www.repubblica.itI numeri dell'anno solare sono contro il cannoniere tedesco, a segno solo in 3 delle 25 gare giocate con biancocelesti e Nazionale e poco incisivo anche nel derby. Un dato che fa rimpiangere ancora di più il mancato arrivo di YilmazÈ il 36esimo minuto dell'ultimo derby: Lulic arriva sul fondo e mette al centro uno di quei palloni che ogni attaccante sogna la notte. Un filtrante rasoterra che deve essere solo sfiorato e indirizzato in porta. Chiaramente il destinatario di quel passaggio è Klose, unico terminale offensivo biancoceleste, ma il tedesco inciampa e perde il tempo per farsi trovare pronto all'appuntamento con il gol. Un errore non da lui. Al 10' del secondo tempo, con le squadre ancora ferme sullo 0-0, Miro ha una seconda opportunità. È ancora Lulic a ispirare con un cross sul secondo palo che scavalca tutti: il centravanti della Germania questa volta calcola alla perfezione il tempo e impatta la palla con la coscia. Peccato però che questa volta sia la mira a difettare, con il pallone che termina a lato dando solo l'illusione ottica della rete. Due errori che pesano come un macigno sul risultato finale. Due gol mancati che qualche tempo fa, probabilmente, Klose non avrebbe fallito.
NELL'ANNO SOLARE KLOSE HA SEGNATO IN 3 PARTITE - "Forse è meno brillante, gli serve un gol per sbloccarsi e poi andrà tutto meglio", assicura Petkovic. Più che altro lo spera. Perché al momento il suo attaccante è andato a segno solo una volta in queste prime quattro giornate di campionato: non era mai partito così a rilento. Al suo primo anno in Italia (stagione 2011/2012) alla quarta giornata ne aveva segnate due (al Milan e al Cesena) e quella successiva allo stesso
punto del campionato era già a quota 3 (doppietta al Palermo e gol al Chievo). Ma il dato preoccupante è quello che emerge dai gol realizzati complessivamente da Miro nell'anno solare corrente: su 25 partite giocate (21 con la Lazio e 4 con la maglia della Nazionale) ha segnato 7 reti. Cinque di queste però sono arrivate nel 6-0 al Bologna del 5 maggio scorso, mentre le altre due sono arrivate con la Juventus (unica occasione da quando è in Italia in cui la Lazio perde in campionato quando lui va a segno) e all'Austria con la maglia della Germania, un centro che gli ha permesso di raggiungere Muller nella classifica dei cannonieri di tutti i tempi della selezione tedesca. Significa che su 25 presenze complessive Klose è andato a segno solo in 3 occasioni, rimanendo a secco nelle restanti 22.
LA MANCANZA DI ALTERNATIVE IN ATTACCO - Numeri impietosi per una leggenda vivente come lui, un campione che sogna di partecipare ai prossimi mondiali per provare a centrare anche un altro record, quello di gol realizzati in una fase finale della Coppa del Mondo. L'attuale primatista in questa speciale classifica è Ronaldo, "Il Fenomeno" chiaramente, fermo a quota 15 e Klose è distante una sola lunghezza. Proprio il pensiero di Brasile 2014, forse, sta incidendo sulle sue prestazioni. Da un certo punto di vista prevedibile, ed è anche questo il motivo dei tanti rimpianti per il mancato arrivo di Yilmaz, un attaccante che avrebbe potuto sostituire Miro senza farlo rimpiangere in una stagione così delicata. Ma il turco non è arrivato e la Lazio si ritrova con un Floccari, apparso inadeguato in queste prime uscite, e con due giovani sui quali non si possono caricare troppe responsabilità. Sono i baby Keita e Perea, che insieme a Felipe Anderson potrebbero diventare l'arma in più per la nuova Lazio. Il condizionale è d'obbligo: a parte il giovane spagnolo di origini senegalesi, gli altri due non sono ancora riusciti a debuttare con la maglia biancoceleste. Al momento restano ancora due incognite, sulle quali però la società è pronta a scommettere a occhi chiusi, con la convinzione che possano rivelarsi importanti per l'immediato futuro.
SEMPRE PIÙ EMERGENZA IN DIFESA: SI BLOCCA PURE KONKO - Forse già da mercoledì con il Catania, quando Petkovic di sicuro dovrà inventarsi qualcosa in difesa. Dopo la squalifica di Dias e gli infortuni di Radu, Biava e Novaretti, il tecnico di Sarajevo perde anche Konko: il terzino ha riportato un risentimento nella coscia destra e si teme uno stiramento. Probabile che resti fermo per almeno 2 settimane. Con i siciliani, dunque, i soli difensori a disposizione saranno i terzini Cavanda, Vinicius e Pereirinha, e i centrali Cana, Ciani (uscito nel derby per dei crampi) e il giovane Primavera Elez, portato già in panchina contro la Roma.