www.gazzetta.itRoma, 25 agosto 2013
Buon esordio in campionato per i biancocelesti, che grazie ai gol dei due centrocampisti battono i friulani e portano a casa i primi tre punti della stagione
Hernanes ha portato la Lazio in vantaggio con un gol fantastico. Ap
I bianconeri dell’Udinese non sono quelli della Juventus, ma anche la Lazio rispetto alla versione Supercoppa è un’altra cosa. Tra le due squadre deluse dalla settimana precampionato, si riscatta quella di Petkovic, che vince 2-1, dimentica i dolori di sette giorni fa e festeggia i primi tre punti nonostante la curva Nord chiusa dopo i cori razzisti (i giocatori, accompagnati in campo da bambini di colore, per l’occasione hanno indossato una maglia con la scritta “We love football, we fight racism”). Quella di Guidolin, invece, conclude 72 ore da incubo: quasi fuori dall’Europa League (giovedì, in casa dello Slovan Liberec, servirà un’impresa), k.o. all’Olimpico.
NUOVO ASSETTO — Petkovic qualcosa doveva cambiarla, e rivoluzione è stata: non solo a centrocampo (Gonzalez al posto di Ledesma, confermato Biglia), ma anche in difesa, con una nuova coppia centrale, Novaretti-Cana (fuori Biava e Dias). Nuovo anche il modulo: 4-4-1-1, e nuovo pure l’uomo dietro Klose, non più Hernanes ma Candreva. Risultati immediati: il centrocampista, in comproprietà tra Lazio e Udinese, parte da sinistra e costruisce la prima palla gol del campionato. Sul suo destro, deviano Danilo e Kelava, con il pallone che finisce sul palo. Vantaggio solo rimandato: Hernanes (non un centometrista) brucia Danilo in velocità e scaglia un sinistro sì potente, ma che si infila sul palo di Kelava. Che dopo la mezza frittata, ne combina una intera atterrando in area Klose neanche tre minuti dopo: dal dischetto trasforma Candreva. La Lazio sfiora il tris con Klose al 38’, Udinese non pervenuta.
NON BASTA MURIEL — Nella ripresa, un cambio per parte: Dias per Cana nella Lazio, Muriel per Di Natale (non era al meglio, si è visto) nell’Udinese. Guidolin prova anche a dare fantasia al centrocampo: fuori Pereyra, dentro Lazzari, bravo a confezionare il 2-1 con Muriel, l’altro neoentrato, che alza il pallonetto su Marchetti in uscita. La Lazio, che fin lì non aveva mai rischiato, perde il controllo del centrocampo, e in difesa traballa: a salvarla, dopo l’errore di Dias, ci pensa Zielinski, che sbaglia clamorosamente il sinistro che sarebbe valso il pareggio. Petkovic ringrazia, Guidolin si mangia le mani.
Marco Calabresi