www.gazzetta.itNetta supremazia biancoceleste, ma in attacco non segna più nessuno e nella ripresa il calo è vistoso. Ederson di testa a porta vuota spara alto, Hernanes sfiora il gol. Keita la nota positiva. Klose in tribunaLa Lazio non è più capace di fare gol. Lo 0-0 di Nicosia, che non mette a rischio la qualificazione in Europa League, lascia segnali poco incoraggianti. Un primo tempo dominato senza concretizzare la serie di occasioni create poteva trasformarsi in beffa nel finale della partita, quanto la voglia di vincere è stata sostituita da una stanchezza evidente e l'Apollon in contropiede ha rischiato addirittura di vincerla. Per Petkovic poche le note positive: bene Keita, Radu e la verve di Ederson ed Hernanes. Ma a questa Lazio manca la zampata finale. E senza quella...
NIENTE MIRO — Dopo il ko disarmante con l'Atalanta Petkovic riparte dalle certezze: Ledesma e Gonzalez a centrocampo, riecco Radu dopo due mesi. Mancano all'appello Candreva (febbre) e Lulic (out 3 settimane) e niente Klose, rimasto in tribuna. In campo ci sono Hernanes e davanati Ederson e Keita con Floccari.
SFORTUNA — I numeri aiutano a leggere il primo tempo: 7-0 i corner, 54-46 la percentuale del possesso palla, 8-2 i tiri in porta. Tutto a favore della Lazio, che si mangia le mani però per non essere riuscita a concretizzare una superiorità evidente. L'Apollon è consapevole della differenza di tasso tecnico e fa quel che può: tutti dietro la linea della palla, pressing a tutto campo e speranze affidate alle frecce Sangoy e Papoulis. Il giochino funziona all'inizio, con un paio di brividi per la difesa creati da un pasticcio di Cavanda prima e da un errore di Ederson poi. La Lazio prende le misure, inizia a macinare gioco a centrocampo e fa valere le qualità dei singoli con occasioni a ripetizione. Da circoletto rosso il gol divorato da Ederson 28': angolo di Keita, Radu spizza e il brasiliano arriva all'impatto col pallone a un metro da una porta spalancata. Palla alta. Ancora: al 40' Ederson scappa a destra, cross teso sul quale Bruno Vale esce a vuoto, Hernanes prende palla, si libera di Stylianou e calcia col sinistro: palla fuori di un niente. Prima e dopo occasioni per Floccari, Ledesma, Cana e ancora Ederson ed Hernanes. Niente da fare. Una Lazio padrona (ma che bravo Keita, imprendibile e sempre lucido) non concretizza e al riposo si va sullo 0-0.
SPUNTATI — Nella ripresa il primo corner cipriota vale il primo grosso brivido laziale: Floccari di testa colpisce e mette in corner, ma la palla sfiora il palo alla destra di Marchetti. Siamo al 4' e l'occasione dà la sveglia ai biancocelesti, che ricominciano: Gonzalez calcia al 6' di un soffio fuori, Vale para su Novaretti all'8. Centrocampo ingolfato e troppa fretta in più di qualche biancoceleste fanno il gioco dell'Apollon: al 12' Papoulis approfitta di un rinvio sberciato da Cavanda e sfiora la traversa. Un canovaccio che non muta e che permette col tempo di guadagnare fiducia ai giocatori dell'Apollon, la cui intensità nel pressing, se possibile, aumenta mettendo in difficoltà Ledesma e soci ancora con Sangoy e Papoulis. Petkovic prova a inserire (siamo al 25') Perea per Floccari. Servirebbe cattiveria e killer instinct, alla Lazio, per chiuderla. Invece si procede al piccolo trotto, seppur sempre nella metà campo cipriota. La sensazione è quella di più di qualche uomo stanco e privo della indispensabile lucidità. E così all'ennesimo contropiede Novaretti salva su Roberto lanciato in area. La Lazio rischia la beffa. A 10 minuti dalla fine tocca a Felipe Anderson per Keita. Un ingresso prezioso: in campo si avverte subito la scossa per l'assalto finale e Ledesma serve ad Hernanes una palla preziosa sprecata calciando fuori, poi Anderson dà ad Ederson, che pasticcia e perde palla al limite dell'area. Niente da fare, la Lazio non sa più far male e rischia su contropiede al 42': Meriem calcia fuori e salva Marchetti. Sarebbe stato troppo.
Nicola Melillo