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Ci risiamo. La Lazio perde e Vlado viene (ri)messo in discussione, inevitabile. Lotito e Petkovic si sono incrociati a fine gara, hanno parlato per pochi minuti, poi il presidente è rimasto a colloquio con Tare. Le alternative sono due: confermare il mister e contestarlo ogni volta che la squadra non porta a casa il risultato sperato, oppure cambiare. Ma non siamo arrivati ancora a questo punto, anzi. Petkovic siederà al suo posto nella partita di ritorno contro l’Apollon di Limassol e, al netto di clamorose sorprese, continuerà a guidare la squadra anche nella trasferta di Parma. Due partite che il tecnico di Sarajevo, e i giocatori con lui, non possono sbagliare. Infatti, nonostante la scarsa propensione di Lotito ad esonerare i propri allenatori e l’assenza di un’alternativa affidabile, i prossimi due incontri hanno il sapore dell’ultima spiaggia. A proposito di alternative: in concomitanza con la panchina scivolosa di Petkovic, spuntano come funghi i nomi del suo possibile successore. L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport rilancia il toto-allenatore biancoceleste. Le possibili alternative: Mihajlovic sogna il ritorno da allenatore, altri motivi (non riconducibili a Sinisa) lo tengono lontano dalla Lazio. Trapattoni è una suggestione, Reja è un riferimento sicuro, scegliendo un esperto si punterebbe su zio Edy. La soluzione interna porterebbe a Bollini, il tecnico della Primavera. In generale, ci sono stati contatti con diversi tecnici: come raccolto in esclusiva da Lalaziosiamonoi.it, uno di questi è Andrea Stramaccioni. Nessuno ha la palla di cristallo, ma non ci vuole certo un indovino per capire che, purtroppo o per fortuna, la permanenza di Petkovic sulla panchina della Lazio è agli sgoccioli.
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