Autore Topic: Biancocelesti & FARE Network  (Letto 48390 volte)

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Offline cartesio

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Re:Biancocelesti & FARE Network
« Risposta #20 : Martedì 2 Aprile 2013, 22:51:40 »
http://www.biancocelesti.org/treasury/

Quale sottile ironia, mettere un link alla pagina delle donazioni nel topic di FARE (= tariffa).    :occhiolino:
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline Aquilatina

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Re:Biancocelesti & FARE Network
« Risposta #21 : Sabato 5 Ottobre 2013, 23:02:47 »
Organizzate un'amichevole antirazzista Biancocelesti-Lazionet, pure loro mi sa che sono membri del FARE.
Magari si tiene segreto il luogo  ;)
Un utente di Lazionet ha postato questo, evidenziando e con faccina di sorpresa l'appartenenza di Biancocelesti.org al FARE:

 Aecco i membri:
FARE members
Below a list of members as of 04/10/2013.
A.S.D Balon Mundial ONLUS , Italy
African Care, Finland
Alliance Against Nazism, Latvia
Andrea Pavlovits, Hungary
Anthony Mette, France
Anti-Discrimination Centre Memorial, Russia
Antifacsyk, Belarus
AO Info Terra, Republic of Moldova
Art.1 Gelderland-Midden, Netherlands
Arthur Wharton Foundation, United Kingdom
Asd Polisportiva Jackie Tonawanda, Italy
Asì es mi futbol, Italy
Balkan Alpe Adria Projekt (BAAP), Austria
Balkan Alpe Adria Project, Serbia
Berenice Miles, United Kingdom
Biancocelesti  , org, Italy      :o (io ho messa questa, ma nel post è "surprised"
BiBeriS - Bildung & Beratung im Sport, Germany
Bildungs - und Sozialwerk. BLSBeV, Germany
Black & Asian Coaches Association, United Kingdom
Black Collective of Media in Sport (BCOMS), United Kingdom
Black European Women Council, Greece
Bridge of Friendship Kartlosi, Georgia
Bündnis aktiver Fußballfans e.V. (BAFF e.V), Germany
Centre for access to football in Europe (CAFE), United Kingdom
CEPA-Colectivo de Prención e Inserción Andalucía, Spain
Chrzaszczyki, Poland
Colega-Jaén, Spain
Colegasur - Granada, Spain
Community Development Institute, Macedonia
Congress of national of minorities of Ukraine, Ukraine
David Hassan, Ireland
David Henry, St Lucia
Derby and Derbyshire Race and Equality Commission, United Kingdom
Discover Football Club Kreuzberg, Germany
Droni Youth Association, Georgia
Dynamo Windrad e.V, Germany
Education 4 Peace, Switzerland
Esquilino Football Club, Italy
European Gay and Lesbian Sport Federation (EGLSF), Netherlands
European Network: Stop Hate Crimes, Spain
FairPlay. Different Colours. One Game / VIDC, Austria
Familias Por La Diversidad, Spain
FARE Network Switzerland, Switzerland
Federació d'Associacions Gitanes de Catalunya, Spain
Finnish Multicutural Sports Federation, Finland
Football Academy of Volos, Greece
Football Against Prejudices, Ukraine
Football State, Israel
Football Supporters Europe, Germany
Football Unites Racism Divides, United Kingdom
FOUL, Greece
Fußballfans gegen Homophobie, Germany
Fundacja dla Wolnosci, Poland
NK Čarda Martjanci, Slovenia
Greek Council for Refugees, Greece
Helsinki Citizen's Assembly Georgian National, Georgia
Henrik Lunde, Norway
Humanitarian Organisation Icumbi, Russia
JCPN, Netherlands
John Blankenstein Foundation , The Netherlands
Just a ball game?, United Kingdom
KFF 'Kacanikasja', Kosovo
Kharkiv University of Humanities "People’s Ukrainian Academy", Ukraine
Kick It Out, United Kingdom
Kopfstoss. FM (Radio Corax), Germany
KULSPORT, Montenegro
Les Dégommeuses, France
LN, Italy
LICRA, France
Liikkukaa! Ry, Finland
Loukas Anastasiadis, Greece
Ludia proti rasizmu, Slovakia
Macedonian Center for Culture and Development, Macedonia
Mahatma Gandhi Human Rights Organisation, Hungary
Malta FA, Malta
Max Mauro, Ireland
Mehralsfussball.at, Austria
Michelle Moore, UK
Mifalot, Israel
Mondial Stars Ry, Finland
Movimiento contra la Intolerancia, Spain
NK Čarda Martjanci, Slovenia
NEEKA, Ukraine
Never Again Association - Stowarzyszenie Nigdy Wiecej, Poland
New African Football Academy, Austria
New Israel Fund, Israel
NGO Forum mladi i neformalna edukacija, Montenegro
NGO Proactive, Serbia
NISO /Gi rasisme rødt kort, Norway
Norwegian People's Aid, Norway
Organization of women of municipality of Sveti Nikole, Macedonia
Out in Slovenia, Slovenia
Paris Foot Gay, France
Penya Blaugrana de Gais i Lesbianes -FC Barcelona Gay and Lesbianes, Spain
Policy Center for Roma and Minorities, Romenia
Polisportiva Sanprecario Padova, Italy
Pride Sports, United Kingdom
PROAKTIV, Serbia
Queer Football Fans, Germany
Raf Willems, Belgium
Red Deporte y Cooperación, Spain
Robin Wilson, Ireland
Roter Stern Leipzig 99 e.V, Germany
Royal Belgian FA, Belgium
Rude Boys And Girls Sampdoria, Italy
Sacred Sports Foundation Incorporated, St Lucia
Show Racism the Red Card - Deutschland e.V., Germany
Slovene Philanthropy, Slovenia
Sportitude-FRANCE, France
Spolint, Slovenia
Sport Against Racism Ireland, Ireland
Sportikul, Serbia
Stichting Meer dan Voetbal (More than Football Foundation), Netherlands
Stichting Women Win, Netherlands
Svjetska Organizajica Roma UBorbi Protiv DiskrimacjieRAS, Croatia
Swiss minorities sports culture & integration (Swiss Minros), Switzerland
Tchiyiwe Chihana, United Kingdom
The Door Albania, Albania
The Justin Campaign, United Kingdom
Union of Kurdish Youth of Georgia, Georgia
Union Vienna Türkgücü SKV, Austria
Unione Italiana Sport Per tutti (UISP), Italy
UNITED for intercultural action, Netherlands
Youth Association -Step Ahead, Croatia
Youth Forum Bitola, Macedonia
Zimbabwe Newport Volunteering Association, United Kingdom
Io tifo due squadre: la Lazio e chi gioca contro la riomma

Zapruder

Re:Biancocelesti & FARE Network
« Risposta #22 : Sabato 5 Ottobre 2013, 23:09:15 »
Sorpresa in che senso?

Offline Il lodolaio

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Re:Biancocelesti & FARE Network
« Risposta #23 : Martedì 8 Ottobre 2013, 15:01:13 »
Perché questo forum non chiede spiegazioni al FARE ?
Oh vivacchiare...

Offline Cliath

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Re:Biancocelesti & FARE Network
« Risposta #24 : Martedì 8 Ottobre 2013, 15:39:00 »
Perché questo forum non chiede spiegazioni al FARE ?

Era proprio quello che volevo proporre anch'io, grazie Carlo

Brocchi 63

Re:Biancocelesti & FARE Network
« Risposta #25 : Martedì 8 Ottobre 2013, 20:57:03 »
8 ottobre 2013

Squalifica Uefa, Fare e media, il tifoso della Lazio ne ha abbastanza.

Da sempre, LazioNet si è battuta contro ogni forma di razzismo e di discriminazione.
L’ha fatto con striscioni, organizzando eventi, partecipando a iniziative di altre realtà, con la forza delle migliaia di iscritti stufi di sentirsi accusare periodicamente di essere razzisti per il comportamento di una minoranza rumorosa.
La sensibilità della nostra Community, il continuo impegno di molti e la convinzione che tutti noi possiamo e dobbiamo far sentire la nostra voce, ci hanno fatto prendere posizione in prima fila in questa battaglia.
Anche per questo, per dare il nostro contributo nella lotta contro ogni forma di discriminazione nel calcio, LazioNet, mesi fa, ha chiesto di aderire ufficialmente alla rete FARE (Football Against Racism in Europe).
Quello stesso Network FARE che negli ultimi giorni è stato scoperto da molti tifosi della Lazio per essere responsabile delle segnalazioni che hanno portato al provvedimento di chiusura dello stadio per la prossima partita casalinga di Europa League.
Eppure finora l’unica risposta che abbiamo ricevuto è stata il silenzio.
Avremmo voluto contribuire col nostro impegno, avremmo voluto raccontare agli altri membri della Rete la nostra esperienza di Laziali antirazzisti, la nostra stessa presenza sarebbe stata la dimostrazione che quello del “Laziale = razzista” è solo un luogo comune, un pregiudizio da cancellare come molti altri.
Avremmo voluto, vorremmo, ma non possiamo farlo.
E iniziamo a domandarci se sia solo un caso il fatto che la nostra richiesta formale di adesione sia ancora inevasa.
Dubbi che non possono che essere acuiti dalle modalità sconosciute con cui la rete FARE giunge alle sue conclusioni che poi, inoltrate alla UEFA, portano a provvedimenti disciplinari, come nel nostro recente caso.
La presenza di una realtà forte, autorevole e conosciuta come LazioNet all’interno della Rete avrebbe consentito di capire per quale motivo ci sia una continua ricerca di qualsiasi minimo episodio che possa portare a una sanzione nei confronti della Lazio, talvolta anche compiendo esagerazioni che non fanno altro che far perdere di credibilità a una lotta comune.
Non una persecuzione, sarebbe esagerato ipotizzarla, ma la risposta più semplice alla necessità di avere un nemico ben definito da combattere a colpi di comunicati, esposti e squalifiche.
Nemico che si è trovato fin troppo facilmente nella Curva Nord e in tutta la tifoseria Laziale.
Ci spieghino, i signori del FARE, quale motivazione ci sia alla base del loro silenzio nei nostri confronti, altrimenti non potremo che concludere che si tratti solo di un pregiudizio nei confronti di noi Laziali.
Ci diano modo di far sentire la nostra voce anche all’interno della loro Rete, a difesa di quella parte maggioritaria della tifoseria Laziale che non è razzista e che in questi casi è solo una vittima innocente.
E ci diano modo anche di far notare quando, nel tentativo di ottenere un risultato ammirevole come quello per cui entrambi ci battiamo, compiono delle esagerazioni.

Il tifoso Laziale, si sa, è il più grande critico di se stesso, e da parte nostra si è sempre alzata forte una voce di condanna, netta e senza mezzi termini, contro ogni episodio di discriminazione, e così continuerà a essere, da membri del FARE come da estranei alla Rete.

Ma nemmeno il più feroce autocritico avrebbe potuto scrivere degli articoli come quelli apparsi su alcuni quotidiani in seguito alla partita contro la Fiorentina.
Le ricostruzioni di una tifoseria ululante contro la memoria dei poveri migranti annegati nelle acque di Lampedusa sono quanto di più lontano ci sia dalla realtà dei fatti dell’Olimpico.
Pur condannando senza appello gli isolati fischi durante il minuto di silenzio, e più in generale tutte le manifestazioni razziste all’interno del nostro stadio, non possiamo non affermare a gran voce che a questa continua mistificazione della realtà noi ci opponiamo.
Non è più tollerabile questo assedio mediatico per cui ogni minimo soffio di vento viene interpretato nel peggiore dei modi, gettando fango su una reputazione, quella della tifoseria Laziale, già sufficientemente compromessa da anni di episodi deprecabili.
L’etica professionale vorrebbe che un cronista riportasse la fedele realtà dei fatti, non delle fantasiose ricostruzioni.
Così come LazioNet ha sempre condannato, laddove evidenti, gli episodi negativi che hanno visto colpevoli i nostri tifosi, allo stesso modo LazioNet non può che prendere le distanze da una certa stampa sensazionalistica.

La Lazio sta diventando un bersaglio contro cui sempre più soggetti si concentrano per scagliare le loro freccette.
Questi attacchi mediatici e non, hanno come effetto principale l’indebolimento dell’immagine della Lazio e la penalizzazione della stragrande maggioranza dei tifosi biancocelesti.
La strategia mediatica della Società ci sembra inadeguata: il silenzio ufficiale, la mancanza di una reazione nei confronti di questi continui attacchi, l’arrendevolezza di fronte a certe mistificazioni della realtà, sono aspetti della strategia comunicativa della Lazio che non comprendiamo e non vorremmo più vedere.
Non solo il nostro auspicio per i futuri casi simili è una risposta forte e decisa da parte della Società, ma ribadiamo quanto già detto circa la disponibilità di LazioNet a qualsiasi coinvolgimento su queste tematiche da parte della Società stessa.
Abbiamo già esposto delle idee, presentato dei progetti alla Lazio, saremmo contenti e orgogliosi se la nostra voce venisse amplificata dal megafono ufficiale della Società.
Perchè, da sempre, “il razzismo ci fa schifo, forza Lazio è il nostro tifo”.

Lazio.net

Zapruder

Re:Biancocelesti & FARE Network
« Risposta #26 : Giovedì 10 Ottobre 2013, 21:23:10 »
Mah, l'impressione è che si giri intorno al problema centrale, che è quello delle manifestazioni ignobili che si registrano durante le partite della Lazio.

Offline WBB

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Re:Biancocelesti & FARE Network
« Risposta #27 : Sabato 12 Ottobre 2013, 10:04:50 »
8 ottobre 2013

Squalifica Uefa, Fare e media, il tifoso della Lazio ne ha abbastanza.

Da sempre, LazioNet si è battuta contro ogni forma di razzismo e di discriminazione.
L’ha fatto con striscioni, organizzando eventi, partecipando a iniziative di altre realtà, con la forza delle migliaia di iscritti stufi di sentirsi accusare periodicamente di essere razzisti per il comportamento di una minoranza rumorosa.
La sensibilità della nostra Community, il continuo impegno di molti e la convinzione che tutti noi possiamo e dobbiamo far sentire la nostra voce, ci hanno fatto prendere posizione in prima fila in questa battaglia.
Anche per questo, per dare il nostro contributo nella lotta contro ogni forma di discriminazione nel calcio, LazioNet, mesi fa, ha chiesto di aderire ufficialmente alla rete FARE (Football Against Racism in Europe).
Quello stesso Network FARE che negli ultimi giorni è stato scoperto da molti tifosi della Lazio per essere responsabile delle segnalazioni che hanno portato al provvedimento di chiusura dello stadio per la prossima partita casalinga di Europa League.
Eppure finora l’unica risposta che abbiamo ricevuto è stata il silenzio.
Avremmo voluto contribuire col nostro impegno, avremmo voluto raccontare agli altri membri della Rete la nostra esperienza di Laziali antirazzisti, la nostra stessa presenza sarebbe stata la dimostrazione che quello del “Laziale = razzista” è solo un luogo comune, un pregiudizio da cancellare come molti altri.
Avremmo voluto, vorremmo, ma non possiamo farlo.
E iniziamo a domandarci se sia solo un caso il fatto che la nostra richiesta formale di adesione sia ancora inevasa.
Dubbi che non possono che essere acuiti dalle modalità sconosciute con cui la rete FARE giunge alle sue conclusioni che poi, inoltrate alla UEFA, portano a provvedimenti disciplinari, come nel nostro recente caso.
La presenza di una realtà forte, autorevole e conosciuta come LazioNet all’interno della Rete avrebbe consentito di capire per quale motivo ci sia una continua ricerca di qualsiasi minimo episodio che possa portare a una sanzione nei confronti della Lazio, talvolta anche compiendo esagerazioni che non fanno altro che far perdere di credibilità a una lotta comune.
Non una persecuzione, sarebbe esagerato ipotizzarla, ma la risposta più semplice alla necessità di avere un nemico ben definito da combattere a colpi di comunicati, esposti e squalifiche.
Nemico che si è trovato fin troppo facilmente nella Curva Nord e in tutta la tifoseria Laziale.
Ci spieghino, i signori del FARE, quale motivazione ci sia alla base del loro silenzio nei nostri confronti, altrimenti non potremo che concludere che si tratti solo di un pregiudizio nei confronti di noi Laziali.
Ci diano modo di far sentire la nostra voce anche all’interno della loro Rete, a difesa di quella parte maggioritaria della tifoseria Laziale che non è razzista e che in questi casi è solo una vittima innocente.
E ci diano modo anche di far notare quando, nel tentativo di ottenere un risultato ammirevole come quello per cui entrambi ci battiamo, compiono delle esagerazioni.

Il tifoso Laziale, si sa, è il più grande critico di se stesso, e da parte nostra si è sempre alzata forte una voce di condanna, netta e senza mezzi termini, contro ogni episodio di discriminazione, e così continuerà a essere, da membri del FARE come da estranei alla Rete.

Ma nemmeno il più feroce autocritico avrebbe potuto scrivere degli articoli come quelli apparsi su alcuni quotidiani in seguito alla partita contro la Fiorentina.
Le ricostruzioni di una tifoseria ululante contro la memoria dei poveri migranti annegati nelle acque di Lampedusa sono quanto di più lontano ci sia dalla realtà dei fatti dell’Olimpico.
Pur condannando senza appello gli isolati fischi durante il minuto di silenzio, e più in generale tutte le manifestazioni razziste all’interno del nostro stadio, non possiamo non affermare a gran voce che a questa continua mistificazione della realtà noi ci opponiamo.
Non è più tollerabile questo assedio mediatico per cui ogni minimo soffio di vento viene interpretato nel peggiore dei modi, gettando fango su una reputazione, quella della tifoseria Laziale, già sufficientemente compromessa da anni di episodi deprecabili.
L’etica professionale vorrebbe che un cronista riportasse la fedele realtà dei fatti, non delle fantasiose ricostruzioni.
Così come LazioNet ha sempre condannato, laddove evidenti, gli episodi negativi che hanno visto colpevoli i nostri tifosi, allo stesso modo LazioNet non può che prendere le distanze da una certa stampa sensazionalistica.

La Lazio sta diventando un bersaglio contro cui sempre più soggetti si concentrano per scagliare le loro freccette.
Questi attacchi mediatici e non, hanno come effetto principale l’indebolimento dell’immagine della Lazio e la penalizzazione della stragrande maggioranza dei tifosi biancocelesti.
La strategia mediatica della Società ci sembra inadeguata: il silenzio ufficiale, la mancanza di una reazione nei confronti di questi continui attacchi, l’arrendevolezza di fronte a certe mistificazioni della realtà, sono aspetti della strategia comunicativa della Lazio che non comprendiamo e non vorremmo più vedere.
Non solo il nostro auspicio per i futuri casi simili è una risposta forte e decisa da parte della Società, ma ribadiamo quanto già detto circa la disponibilità di LazioNet a qualsiasi coinvolgimento su queste tematiche da parte della Società stessa.
Abbiamo già esposto delle idee, presentato dei progetti alla Lazio, saremmo contenti e orgogliosi se la nostra voce venisse amplificata dal megafono ufficiale della Società.
Perchè, da sempre, “il razzismo ci fa schifo, forza Lazio è il nostro tifo”.

Lazio.net

Sacrosanto e corretto.
Anche perché interloquire con questi individui sembra essere più difficile che essere invitati da Lizzie per un te del pomeriggio al Castello di Winsdor...
Per esempio sarebbe istruttivo sapere come questi geni hanno fatto a scoprire la "razza polacca", peccato che non esista il nobel per l'antropologia, non avrebbero concorrenti.
trigoria delenda est

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Re:Biancocelesti & FARE Network
« Risposta #28 : Sabato 12 Ottobre 2013, 10:16:34 »
Sacrosanto e corretto.
Anche perché interloquire con questi individui sembra essere più difficile che essere invitati da Lizzie per un te del pomeriggio al Castello di Winsdor...
Per esempio sarebbe istruttivo sapere come questi geni hanno fatto a scoprire la "razza polacca", peccato che non esista il nobel per l'antropologia, non avrebbero concorrenti.

Ieri sera, durante la diretta radio sui forum di LSR cui abbiamo partecipato Fabio70rm, ML ed io, chemist ha annunciato di avere avuto una conversazione con FARE, una sorta di intervista/dialogo che presto riprodurrà qui sul forum.
"No retreat, baby, no surrender"


Offline BobLovati

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Re:Biancocelesti & FARE Network
« Risposta #29 : Sabato 12 Ottobre 2013, 11:01:42 »
Perché questo forum non chiede spiegazioni al FARE ?

Era proprio quello che volevo proporre anch'io, grazie Carlo

mi associo
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline zorba

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Re:Biancocelesti & FARE Network
« Risposta #30 : Sabato 12 Ottobre 2013, 15:45:10 »
Ieri sera, durante la diretta radio sui forum di LSR cui abbiamo partecipato Fabio70rm, ML ed io, chemist ha annunciato di avere avuto una conversazione con FARE, una sorta di intervista/dialogo che presto riprodurrà qui sul forum.

Basta avere un pò di pazienza...

 ;)
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« Risposta #31 : Giovedì 21 Novembre 2013, 10:58:38 »
Su Lazialità di questo mese sono stati estrapolati alcuni virgolettati dall'intervista a Piara Powar in un articolo dedicato ai rapporti tra Lazio e Uefa. Deprimente dover notare la totale mancanza di citazione alla fonte (biancocelesti.org).

Online chemist

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Re:Biancocelesti & FARE Network
« Risposta #32 : Giovedì 21 Novembre 2013, 11:40:02 »
Su Lazialità di questo mese sono stati estrapolati alcuni virgolettati dall'intervista a Piara Powar in un articolo dedicato ai rapporti tra Lazio e Uefa. Deprimente dover notare la totale mancanza di citazione alla fonte (biancocelesti.org).

Grazie dell'info....vabbe', non siamo i primi e non saremo gli ultimi...you know what I mean.

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Re:Biancocelesti & FARE Network
« Risposta #33 : Lunedì 3 Agosto 2015, 14:15:42 »
Complimenti, sono con voi al 100%.

 :thumbsup:

Online chemist

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Re:Biancocelesti & FARE Network
« Risposta #34 : Sabato 11 Novembre 2017, 01:07:26 »
Un interessante articolo apparso sul new York Times l'altro giorno sul lavoro degli osservatori del FARE.
La maggior parte del lavoro degli osservatori non è pubblica e l'anonimato è assolutamente necessario per svolgere questo compito.
Non ci sono molte occasioni di vedere queste interviste sui media che spiegano il perché e percome si agisce in una certa maniera e l'impatto sul sistema "calcio". Spero che possiate capire l'inglese.


https://www.nytimes.com/2017/11/07/sports/soccer/world-cup-uefa-fare.html