Autore Topic: 02 Novembre 2013  (Letto 697 volte)

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Offline Matita

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02 Novembre 2013
« : Sabato 2 Novembre 2013, 08:30:58 »
2 novembre 2013
Il presente dimostra che il futuro è di questi ragazzi (Corriere dello Sport)

Sono i ragazzi di oggi, i campioni di domani. Sono i fratellini di Florenzi e Onazi, due diventati davvero grandi. Sono i nuovi baby che Roma e Lazio stanno svezzando: alle 14.30 s’affronteranno a Trigoria in un derby mozzafiato. Florenzi e Onazi, così come Caprari, Romagnoli, Rozzi, Keita o Crecco, non sono arrivati per caso in prima squadra. Roma e Lazio nelle ultime tre stagioni hanno conquistato due scudetti Primavera: i giallorossi nel 2010-11 e i biancocelesti nel 2012-2013. Nel 2011-12 ha vinto l’Inter, ma le squadre romane arrivarono in fondo alla competizione, si sfidarono in semifinale (vinsero i laziali, poi furono battuti dai nerazzurri). Roma e Lazio hanno investito sui giovani, li hanno fatti crescere veramente, ci hanno puntato decisamente. E i frutti sono stati raccolti. La Roma ha cambiato proprietà, non la filosofia e il tecnico De Rossi. La Lazio ha vinto dopo anni di stenti e delusioni, l’ha fatto rifondando, spendendo e progettando, riportando a casa il tecnico Bollini. Garcia e Petkovic oggi possono affidarsi a piccoli grandi campioni perché Trigoria e Formello si sono rivelati laboratori preziosi. Florenzi, Romagnoli, Onazi, Caprari, Rozzi (seppure sia in prestito al Real), Keita e Crecco sono soltanto alcuni dei modelli da portare come esempio. Roma e Lazio devono continuare su questa strada, devono continuare a costruire i loro campioni, devono continuare a crescere i loro ragazzi, a lanciarli pur rischiando. Garcia e Petkovic sono allenatori moderni, sanno lavorare con i giovani, l’hanno dimostrato con i fatti. Ogni stagione calcistica partorisce una nuova generazione di talenti: Rudi e Vlado ne aspettano altri da battezzare. Il mercato più bello, economico e produttivo è quello che si fa in casa.(Daniele Rindone)


Marchetti, domani 100 presenze con la Lazio (Corriere dello Sport)

Domani Federico Marchetti taglierà il traguardo delle 100 partite con la maglia della Lazio. Acquistato nell’estate 2011 sinora ha collezionato 74 presenze nel campionato di serie A, 20 in Europa League, 4 in Coppa Italia e 1 in Supercoppa. Il portiere di Bassano del Grappa cercherà di sfatare un altro tabù. Compresa l’esperienza di Cagliari, vanta 8 precedenti con il Genoa: non è mai riuscito a chiudere imbattuto di fronte ai rossoblù. Nella passata stagione con la Lazio rimediò due sconfitte: 0-1 all’Olimpico, 2-3 a Marassi.(f.p.)
novembre 2013
Radu, test decisivo. Novaretti ci prova (Corriere dello Sport)

Ieri è rimasto a riposo, oggi verrà sottoposto al test decisivo. La Lazio è in ansia per Stefan Radu. Petkovic e lo staff medico proveranno a recuperarlo per tamponare l’emergenza. Non ci sono più difensori centrali. Biava s’è fratturato il piede destro a metà settembre, Dias sta curando il ginocchio sinistro con i fattori di crescita, Cana era in diffida e dopo il cartellino giallo preso a San Siro è stato squalificato dal giudice sportivo Tosel. Resta il francese Ciani e Petkovic vorrebbe impiegare Radu da centrale. Il difensore romeno è uscito malconcio da San Siro. Proprio Ciani, durante il primo tempo, gli è franato addosso e con tutto il peso gli è salito (involontariamente) sul piede sinistro. Gli esami hanno escluso fratture. Radu ha riportato una contusione e una distrazione alla capsula articolare del primo dito. E’ una zona delicatissima. Avverte dolore tra falange e metatarso quando appoggia il piede a terra. E’ in fortissimo dubbio e per questo motivo ieri è stato sottoposto soltanto a terapie. Oggi lo ricontrollerà il dottor Stefano Lovati, consulente ortopedico della Lazio e nelle prime ore del pomeriggio si scoprirà la verità. Traumi di questo tipo si possono riassorbire e risolvere nel giro di poche ore o richiedere tempi lunghi. Oggi Radu effettuerà un provino e proverà a scendere in campo nell’allenamento di rifinitura grazie ad un anti-dolorifico. Si verificheranno in tempo reale le sue risposte. Se riuscirà a toccare il pallone, a correre senza avvertire fastidi, verrà inserito nella lista dei convocati e giocherà titolare domani all’Olimpico contro il Genoa. Nelle intenzioni di Petkovic la coppia centrale sarebbe formata da Ciani e da Radu con Cavanda e Pereirinha terzini.
TEMPI - Il difensore romeno, nato centrale con la Dinamo Bucarest e trasformato in esterno da Delio Rossi, a San Siro ha dimostrato per l’ennesima volta spirito di sacrificio e attaccamento alla maglia. Durante l’intervallo lo staff medico aveva consigliato a Petkovic la sostituzione. Radu ha chiesto e ottenuto di restare in campo sino al novantesimo. Ha sofferto e ha finito zoppicando. Ma è pronto a rialzarsi per aiutare la Lazio a scalare la classifica. Era rientrato a tempo di record una settimana fa, dopo due mesi di stop per una lesione al ginocchio sinistro. Petkovic l’ha impiegato con l’Apollon Limassol a Nicosia, contro il Cagliari all’Olimpico e poi con il Milan. Tre partite in sei giorni.
ARGENTINO - Nell’allenamento di rifinitura Petkovic e lo staff medico verificheranno anche le condizioni di Diego Martin Novaretti. L’argentino domenica scorsa con il Milan ha riportato una distrazione al retto femorale della coscia sinistra nel tentativo di fermare Ibarbo, lanciato in contropiede. Sta meglio, dovrebbe recuperare in fretta. Si pensava che potesse rientrare per il prossimo impegno di Europa League con l’Apollon Limassol (giovedì all’Olimpico), oggi la Lazio cercherà di capire se è possibile anticipare i tempi. Nel caso in cui Radu non fosse disponibile, Petkovic e Novaretti valuterebbero se rischiare o meno un recupero affrettato, quasi ai limiti e che potrebbe nascondere delle insidie. Josip Elez, acquistato per la Primavera con la previsione di inserirlo in prima squadra tra un anno, non è considerato ancora pronto per il debutto in A. (Fabrizio Patania)


novembre 2013
Petkovic, la crisi si cura con il carattere dei «fedelissimi» (Corriere della Sera ed. Roma)

Requisito numero uno: il carattere. Più dello spessore tecnico conta quello morale, solo gli «uomini veri» come Radu possono aiutarlo a riportare in alto la Lazio. Petkovic l’ha detto e ridetto, l’ultima volta alla vigilia della trasferta di San Siro. E l’idea, a maggior ragione dopo il pari strappato al Milan, continua ad essere quella e spiegherebbe alcune scelte bizzarre del tecnico. Perché nello spogliatoio della Lazio coesistono due anime: ci sono quelli che per il loro tecnico darebbero tutto, recuperano a tempo di record e sono garanzia di «cattiveria»; e ci sono altri che, invece, non sono un monumento all’abnegazione, magari perché troppo sensibili o perché distratti dal mercato, dai progetti mondiali o dalla competizione interna per un posto che oggi, per loro, non è più fisso.
Due tipologie riconoscibili nei due estremi: uno va dal ko di Radu, mentre l’altro torna sempre «Konkomodo». È un gioco, ovviamente. Ma fino ad un certo punto. Perché è un fatto che la Lazio viva da inizio stagione con l’emergenza difesa ed è un altro fatto che l’allarme l’abbia fatto scattare Konko ad agosto: 3 partite in stagione per il terzino francese, solo due in campionato tra cui il derby. Poi l’infortunio muscolare, l’ennesimo di una serie lunga due anni e quattro mesi (cioè da quando è arrivato, giugno 2011) che, e c’è da capirlo, l’ha mandato in paranoia: il timore di forzare e rifarsi male diventa paura di giocare nonostante il nullaosta dei medici. Un tunnel vero e proprio, diverso da quello in cui hanno parcheggiato i vari Ledesma ed Hernanes, ma comunque senza luce anche se di settimana in settimana il rientro di Konko è dato sempre per imminente. Anche col Genoa non ci sarà. E, per questo, è «Konkomodo» per i tifosi.
Petkovic lo aspetta serenamente, nel senso che preferisce un giocatore sano, o convinto di esserlo, piuttosto che uno titubante e condizionato dall’idea di rifarsi male. È Radu, insomma, il suo giocatore ideale e non solo per la tempra. Come l’anno scorso il romeno è rientrato dopo un lungo stop (circa due mesi per una lesione ai legamenti del ginocchio) e ha rimesso in sesto la difesa: 5 partite, le ultime 3 (2 in campionato, Cagliari e Milan, 1 in Europa League, l’Apollon) in lotta contro la crisi. Oggi Stefan fa il provino decisivo: è uscito malconcio dalla sfida di San Siro, ma già ieri prima delle visite diceva «se non mi sono rotto, allora gioco sicuro. Centrale? Ci penso io». Ce la farà col carattere, non a caso il requisito numero uno di Petkovic. (Andrea Arzilli)

Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline Matita

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Re:02 Novembre 2013
« Risposta #1 : Sabato 2 Novembre 2013, 08:33:00 »
Brivido Radu, Ledesma provato in difesa (Il Tempo)

Allarme rosso, difesa in totale emergenza. La Lazio fa i conti con infortuni e squalifiche, domenica allo Stadio Olimpico arriverà il Genoa e c’è da trovare una soluzione. A Formello ieri pomeriggio, Vladimir Petkovic ha fatto la conta dei suoi difensori, quale retroguardia schierare per murare il grifone?
Centro bucato, lo scettro in mano a Ciani e poi chi sa. Cana, già diffidato, si è beccato il giallo col Milan e un turno di squalifica dal giudice sportivo: «Col Milan sapevamo sarebbe stato difficile, avevamo voglia di riscatto dopo la vittoria con il Cagliari – ha raccontato l’albanese a Lazio Style Radio – Potevamo vincere con un po’ più di fiducia. Mi dispiace restare in tribuna, spero ci siano tanti tifosi a sostenerci. Il primato della Roma? Pensiamo a recuperare i punti persi» Biava poi è out dal 15 settembre, Dias lotta con un’infiammazione al tendine del ginocchio, Novaretti alle prese con la distrazione alla coscia spera nel giovedì di Europa League.
Il sergente di Sarajevo dovrà chiedere gli straordinari a Ledesma: il registra prende le misure da difensore centrale, non sarebbe la prima volta in biancoceleste, non ci sono molte possibilità per Elez. Radu resterà in dubbio fino all’ultimo per l’edema all’alluce del piede destro, ieri non si è allenato: «Domani (oggi ndr) effettuerà il provino decisivo». Potrebbe riprendersi il suo ruolo da centrale. Anche sulle fasce si vola molto basso, Konko allunga ancor di più i tempi di recupero. Buon per Cavanda, sarà ancora suo l’out destro ma su quello opposto son dolori. Out Lulic per una lesione alla coscia sinistra, Pereirinha a mezzo servizio, almeno sorride Vinicius. Il brasiliano non ha ancora esordito in maglia biancoceleste, potrebbe essere convocato da Petkovic già per domenica. Una Lazio da inventare dunque per il tecnico bosniaco, a centrocampo mancherà anche Biglia. È il momento per Hernanes di caricarsi il gruppo sulle spalle, dovrà far dimenticare l’opaco primo tempo di San Siro. Oggi intanto in scena la conferenza stampa di vigilia di Petkovic e la rifinitura anti grifone. (Giorgia Baldinacci)


Ballardini: Lazio al settimo posto (Il Tempo)

Un’avventura da dimenticare, uno dei momenti più brutti della sua carriera, sei mesi di critiche e fischi da parte dei tifosi della Lazio. Davide Ballardini è tornato a parlare, ha analizzato con attenzione la sfida di domenica contro il Genoa, è un doppio ex, ha allenato per anni anche il Liguria. Non sarà una gara facile, le squadre arrivano all’appuntamento in un momento delicato, per i biancocelesti la crisi non è ancora finita. I rossoblu sono reduci dal successo casalingo con il Parma, ma in trasferta faticano tremendamente. Il tecnico, in questa lunga intervista, ha raccontato segreti e tanto altro di due formazioni che conosce molto bene.
Che partita si aspetta?
«Sarà certamente una partita aperta. Tra le due, visto anche questo avvio di campionato, penso che la Lazio sia favorita. Il Genoa comunque è una squadra competitiva. Ma il mio pronostico pende per la squadra di Petkovic. Ha giocatori forti, di qualità e in queste ultime partite ha concesso molto meno all’avversario. La Lazio ha tanti impegni vista anche la partecipazione in Europa League e ognitanto, è giusto fare un turnover come è successo nella partita contro il Cagliari schierando dal primo minuto i vari giovani come Felipe Anderson e Bryan Perea».
Cosa dovrà temere di più la Lazio del Genoa?
«Sicuramente Bertolacci che è un ragazzo di qualità e sente molto la porta. Viste le sue caratteristiche sa rendersi pericoloso anche con conclusioni dalla distanza. I rossoblu sono cambiati molto e di quelli che ho allenato io ce ne sono ben pochi. Sono rimasti ad esempio Portanova e Manfredini, due difensori centrali che oltre alla loro fisicità, sono molto affidabili tatticamente».
Petkovic sta vivendo un momento delicato. Si può paragonare al suo?
«La mia è stata un situazione differente, direi drammatica. Non ho avuto l’occasione per gestirla, in quanto si era deciso di mettere fuori rosa due giocatori importanti come Pandev e Ledesma. L’argentino è un bravo ragazzo, lo conosco bene. In quella stagione, il peggiore fui proprio io che mi piegai alle decisione di Lotito e Tare. Accettai una situazione che non andava avallata»
Lei ha lavorato con 4 presidenti impegnativi: Cellino, Zamparini, Lotito e Preziosi, con quale si è trovato meglio?
ì«Sicuramente con Zamparini si è instaurato un buon rapporto. Il presidente del Palermo è persona schietta dal punto di vista umano, dice sempre ciò che pensa con trasparenza, e almeno per come sono fatto io questa è una qualità che ho sempre apprezzato. Poi occorre comunque sempre lavorare come sai, adattandoti anche all’interlocutore che hai di fronte. In genere noi abbiamo lasciato sempre terreno fertile ovunque siamo stati; mi piace ricordare di nuovo il caso del Palermo, dove la società riuscì a far cassa vendendo giocatori importanti valorizzati anche da noi, come ad esempio Barzagli e Brienza».
Dove può arrivare questa Lazio?
«Tra il settimo e il nono posto, non la vedo assolutamente tra le prime tre. La politica della società è sempre la stessa, giocatori di esperienza, magari stranieri. Da tre anni inoltre è la formazione che ha cambiato di più, solo quando c’ero io non si è fatto nulla al livello di mercato. Questa non è di certo la mia maniera di lavorare, ma è da apprezzare visto che in questi anni qualche trofeo è stato vinto. Se i risultati non sono arrivati con me alla guida, devo dire che la colpa è stata anche la mia”.
Si rivede in Petkovic?
«No ripeto, lui ha la possibilità di schierare i migliori giocatori, a me questo non fu permesso. Per quanto mi riguarda sono diversi anni che subentro in corsa, al Genoa ho fatto un buon lavoro, ci siamo salvati con un calendario molto difficile, spero di tornare presto ad allenare». (Gianluca Cherubini)


Radu vicino al recupero Ledesma provato in difesa (La Repubblica ed. Roma)

Giorno decisivo per Radu. Ieri è stato tenuto a riposo precauzionale, oggi scenderà in campo per capire se la contusione all’alluce del piede sinistro è alle spalle. Le sensazioni sono positive. Vista la penuria di difensori, il recupero del rumeno diventa decisivo. In attesa del responso, per cautelarsi Petkovic ha provato Ledesma difensore centrale. Tra infortuni e squalifiche, infatti, gli unici tre “superstiti” del reparto arretrato sono Ciani, Cavanda e Pereirinha. Dalla casella infortunati è uscito definitivamente Vinicius. Il terzino brasiliano (che ancora non ha debuttato in biancoceleste) è convocabile per la gara con il Genoa. Qualche timida speranza anche per il recupero di Novaretti. Più probabile che torni direttamente giovedì con l’Apollon.
Quando sicuramente ci sarà Cana, arruolabile in Europa League ma squalificato domani: «Purtroppo dovrò guardarla dalla tribuna. Spero che ci siano tanti tifosi perché dobbiamo assolutamente vincere». Qualsiasi altro risultato potrebbe riaccendere di nuovo la fiamma della contestazione, dovuta alla classifica della Lazio ma anche (e soprattutto) a quella della Roma: «Ogni giocatore che viene qui è fiero di indossare questa maglia ed è cosciente della rivalità cittadina. Onestamente a me non frega molto del primato dei giallorossi, preferisco concentrarmi su noi stessi e credo che in questo inizio di stagione ci manchino 4 o 5 punti. Bravi loro che sono primi, noi però dobbiamo dimostrare una mentalità vincente senza guardare troppo gli altri». (marco ercole)
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Brocchi 63

Re:02 Novembre 2013
« Risposta #2 : Sabato 2 Novembre 2013, 10:50:54 »

Che partita si aspetta?
«Sarà certamente una partita aperta. Tra le due, visto anche questo avvio di campionato, penso che la Lazio sia favorita.

:priest: :ikes:


Accettai una situazione che non andava avallata»

Si rivede in Petkovic?
«No ripeto, lui ha la possibilità di schierare i migliori giocatori, a me questo non fu permesso.

Magari queste cose andavano dette a tempo debito

Brocchi 63

Re:02 Novembre 2013
« Risposta #3 : Sabato 2 Novembre 2013, 11:09:30 »
Grazie Matita  :)

Boks XV

Re:02 Novembre 2013
« Risposta #4 : Sabato 2 Novembre 2013, 11:46:47 »
Magari queste cose andavano dette a tempo debito

lo ammette anche lui:

In quella stagione, il peggiore fui proprio io che mi piegai alle decisione di Lotito e Tare. Accettai una situazione che non andava avallata