Autore Topic: Lotito, la carica federale è salva: il patron aveva rischiato di perderla per l'inibizione  (Letto 603 volte)

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Sette mesi di inibizione per Claudio Lotito, che in questo modo ha arginato il rischio della decadenza immediata da consigliere federale, con l'impossibilità di candidarsi per il futuro. Il patron biancoceleste non ha raggiunto, riporta la rassegna stampa di Radiosei, la soglia che l'avrebbe tagliato fuori dal governo del calcio italiano, dove continuerà a sedere in rappresentanza della Lega di Serie A. Negli ultimi dieci anni, il presidente della Lazio aveva ricevuto già due sanzioni: una quando era in corso la "sfida" con il presidente del Coni Petrucci per l'affitto dell'Olimpico. In quel caso venne punito con un mese e mezzo di inibizione. Che diventano 10 e mezzo se si aggiungono i due mesi ottenuti in seguito allo scandalo "agentopoli" nel 2012. Facendo i conti, dunque, non si arriva ai 12 mesi che gli avrebbero di fatto tolto il ruolo di consigliere federale. A onor del vero, i presidenti inibiti per un arco di tempo maggiore ai 60 giorni, "possono essere sostituiti", ma appare al momento difficile che la Lega intervenga, soprattutto in un momento di grande agitazione tra i club.













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