www.gazzetta.itCorrea porta in vantaggi gli ospiti, Rabiot firma il pari al 39° pt. Nella ripresa si scatena lo spagnolo autore di due gol, il secondo su rigore. E al 69° Pirlo lo sostituisce col portogheseDue episodi dubbi in area biancoceleste, un rigore (realizzato da Morata), una traversa scheggiata da Milinkovic: Juve-Lazio è questo e molto altro, in una serata che vede la squadra di Pirlo superare in rimonta i capitolini per 3-1. Con Ronaldo ad osservare dalla panchina. Poi Pirlo lo manderà in campo al posto di Morata, a risultato acquisito. Intanto Correa aveva portato in vantaggio la Lazio, Rabiot aveva firmato il pari, e una doppietta di Morata, supportato da uno scatenato Chiesa, aveva decretato il risultato finale. Con la Juve che erode tre punti all’Inter, portandosi a -7 con una partita in meno, e mette a segno il primo colpo: ora la attende la seconda prova, ancora più ostica, il ritorno degli ottavi di Champions. Se vorrà avanzare, martedì dovrà centrare un’altra rimonta, stavolta sul Porto.
In&Out --- Se la Lazio deve rifarsi il look per le assenze di Felipe, Radu e Lazzari, la Juve resta alle prese con la sua raffica di indisponibili, l’ultimo in ordine di tempo Bentancur, positivo al Covid. De Ligt non convocato, tornano in panchina Bonucci e Arthur, col rientrante Cuadrado promosso già titolare. Ma la notizia è la panchina di Ronaldo: il portoghese dunque si ferma, ed è la prima volta dopo 16 presenze consecutive in serie A, precisamente dal derby giocato lo scorso 5 dicembre. Ancora fuori Dybala, in avanti giocano Morata e Kulusevski. Nel 4-4-2 varato per l’occasione da Pirlo, trova spazio anche Bernardeschi, sulla fascia opposta rispetto a Chiesa, in mezzo Rabiot e Ramsey. Nella Lazio trova spazio Marusic dietro, sulle fasce Lulic e Fares, con Correa a dar man forte a Immobile.
I gol --- E’ la Lazio a prendere in mano il match nelle battute iniziali. Fares e Milinkovic su punizione fanno tremare la Juve, ma è Correa a colpire al 14’: liberato da un errore di Kulusevski, con un gioco di gambe supera Demiral e infila un destro di prepotenza. E’ l’1-0 per la Lazio. Una respinta di Szczesny su Milinkovic dà il segnale alla Juve: è l’ora del riscatto. Così i bianconeri crescono in personalità e riescono a chiudere qualche spiffero sulla destra. Al 24’ partono grandi proteste juventine per un braccio di Hoedt su una bella incursione di Chiesa in area ma Massa dopo un silent check lascia giocare. Ramsey e Morata di testa sbagliano di poco la mira, al 39’ arriva il pareggio: assist di Morata, Rabiot allunga la falcata e di sinistro infila un Reina non impeccabile sul primo palo.
Morata show --- Dopo un primo tempo double face – i primi 24’ sono di marca laziale, poi domina la Juve – la ripresa si rivela da subito più equilibrata ed aperta. Chiesa in apertura ha l’occasione per il raddoppio juventino, Reina respinge con un grande intervento, poi è Milinkovic a scheggiare la traversa bianconera con un colpo di testa all’indietro. Poi sale in cattedra Morata: prima un contatto assai sospetto in area con Marusic vede lo juventino avere la peggio ma non il fischio arbitrale a suo favore, quindi Chiesa innesca lo spagnolo, che infila il pallone fra palo e portiere, bruciando Hoedt. E’ il 57’, la Juve si porta sul 2-1, Morata ritrova il gol smarrito dallo scorso 19 dicembre. Ma il suo show non è finito: Milinkovic travolge Ramsey in area, stavolta Massa fischia e lo spagnolo dal dischetto spiazza Reina. E’ il 60’, la Juve è avanti 3-1. Al 69’ Pirlo cambia il copione: fuori Morata, Cuadrado e Ramsey, dentro Ronaldo, Arthur e McKennie. Poi anche Bonucci e Arthur tornano ad assaggiare il campo, pare quasi di buttare lo sguardo sul prossimo match. Una rimonta è andata in porto, ora ai bianconeri ne servirebbe una seconda.