Autore Topic: Petkovic avanti senza pecunia: "Sapevo di dover vincere alla Lazio senza soldi"  (Letto 509 volte)

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Il tecnico della Lazio Vlad Petkovic ha parlato del suo primo anno e mezzo alla guida della formazione biancoceleste: "Due anni fa arrivai in punta di piedi, ho fatto ricredere".

Znedek Zeman alla Roma, Vlad Petkovic alla Lazio. Due tecnici stranieri nella capitale, storia del 2012. Anche quest'anno sì, ma questa è un'altra storia. Il boemo, celeberrimo, a guidare i giallorossi, lo sconosciuto svizzero su quella biancoceleste.

Durerà sì e no qualche settimana Petko, sogghignava la parte romanista della Capitale. Poi la scalata in campionato, in Europa League, fino al derby in finale della Coppa Italia, storico per i tifosi dell'Aquila, un ricordo indelebile, un trofeo fondamentale.

E' contento a Roma, Petkovic, soddisfatto: "È senza dubbio l’avventura più importante da quando sono diventato allenatore" evidenzia a 'RSI'. "Due anni fa arrivai in punta di piedi, nessuno mi conosceva, i giornalisti mi davano qualche settimana di vita. Ma con il lavoro sono riuscito a far ricredere tutti".

Per il futuro lontano dalla Lazio ci sarà tempo, ma per ora è soddisfacente sentirlo: "Io allenatore della Svizzera? mi riempie d’orgoglio e mi conferma che nella mia carriera ho trasmesso qualcosa di positivo. Essere accostato alla Svizzera non può che farmi un gran piacere".

Difficile fare calcio in una città in cui non si parla d'altro: "Se ne parla 24 ore su 24. Ci sono tantissime radio che parlano di Lazio, giornali e portali che la maggior parte delle volte scrivono cose che non corrispondono alla realtà. Come la notizia delle mie dimissioni, una vicenda assurda. Ci riprenderemo, stiamo lavorando bene".

Viene fuori lo svizzero battagliero, come il suo fedelissimo: "Io sono un combattente, non mollo facilmente, l’ho dimostrato in questi anni. Lulic? Una storia speciale che dura da tanti anni, dai tempi del Bellinzona. Con me in panchina ha sempre segnato gol pesanti e decisivi, nel derby di Coppa quello più importante di tutti".

Alla Lazio ha trovato il vulcanico Lotito? Sapeva già in cosa si sarebbe cacciato: "Quando mi contattò, sapevo che se avessi accettato avrei dovuto vincere senza un’eccessiva disponibilità economica. Personaggio molto forte, sta tentando di risollevare il calcio italiano, lo sta facendo con le proprie idee e con la propria forza psico-fisica"

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