Nonostante abbia militato in due fra le squadre che odio con più convinzione - la terza è fuori concorso -, lo ricordo come un giocatore esaltante per potenza e concretezza.
Ma non è certo questo il motivo per cui troverei terribile, se confermata, una notizia del genere.
Ovviamente, anche in questo caso si parlerebbe di fatalità e scemenze del genere: come se un'incidenza della suddetta malattia di circa 60 volte superiore fra i calciatori, rispetto al resto della popolazione, potesse dipendere dal caso.