre alla ricerca di riscatto. Petko:"Onorero il contratto fino alla fine"Eppure la partita è praticamente oscurata dalle voci che vorrebbero Petkovic prossimo cittì della nazionale elvetica. Più che una voce tanto che a Formello arrivano anche i giornalisti svizzeri che, con grande tranquillità, ammettono: «Sarà lui il prossimo cittì della Svizzera». Il tecnico bosniaco, però, fa spallucce, nonostante alcuni dirigenti elvetici abbiano candidamente ammesso un contatto con l'allenatore biancoceleste: «Oltre ciò che ho detto mercoledì non ci sono novità. Mi fa piacere che il mio nome stia circolando in Svizzera, questo significa che sto facendo bene. Ma non ho mai messo in discussione la mia posizione, anche dopo la partita di Varsavia ho spiegato come il mio cuore e la testa siano per la Lazio. Voglio onorare il contratto fino a giugno e cercare di ottenere risultati migliori. C'è stato un ping pong tra la Svizzera e l'Italia, con informazioni false che hanno creato un po' di casino. Per me non ci sono problemi».
Guai a parlare di pressione, Petkovic tira fuori gli artigli: «La sente chi perde la sua autorità, ma io ce l'ho ancora nelle mie mani». La questione però è delicata. A Formello resta l'imbarazzo e il futuro del tecnico è irrimediabilmente legato ai risultati. Il presidente Lotito spera di poter arrivare senza scossoni fino a fine campionato, poi si partirà con una nuova era che avrà al timone un altro tecnico.
Oggi intanto all'Olimpico arriva il Napoli, reduce da tre sconfitte tra campionato e Coppa. Petkovic vorrebbe dare continuità alla vittoria in Europa, ma non si aspetta una squadra in crisi: «Questo piccolo stop conta relativamente, abbiamo visto in Europa che può competere con chiunque e complimenti a Benitez per il lavoro che sta facendo. Anche noi però viviamo un momento positivo e abbiamo dimostrato a Varsavia sul piano del gioco, della voglia e della combattività che stiamo crescendo e possiamo competere con tutti. Adesso è importante segnare e difendere senza prendere gol per raccogliere i punti». Infine, lutto in casa Lazio: è morto il padre del capitano Stefano Mauri.
Vai al forum
